Società in generale e società di persone |
LE
IMPRESE COLLETTIVE
Cosa si
intende per “impresa collettiva”?
Esistono altre forme di impresa collettiva diverse dalle
società ?
Cos’è l’autonomia patrimoniale perfetta?
Cos’è l’autonomia patrimoniale imperfetta?
Quali sono le organizzazioni collettive private dotate di
autonomia patrimoniale perfetta?
Quali sono le organizzazioni collettive dotate di autonomia
patrimoniale imperfetta, e quali sono le caratteristiche della autonomia di
ciascuna?
Definisci l'autonomia patrimoniale imperfetta di una
associazione non riconosciuta
Definisci l'autonomia patrimoniale imperfetta di una società
in nome collettivo
SOCIETA’
IN GENERALE
Quali sono i principali articoli del Codice Civile da
studiare sulle società?
Classificazione delle società
Società artigiane
Le società commerciali utlizzate per un’attività agricola
falliscono? Sono tenute alle scritture contabili? Devono essere iscritte nel
registro delle imprese?
Società tra professionisti
Le società irregolari comprendono le società di fatto e le
società costituitesi con atto costitutivo non tacito, orale o scritto e non
iscritte nel registro delle imprese
Società irregolari
“Beneficio di escussione” e “responsabilità sussidiaria”
Società di fatto
Società di comodo
Il conferimento dell’amministrazione a non soci nelle
società di persone
Come va classificato, quali caratteri possiede il contratto
di società?
Cosa intende l'art. 2247 per "attività economica"?
Cosa vuol dire che il contratto di società deve prevedere
lucri oggettivi e soggettivi? Cosa sono i lucri oggettivi? Cosa sono i lucri
soggettivi? In cosa si differenzia lo scopo di lucro della società da quello
dell’imprenditore?
E' possibile costituire società che non svolgano una
attività produttiva?
Quali differenze ci sono tra la nozione di
"impresa" e quella di "società"?
Da cosa possono essere costituiti i conferimenti?
Che differenza c'è tra contratti di scambio e contratti
associativi?
Quali sono i principali contratti associativi, oltre la
società?
La società è un contratto di scambio o un contratto
associativo?
Cosa si intende per imprese collettive?
Quali sono i principali tipi di imprese collettive?
Possono esistere imprese collettive gestite da
organizzazioni diverse dalle società?
E' possibile l'esercizio di arti o professioni in forma di
associazione?
E' possibile l'esercizio di arti o professioni sotto forma
di società?
Cosa si intende per "esercizio in comune di una
attività economica"?
Che differenza c'è tra la comunione dei diritti reali
studiata in terza classe, e regolata dagli artt. 1100 e seguenti Codice Civile,
e il fondo comune della società (fondo sociale)?
Il codice civile ammette che una impresa collettiva di
natura commerciale, avente scopo di lucro, sia organizzata in forme diverse
dalle società indicate negli artt. 2247 ss.?
Esistono attività di impresa che non sono né agricole né
commerciali?
Quali sono le attività non di impresa commerciale che
possono essere svolte per mezzo della società semplice o anche nella forma di
una società commerciale?
Cosa si intende per "società commerciali"?
Cosa si intende per "Società lucrative"?
Cosa si intende per "società mutualistiche"?
Cosa si intende per "società di persone"?
Cosa si intende per "società di capitali"?
Elenca le differenze la società di persone e le società di
capitali
LA
SOCIETA’ SEMPLICE
Cosa vuol dire "Non sono richieste forme particolari
per il contratto di società semplice, salvo quelle richieste dalla natura dei
beni conferiti"?
E' necessario che i soci della società si impegnino sin
dalla costituzione a conferire un dato ammontare di beni?
Di che tipo possono essere i conferimenti?
Cosa si intende per "conferimento in godimento" di
un bene?
Quali norme si applicano per tutti i problemi riguardanti i
conferimenti diversi dalla garanzia e dai rischi?
Cosa succede se il patrimonio della società diminuisce per
perdite fino ad azzerarsi?
Cosa succede in caso di distruzione del bene in possesso della
società secondo l'art. 2254?
Cosa si intende per "amministrazione"?
Cosa si intende per "rappresentanza"?
Nomina e revoca degli amministratori
In cosa consiste la amministrazione disgiuntiva?
In cosa consiste la amministrazione congiuntiva?
I soci non amministratori possono dare direttive ai soci
amministratori?
I soci non amministratori possono opporsi ad un atto di un
socio amministratore?
Esiste una assemblea nelle società di persone?
Può essere nominato amministratore un non-socio?
Un socio può non avere il potere di amministrazione?
Con quali quorum si nomina o revoca un amministratore?
Gli amministratori delle società di persone sono dei veri e
propri mandatari?
In cosa consiste la responsabilità degli amministratori nei
confronti della società?
Che forma ha il rendiconto di cui parlano gli artt. 2261 e
2262?
Quali indicazioni deve contenere il rendiconto?
Cosa succede se uno dei soci non amministratori non approva
il rendiconto-bilancio?
Le regole dell'art 2266 si applicano a tutti i
rappresentanti della società?
Quali sono i rappresentanti della società se non è stabilito
niente nell'atto costitutivo?
Quali sono le differenze tra le regole della rappresentanza
nella società semplice, nella società in nome collettivo regolare e nella
società in nome collettivo irregolare?
Di quali obbligazioni parla il codice quando stabilisce la
responsabilità illimitata e solidale dei soci?
E' possibile il patto di limitazione di responsabilità nella
società in nome collettivo?
Quali differenze vi sono tra società semplice e società in
nome collettivo riguardo i rapporti tra socio e creditore sociale che intende
aggredire il suo patrimonio personale?
I creditori possono agire in via surrogatoria verso i soci
per richiedere le quote non ancora versate
Qual è lo scopo della attività di liquidazione?
I liquidatori agiscono in regime di gestione congiuntiva o
disgiuntiva?
In che ordine i liquidatori debbono pagare le somme ottenute
con la liquidazione?
Cos'è la transazione?
Cosa sono i "compromessi"?
Quali rapporti vi sono tra i liquidatori e la società?
Qual è il significato della norma secondo cui "In caso
di impugnazione del bilancio e del piano di riparto, il liquidatore può
chiedere che le questioni relative alla liquidazione siano esaminate
separatamene da quelle relative alla divisione, alle quali il liquidatore può
restare estraneo"?
Cosa si intende per giusta causa di recesso?
Cosa si intende per "interdizione dai pubblici
uffici"?
Cosa si intende per "esclusione di diritto"?
Esistono altri casi di scioglimento del rapporto rispetto ad
un socio oltre quelli di esclusione, di recesso e di morte?
La società deve restituire al socio il bene conferito o può
dargli in sostituzione una somma di denaro?
I terzi che hanno contrattato con l'ex-socio credendolo in
buona fede ancora socio debbono considerare invalidi tali contratti?
LA
SOCIETA’ IN NOME COLLETTIVO
Come è formato il nome di una società in nome collettivo?
Quale valore ha il patto di limitazione di responsabilità in
una società in nome collettivo?
Quali sono le principali differenze tra la disciplina della
società semplice e della società in nome collettivo regolare?
Una società in nome collettivo che esercita impresa agricola
è tenuta alle scritture contabili, alla iscrizione nel registro delle imprese
ed è soggetta al fallimento?
Cosa si intende per "oggetto sociale"?
Quali sono le norme riguardo la sede? Cosa si intende per
“sede legale”, “sede effettiva”, “sede amministrativa”, “sede principale”,
“sede secondaria”?
Chi sono i "soci d'opera"?
In che forma deve essere redatto l'atto costitutivo?
Dal fatto che il codice parli unicamente di "atto
costitutivo", senza menzionare lo statuto, deve dedursi che per la società
in nome collettivo e le società di persone in genere non esiste uno statuto?
La mancanza di una qualsiasi delle indicazioni contenute
nell'art. 2295 rende nullo l'atto costitutivo?
Le norme sulle società di persone, a differenza che per la
società per azioni, non dicono quali siano le conseguenze della nullità
dell'atto costitutivo. "Quid iuris" in tal caso?
Qual è il procedimento previsto per la riduzione del
capitale sociale?
A quali norme è sottoposto un incapace che voglia entrare in
una società?
Cosa si intende per "società irregolari"?
Che differenza c'è tra "società irregolare" e
"società di fatto"?
Quali sono le "norme sui rapporti tra la società e i
terzi" di cui parla l'art. 2297?
Quali sono le
differenze tra le regole della rappresentanza nella società semplice, nella
società in nome collettivo regolare e nella società in nome collettivo
irregolare?
Cosa si intende per "atto opponibile ai terzi"?
Su chi ricadono gli obblighi che la legge impone
all'imprenditore individuale nel caso di società?
Quali sono i principi sulla responsabilità dei soci della
società in nome collettivo?
Il fallimento è una causa di scioglimento per tutte le
società in nome collettivo?
Quali sono le regole per il bilancio di liquidazione e il
piano di riparto? Quali differenze ci sono tra le regole per la liquidazione
della società semplice e della società in nome collettivo?
Come è possibile che dopo la fase di liquidazione esistano
ancora debiti sociali? I liquidatori non hanno forse l'obbligo di pagare tutti
i debiti sociali, chiedendo eventualmente ai soci illimitatamente responsabili
le somme necessarie?
LA
SOCIETA’ IN ACCOMANDITA SEMPLICE
Quali indicazioni aggiuntive deve recare l’atto costitutivo
di una sas rispetto a quello di una snc?
In che si differenzia la ragione sociale di una
sas rispetto a quella di una snc?
Esistono regole particolari per i conferimenti nella sas?
Quali sono i diritti degli accomandanti?
In quali casi il socio accomandante perde il beneficio della
responsabilità limitata?
La sua responsabilità è differente da quella
dell’accomandatario?
L’atto compiuto dall’accomandante in violazione del divieto
di immistione vincola la società?
La trasmissione della quota dell’accomandante e
dell’accomandatario
Esistono delle cause di scioglimento tipiche della sola
società in accomandita semplice?
L’amministratore provvisorio nominato dai soci accomandanti
in caso di mancanza di accomandatari è un vero e proprio accomandatario?
Che effetti ha il fallimento della società in accomandita
semplice?
Gli accomandanti hanno il potere di controllare gli atti
degli accomandatari e di ispezionare i documenti sociali?
Chi approva il bilancio annuale in una società in
accomandita semplice?
A quali deliberazioni prendono parte gli accomandanti?
Nomina e revoca degli amministratori della s.a.s.
Quali sono i casi di partecipazione (limitata) degli
accomandanti alla gestione della società?
Quali norme si applicano ai rapporti con i terzi nel caso di
sas irregolare?
Quali sono le norme sulla opposizione in regime di
amministrazione disgiuntiva?
Può esistere anche nella sas una responsabilità interna
diversa da quella esterna?
Quali sono le norme sul bilancio della sas?
Le imprese collettive
Cosa si intende per “impresa
collettiva”?
E’ l’attività di
impresa esercitata in comune da più persone.
L’esercizio in
comune implica che si partecipi: a) al rischio; b) alla direzione dell’impresa
“Partecipare al
rischio” non vuol sempre dire “responsabilità illimitata”: nelle società di
capitali il rischio è limitato al conferimento effettuato
Anche le forme di
partecipazione nella direzione dell’impresa variano molto, ad es. tra società
di capitali e di persone
Esistono altre forme di
impresa collettiva diverse dalle società ?
· Associazioni che
svolgono una attività imprenditoriale
In questo caso non
si tratta di società perché: a)
l’associazione non ha come scopo esclusivo o principale l’esercizio di
una attività economica, ma il suo scopo principale rimane di natura morale o
ideale; b) mancano i lucri soggettivi, perché i profitti non sono intascati dai
membri, ma servono a finanziare l’attività sociale di natura morale o ideale
· Organizzazioni
collettive che svolgono una attività imprenditoriale mirando alla pura
copertura dei costi (ad es. una società filodrammatica che con il prezzo del
biglietto copre i suoi costi; cassa di risparmio).
In questo caso non
si tratta di società perché mancano i lucri oggettivi
· Comunioni tacite in
agricoltura previste dall’art. 230 bis del Codice Civile, il quale stabilisce
che l’attività di una famiglia o più famiglie di agricoltori che sfruttano beni
di proprietà comune e fanno vita in comune e si dividono guadagni e perdite “è
regolata dagli usi che non contrastino con le precedenti norme”
· Aziende coniugali
previste dall’art. 177 del Codice Civile
Si tratta non di
tutte le aziende coniugali, ma di quelle gestite da entrambi i coniugi e
costituite dopo il matrimonio (le aziende appartenenti ad un solo coniuge sono
considerate imprese individuali, esattamente come la impresa familiare)
Cos’è l’autonomia
patrimoniale perfetta?
Cos’è l’autonomia
patrimoniale imperfetta?
L’autonomia
patrimoniale perfetta è la perfetta separazione del patrimonio del socio da
quello della società. In particolare, il socio non risponde dei debiti della
società oltre il conferimento.
Praticamente
sinonimi di “autonomia patrimoniale perfetta” sono “personalità giuridica” o
“responsabilità limitata”
Nell’autonomia
patrimoniale imperfetta non vi è perfetta separazione tra il patrimonio del
socio da quello della società
Quali sono le
organizzazioni collettive private dotate di autonomia patrimoniale perfetta?
· Società di capitali
· Spa
· Srl
· Sapa
· Società cooperative
‧ Alcune forme di
cooperativa prevedono anche una responsabilità sussidiaria dei soci, estesa
all’intero ammontare dei debiti sociali (ma è il giudice che deve decidere se
farla valere) o a un multiplo della quota versata
· Associazioni
riconosciute
· Fondazioni riconosciute
· Comitati riconosciuti
· Organizzazioni
collettive estere a cui il nostro ordinamento riconosca personalità giuridica
Quali sono le
organizzazioni collettive dotate di autonomia patrimoniale imperfetta, e quali
sono le caratteristiche della autonomia di ciascuna?
Non esiste una sola
forma di autonomia patrimoniale imperfetta, ma tante forme quante sono le
organizzazioni collettive non dotate di personalità giuridica:
· Società di persone:
· Società semplice
‧ I soci sono
illimitatamente e solidalmente responsabili per i debiti sociali
‧ E’ ammesso patto di
limitazione di responsabilità con efficacia esterna
‧ Beneficio di escussione: i
creditori non possono aggredire il patrimonio dei soci se questi indichino beni
sociali di facile liquidabilità
‧ Il creditore personale del
socio può chiedere la liquidazione della sua quota
· Società in nome
collettivo regolare
‧ I soci sono
illimitatamente e solidalmente responsabili per i debiti sociali
‧ Un eventuale patto di
limitazione di responsabilità ha efficacia puramente interna
‧ Beneficio di escussione: i
creditori debbono, prima di aggredire il patrimonio dei soci, aver
completamente liquidato il patrimonio sociale
‧ Il creditore personale del
socio non può chiedere la liquidazione della quota del socio
· Società in nome
collettivo irregolare
Si applicano le norme della società semplice, ferma restando la
responsabilità illimitata e solidale di tutti i soci
· Società in accomandita
semplice regolare
· Società in accomandita
semplice irregolare
Si applicano le norme della società semplice, ferma restando la
responsabilità illimitata e solidale di tutti i soci accomandatari e la
responsabilità limitata dei soci accomandanti
· Associazioni non
riconosciute
‧ Sono solidalmente
responsabili per i debiti dell’associazione coloro che hanno contrattato in suo
nome
· Fondazioni non
riconosciute
· Comitati non
riconosciuti
‧ Tutti i membri sono
solidalmente e illimitatamente responsabili per le obbligazioni del comitato
Definisci
l'autonomia patrimoniale imperfetta di una associazione non riconosciuta
In base all'art. 38
del codice civile rispondono dei debiti dell'associazione solo coloro che hanno
contrattato in nome e per conto dell'associazione
Definisci l'autonomia
patrimoniale imperfetta di una società in nome collettivo
a) Non c'è
separazione perfetta tra patrimonio dei soci e patrimonio della società, in
quanto i creditori sociali possono rivolgersi ai singoli soci per il pagamento
dei debiti della società
b) Tuttavia c'è il
"beneficio di escussione": prima di rivalersi sul patrimonio dei
singoli soci i creditori debbono cercare di liquidare il patrimonio sociale (si
parla di "responsabilità sussidiaria" dei soci)
Possiamo dire che i
soci sono considerati come soggetti separati, quasi nella stessa posizione dei
garanti
Società in generale
Quali sono i
principali articoli del Codice Civile da studiare sulle società?
Società in
generale: 2247, 2248, 22491-2
Scioglimento del
rapporto sociale limitatamente a un socio: 1420, 1446, 1459, 1466
Società semplice:
2251, 2252, 2253, 2254, 2256, 2257, 2258, 2259, 2260, 2261, 2262, 2263, 2265,
2266, 2267, 2268, 2269, 2270, 2271, 2272, 2273, 2274, 2275, 2276, 2277, 2278,
2279, 2280, 2281, 22821, 2283, 2284, 2285, 2286, 2287, 2288, 22891-2, 2290
Società in nome
collettivo: 2291, 2292, 2293, 2294, 2295, 2296, 2297, 2298, 2300, 2301, 2302,
2303, 2304, 2305, 2306, 2307, 2308, 23091, 2310, 2311, 23121-2-4
Società in
accomandita semplice: 2313, 2314, 2315, 2316, 2317, 2318, 2319, 2320, 2321,
2322, 2323, 2324
Società per azioni
2325, 2326, 2327, 2328, 2329, 23302-3, 2330-bis1, 2331, 23321-2-3-5, 23331
(fino a "le principali disposizioni dell'atto costitutivo"), 2337,
2341, 2342, 23431-3, 2363, 2364, 2365, 2366, 2367, 2368, 23691-3-4, 2369-bis,
2370, 2371, 23721-2-3-4-5, 23731-2-3, 2375, 2376, 2377, 2379, 2380, 2381, 2382,
2383, 2384, 2384-bis, 2386, 2388, 23891, 2390, 2391, 23922-3, 2393, 23941-2,
2395, 2396, 2397, 2398, 2399, 2400, 24012, 2403, 2404, 2405, 2406, 2407, 2408,
2409, 24101-2-3, 2411, 2412, 2413, 24151-2-3, 2416, 2418 (il comma 2 ad
esclusione di: "anche nell'amministrazione controllata, nel concordto
preventivo, nel fallimento e nella liquidazione coatta amministrativa della
società debitrice"), 2419, 2420, 2420-bis, 2420-ter, 2421, 2422, 24231,
24281, 24291-2-3, 24301-2, 24331-2-3, 2434, 2436, 24371-3, 2438, 2439, 2440,
24411-3-4-5 (il primo comma ad esclusione di: "se vi sono obbligazioni
convertibili il diritto di opzione spetta anche ai possessori di queste, in
concorso con i soci, sulla base del rapporto di cambio"; il terzo comma ad
esclusione di: "Se le azioni sono quotate in borsa, i diritti di opzione
non esercitati devono esere offerti in borsa dagli amministratori, per conto
della società, per almeno cinque riunioni, entro il mese successivo alla
scadenza del termine stabilito a norma del secondo comma"), 2442, 24431-3,
24441, 24451-3-4, 2446, 2447, 2448, 2449, 2450, 2450-bis, 2451, 24521-2-3,
24531-2-3, 2454, 2455, 2456, 2457, 2457-ter1, 2458, 2459, 2460, 2461
Società a
responsabilità limitata 2472, 2473, 24741-2, 2475, 2475-bis1-2, 2477, 24781,
2479, 24801-2, 2481, 2482, 2483, 2484, 2485, 2486, 2487, 24881, 2489, 2490,
2490-bis, 2491, 2492, 2493, 2494, 2495, 2496, 2497, 2497-bis
Società cooperative
2511, 2513, 2514, 2515, 2516, 2517, 2518, 2519, 2520, 2521, 2523, 2524, 2525,
2526, 2427, 2528, 2529, 2530, 2532, 25331-2-3-4, 2535, 2536, 2537, 2539, 2540,
2541, 2542, 2543, 2544, 2545, 2546, 2547, 2548
Classificazione
delle società
▸ Secondo molti autori la distinzione tra società commerciali e non
commerciali e quella tra società di persone e di capitali sono interne alle
società lucrative e non si applicano alle società cooperative (abbastanza
logico, visto che una cooperativa può anche svolgere attività agricola)
▸Le società commerciali
comprendono le società cooperative e le società lucrative
▸ Tenere presente che, sebbene le società cooperative non facciano
parte delle società di capitali, però, in base all’art. 2516, ad esse si applica,
in quanto applicabile, la disciplina delle società per azioni. Quindi si può
dire che la forma delle cooperative è quella delle società di capitali.
Società
artigiane
La legge 443/1985
sull’artigianato, modificata dalla legge 133/1997 prevede la possibilità di
costituire società che abbiano per oggetto lo svolgimento di attività
artigianali. Queste società possono iscriversi all’albo delle imprese
artigianali. L’iscrizione all’albo è condizione per la concessione di
agevolazioni all’impresa e può avvenire a queste condizioni:
▸ Che si tratti di una società in nome collettivo o di una
cooperativa o di una società a responsabilità limitata con un unico socio o in
accomandita semplice
▸ Che la maggioranza dei soci svolga in prevalenza lavoro personale nel processo produttivo
▸ Che il numero dei soci e dei dipendenti della società non superi
complessivamente i limiti fissati
dall’art. 4 della legge sull’artigianato
Le società
commerciali utlizzate per un’attività agricola falliscono? Sono tenute alle
scritture contabili? Devono essere iscritte nel registro delle imprese?
Le società
commerciali utilizzate per un’attività agricola sono a tutti gli effetti
imprenditori agricoli, pertanto non soggette a fallimento.
Esse non sono
tenute alla contabilità imposta alle imprese commerciali, tranne che non si
tratti di società di capitali, per le quali il codice obbliga alla stesura del
bilancio.
Esse sono tenute
alla scrittura nel registro delle imprese nel senso che, se si vuole rimanere
entro le regole delle società regolari la società va iscritta. Nel caso di
società di capitali la società va iscritta comunque.
Società tra
professionisti
Si è già detto che
il Codice civile non considera l’attività dei professionisti intellettuali
(avvocato, commercialista, ecc.) e degli artisti attività di impresa, e non la
assoggetta quindi né all’obbligo delle scritture contabili, né al fallimento,
né all’obbligo di iscrizione nel registro delle imprese. Il contratto che il
cliente stipula col professionista intellettuale prende il nome di “contratto
d’opera intellettuale”.
Per quanto riguarda
la possibilità di società tra professionisti, si espongono qui di seguito le
opinioni del prof. Francesco Galgano.
Le professioni
intellettuali si dividono in “professioni protette”, i cui esercenti debbono
essere iscritti in appositi albi (es. medico, ingegnere, commercialista ecc.) e
“professioni non protette” (cui sono equiparate le attività artistiche), per
cui tale obbligo non esiste (ad es. l’agente di pubblicità, l’esperto di
ricerche di mercato, l’esperto di riorganizzazione aziendale ecc.).
Per quanto riguarda
le “professioni protette” la legge vieta la costituzione di società: gli
“studi” medici, di avvocati ecc. costituiscono solo un contratto associativo (Cottino
ammette che possa essere, come di fatto è nella realtà, una associazione) per
il pagamento in comune delle spese generali, ma non un contratto di società.
Ciascuno dei membri dello studio svolge la sua attività individualmente e il
cliente contratta con singoli professionisti e non con lo “studio”.
Gli esercenti
professioni intellettuali non protette possono invece creare delle società
(normalmente società di persone, spesso società semplici), ma in tal caso essi
cessano di essere lavoratori intellettuali e divengono imprenditori
commerciali, soggetti a tutti gli obblighi dell’imprenditore commerciale
(fallimento, scritture contabili, iscrizione nel registro delle imprese) e il
loro contratto col cliente non è più un contratto personale con un determinato
professionista (contratto d’opera intellettuale), ma un contratto “impersonale”
con la società, che assumere la forma del contratto di appalto.
Gli artisti vanno
equiparati ai professionisti non protetti
Le società
irregolari comprendono le società di fatto e le società costituitesi con atto
costitutivo non tacito, orale o scritto e non iscritte nel registro delle
imprese
Le società occulte
sono delle società irregolari, ma possono esistere società irregolari che non
sono occulte.
Società
irregolari
“La società
irregolare è una società di persone commerciale caratterizzata dal fatto che
l’atto costitutivo esiste ma non è depositato nel registro delle imprese”
Per Cottino dunque
società di fatto è diversa da società irregolare, esistendo per quest’ultima l’atto
scritto o orale. Ma ammette che “la società irregolare non presenta
rimarchevoli differenze di trattamento rispetto alla società di fatto”. In
pratica, l’unica differenza è che le società di fatto non possono essere
iscritte se non dopo che una sentenza ne accerti l’esistenza.
Cottino: “La
società di fatto non è una prerogativa della impresa collettiva commerciale. Va
sempre considerata di fatto quella società la cui esistenza si ricavi per facta
concludentia e icui connotati, e quindi disciplina applicabile (società
semplice o collettiva) si desumano dall’oggetto dell’attività”
Quindi Cottino
mostra che le società di fatto sono solo di persone.
Si dicono società
irregolari quelle società per cui esiste un atto costitutivo (anche orale) che
esercitano l’attività commerciale senza essere iscritte nel registro delle
imprese (snc irregolare e sas irregolare)
Non sono società
irregolari quelle che esercitano attività agricola
Diversa dalla snc
irregolare è la società di fatto: si tratta di una società di persone che non
nasce da un contrato scritto o orale ma che trae origine da un comportamento
delle parti, che sulla base dell’esistenza di un patrimonio comune,
dell’esercizio in comune agli utili e alle perdite, operano non come
imprenditori individuali ma come soci di una società resa nota ai tterzi non
per mezzo di un contratto ma dal modo di comportarsi delle parte stesse. La
disciplina riproduce lo schema di quella dettata per la soceità semplice. Se
però la sdf esercita un’attivitò commerciale, la disciplina applicabile sarà
quella della snc irregolare: in particolare tutti i soci di fatto rispondoo
illimitatamente neei confronti dei terzi e nel caso di fallimento della società
falliranno personalmente anche loro.
Se i soci hanno
stabilito di esercitare una attività commerciale allo scopo di dividerne gli
utili e non risulta che abbiano voluto adottare un diverso tipo di società si
parla di snc
“Beneficio di
escussione” e “responsabilità sussidiaria”
Alcuni autori
chiamano “beneficio di escussione” solo quello delle snc, altri anche quello
delle ss
Cottino parla di
“limitato beneficio di escussione per le ss”
Galgano e Bobbio parlano
di “responsabilità diretta e non sussidiaria” per i debiti sociali del socio
della ss mentre per la snc dice che è sussidiaria e non diretta
Anche Galgano parla
di un “limitato beneficio di escussione preventiva
Bobbio dice che se
beni di facile liquidabilità esistono nel patrimonio sociale il socio gode di
un beneficio di preventiva escussione
Zagrebelsky afferma
che “la posizione di vantaggio riconosciuta al socio delle società di persone è
detta beneficio della preventiva escussione del patrimonio sociale”
Tuttavia
Zagrebelsky afferma, riguardo tutte le società di persone: “l’autonomia
patrimoniale è imperfetta se i soci possono essere chiamati a rispondere dei
debiti della società. Anche in quest’ultimo caso vi è però sempre un’autonomia
patrimoniale (per quanto attenuata) perché la responsabilità patrimoniale del
socio per i debiti della società è solo sussidiaria. Questa posizione di
vantaggio riconosciuta al socio di società di persone è detta beneficio di
escussione”.
Zagrebelsky
ribadisce che “il beneficio di escussione è un vantaggio accordato in via
generale ai soci di società di persone cui sia richiesto il pagamento di debiti
sociali. Esso comporta che i creditori sociali non possono pretendere il
pagamento dal socio se non doo aver aggredito infruttuosamente l patrimonio
sociale.
Società di
fatto
Vedi anche “Società irregolari”
Si dice società di
fatto una società per la quale non sia stato stipulato un contratto neanche
oralmente, ma i soci rendano manifesta l’esistenza della società mediante il
proprio comportamento.
Le società di fatto
agricole sono società semplici.
Se la società di
fatto svolge una attività commerciale la disciplina applicabile sarà quella
delle snc irregolari
Se due o più
persone esercitano in comune un’attività commerciale mediante il conferimento
di beni e servizi, allo scopo di dividerne gli utili senza avere espressamente
convenuto di dar vita ad una società, danno luogo ad una società di fatto
Non è ben chiarito
dagli autori il problema della mancanza di indicazioni essenziali dell’atto
costitutivo
La Cassazione
pretende però la forma scritta per i conferimenti immobiliari: “è nulla la
partcipazione del socio che oralmente si impegna a conferimento immobiliare”
Società di
comodo
Sono società che
formalmente figurano costituite per l’esecrizio di attività economiche ma di
fatto non svolgono nessuna attività, ma sono costituite al solo scopo di
conferire in esse determinati beni (immobili, pacchetti azionari ecc.)
Il
conferimento dell’amministrazione a non soci nelle società di persone
Il codice civile
dice semplicemente che l’amministrazione spetta normalmente a ciascun socio
disgiuntamente
Il codice civile
dice espressamente che l’amministrazione può essere affidata ad alcuni dei soci
soltanto
Il codice civile
non dice nulla sull’affidamento a non soci, e la dottrina è divisa
Come va
classificato, quali caratteri possiede il contratto di società?
L'articolo dice che
quello di società è un contratto: si applicheranno pertanto le norme sui
contratti in generale.
In particolare, si
tratta di un contratto associativo e plurilaterale. Non è un contratto a
prestazioni corrispettive.
Cosa intende
l'art. 2247 per "attività economica"?
Per "attività
economica" si intende la "attività produttiva di beni o servizi"
di cui parla l'art. 2082 nella definizione di impresa
Cosa vuol
dire che il contratto di società deve prevedere lucri oggettivi e soggettivi?
Cosa sono i lucri oggettivi? Cosa sono i lucri soggettivi? In cosa si
differenzia lo scopo di lucro della società da quello dell’imprenditore?
Si parla di due tipi di lucri:
· Lucri oggettivi: la
società mira al profitto, e non alla pura copertura dei costi con i ricavi
· Lucri soggettivi: i
profitti sono distribuiti ai soci ed entrano a far parte del loro patrimonio,
anche sotto forma di utili reinvestiti cui essi hanno diritto allo scioglimento
della società
Mentre per
l’imprenditore “scopo di lucro” vuol dire “obiettiva economicità” (costi che
coprono i ricavi), per la società è necessaria invece la ricerca del profitto,
e, anche, che i profitti siano distribuiti ai soci e non destinati invece ad
attività di interesse comune, come potrebbe avvenire in una associazione che
destinasse tutti i guadagni a finanziare la attività comune non
imprenditoriale.
E' possibile
costituire società che non svolgano una attività produttiva?
In base all'art.
2248 dovrebbero essere nulle le società semplici costituite al solo scopo di
conferirvi proprietà di beni mobili e immobili per nasconderli ai creditori o
al fisco o per sottrarli in caso di morte alla imposta di successione.
Infatti, in questo
caso si tratta di attività di puro godimento e amministrazione dei beni, e
perciò non è applicabile la disciplina della società, bensì quella della
comunione
Nel nostro
ordinamento esistono anche società costituite per lo svolgimento di attività
politiche, sindacali, ricreative, culturali, sportive, educative, che, sebbene
non svolgano attività produttiva e non abbiano come scopo la divisione di
utili, sono ammesse dalla legge 17/1985
Infine, l'art. 2615
ter ammette che una società commerciale possa essere costituita per attuare un
consorzio. Come diremo più avanti il consorzio non svolge una attività
produttiva diretta, ma indiretta, a favore di imprese produttrici
Quali
differenze ci sono tra la nozione di "impresa" e quella di
"società"?
La nozione di
società si discosta da quella di impresa in due punti:
· nel contratto di società
manca il requisito della professionalità, che è invece un requisito della
impresa: possono perciò esistere società (cosiddette occasionali) che non sono
imprese
· Nel contratto di società
deve essere presente lo "scopo di dividere gli utili", mentre la
divisione degli utili non è un requisito della impresa: una impresa può anche
essere gestita senza scopo di fare degli utili (criterio di "oggettiva
economicità", adottato ad esempio da taluni enti pubblici). Possono perciò
esistere imprese (ad es. gestite da associazioni senza scopo di lucro) che non
sono società
Da cosa
possono essere costituiti i conferimenti?
Possono essere
conferiti, se il codice non dispone diversamente, denaro, beni in natura,
attività lavorativa, e in genere ogni elemento patrimonialmente valutabile che
possa essere utilizzato per l'esercizio della impresa: crediti, titoli,
aziende, diritti patrimoniali su opere dell'ingegno o invenzioni, ecc.
Che
differenza c'è tra contratti di scambio e contratti associativi?
Il contratto di
tipo associativo è contraddistinto da uno scopo di collaborazione comune alle
parti, scopo che non è raggiunto col semplice scambio di prestazioni e
controprestazioni
Quali sono i
principali contratti associativi, oltre la società?
Esempi di contratto
di tipo associativo sono:
▸ Società
▸ Associazione in partecipazione (anche se alcuni studiosi dubitano
che si tratti di un contratto di tipo associativo)
▸ Mezzadria.
▸ Colonìa parziaria.
▸ Soccida.
▸ Contratto col quale si dà origine a una associazione.
▸ Contratto di consorzio
A differenza del
contratto di società, quello di consorzio non ha come obiettivo lo svolgimento
diretto di una attività produttiva, ma solo la creazione di strutture che
facilitano alle singole imprese appartenenti lo svolgimento delle proprie
attività produttive. Normalmente i consorzi non realizzano derivanti da
rapporti con terzi non consorziati, o li realizzano in via occasionale.
Se così non fosse,
si tratterebbe di società e non di consorzi.
E' possibile il
consorzio sia di imprese lucrative che di imprese cooperative, e anche di enti
pubblici, eventualmente insieme ad imprenditori privati
Secondo alcuni, il
consorzio si avvicinerebbe più alla associazione che alla società
Le cooperative tra
piccole e medie imprese sono in realtà dei veri e propri consorzi. Si parla a
questo proposito di "mutualità consortile", accanto alla
"mutualità cooperativa"
Al consorzio si
applicano le norme sui contratti ma non quelle sulle società
▸ Patti di limitazione della concorrenza
▸Joint-Venture
Si può avere la
"incorporated joint-venture" e la "unincorporated
joint-venture": nel primo caso la joint-venture è una vera e propria
società di cpaitali cui partecipano quali partners l'impresa o ente nazionale e
l'impresa o ente straniero. Lo scopo è quello di collaborazione e di messa in
comune di tecnologie, specie tra imprese multinazionali dei paesi più avanzati
e imprese di paesi del terzo mondo. Nel caso della "unincorporated
joint-venture" si tratta di contratto di cooperazione occasionale tra
imprese: manca di regola qualsiasi organizzazione societaria, e, se vi è, serve
unicamente come strumento di organizzazione dei rapporti interni tra le imprese
"co-venturers"
▸Associazioni temporanee di
imprese
Sono quelli che la
nostra legislazione conosce col nome di Gruppi Europei di Interesse Economico:
si tratta in sostanza di un mandato collettivo conferito da più imprese
all'impresa capogruppo di esprimere l'offerta per concorrere alla gara di
aggiudicazione dell'opera in nome e per conto delle mandanti (cosiddette
"cordate di imprese"). Le mandanti conservano la loro piena
autonomia. La responsabilità per la mancata realizzazione dell'opera è solidale
tra tutte le imprese, e il mandato non è revocabile per giusta causa.
La società è
un contratto di scambio o un contratto associativo?
La società è un
contratto di tipo associativo e non un contratto di scambio, come la
compravendita. Infatti è caratterizzata da uno scopo comune (esercizio di una
attività produttiva) che va al di là del semplice scambio di quelle prestazioni
che sono i conferimenti
Cosa si
intende per imprese collettive?
Si definiscono
imprese collettive tutte le imprese gestite in comune da più persone
Quali sono i
principali tipi di imprese collettive?
I principali tipi
di imprese collettive sono:
▸ Azienda coniugale
▸ Comunioni tacite familiari in agricoltura
Si tratta di
comunioni di beni ndivisi a carattere produttivo, i cui membri fanno vita in
comune, in comune esplicano la loro attivotà sotto la guida del capofamiglia e
si dividono guadagni e perdite, nelle quali quindi l'"affectio
familiaris" si sostituisce all'"affectio societatis". In altre
parole si tratta di una via di mezzo tra la comunione e l'esercizio collettivo
della impresa agricola
▸ Società di persone
▸ Società in nome collettivo
▸ Società in accomandita semplice
▸ Società di capitali
▸ Società a responsabilità limitata
▸ Società in accomandita per azioni
▸ Imprese gestite da una organizzazione privata non avente come scopo
principale l'esercizio di attività economica (associazioni, fondazioni, ecc.)
▸ Società cooperative
▸ Società mutue assicuratrici
▸ Consorzi
▸ Joint-ventures
▸ G.E.I.E. (Gruppi Europei di Interesse Economico)
Possono
esistere imprese collettive gestite da organizzazioni diverse dalle società?
Certamente. Vi possono
essere imprese collettive gestite da organizzazioni private diverse dalle
società, e non aventi come scopo principale quello di esercitare l'impresa,
esattamente come esistono imprese pubbliche gestite da enti (stato, regioni..)
che non hanno come scopo principale l'esercizio di una attività economica
Le organizzazioni
collettive private diverse dalla società (associazione, fondazione, ecc.) si
impegnano al raggiungimento di uno scopo di natura ideale o, comunque, di
natura non economica, in contrapposto alla società, che ha scopo economico
(produttivo)
Le associazioni
riconosciute e le fondazioni sono regolate dagli artt. 14-35 c.c. mentre le
associazioni non riconosciute e i comitati sono regolate dagli artt. 36-42 c.c.
Una associazione,
anche non riconosciuta, può esercitare una impresa commerciale accanto alla sua
attività principale di natura non economica, in modo accessorio; in tal caso
non diventa per questo una società, e in base all'art 2249 non è costretta a
sottostare alle regole della società. Esistono quindi imprese collettive
esercitate in forma non societaria.
Possono anche
esistere delle associazioni che svolgono una attività produttiva ma senza lo
scopo di fare utili (ad es. società teatrale tra dilettanti, che compie delle
tournée al puro scopo di diffondere il teatro). Anche in questo caso siamo in
presenza di una impresa collettiva in forma non societaria, perché la società
richiederenbbe lo scopo del profitto
Esistono anche le
aziende coniugali, gestite da entrambi i comiugi, i cui utili sono in comunione
tra essi, ma qui non ce ne occuperemo
E' possibile
l'esercizio di arti o professioni in forma di associazione?
Si tratta di
attività di impresa o di lavoro autonomo?
Il Testo Unico
delle imposte dirette ammette le associazioni costituite per l'esercizio di
arti o professioni.
In tal caso però la
attività non va considerata di impresa, e si applicano le norme sul lavoro
autonomo (obblighi contabili semplificati, non assoggettabilità al fallimento,
non necessità di iscrizione nel registro delle imprese, non applicabilità in
genere delle norme dello statuto dell'imprenditore commerciale ad es. sulla
capacità)
E' possibile
l'esercizio di arti o professioni sotto forma di società?
L'art. 2 della
legge 1815/1939 vieta di "costituire, esercire o dirigere, sotto qualsiasi
forma diversa da quella di cui al precedente articolo, società, istituti,
uffici, agenzie od enti i quali abbiano lo scopo di dare, anche gratuitamente
ai propri consociati o ai terzi, prestazioni di assistenza o consulenza in
materia tecnica, legale, commerciale, amministrativa, contabile o
tributaria"
Gli studiosi
ritengono che questa norma vieti la costituzione di una società per esercitare
una attività professionale protetta (per la quale cioè occorra la iscrizione in
appositi albi), tranne che si tratti di società di revisione contabile o di
certificazione di bilanci, autorizzate successivamente dal DPR 136/1975
L'unica forma
permessa pare essere quella della associazione, di cui si è parlato più sopra,
per consentire ai partecipanti di unificare servizi ed attrezzature, realizzare
economie di scala, dividere spese.
Questo però non
esclude che attività professionali non protette possano essere svolte in forma
di società (società di ricerche di mercato, società di riorganizzazione
aziendale, ecc.)
L'esercizio di arti
o professioni sotto forma di società costituisce attività di impresa o di
lavoro autonomo?
Oltre alle norme
sulla società si applicheranno in altre parole le norme dello statuto
dell'imprenditore o quelle, più favorevoli, sul lavoro autonomo?
Secondo i migliori
autori, i prestatori d'opera intellettuale cessano, per il fatto di avere
conferito la propria opera in società, di essere "professionisti
intellettuali" nel senso del codice civile.
I prestatori d'opera
intellettuale che si uniscono in società divengono imprenditori e perdono i
privilegi dei professionisti intellettuali (non assoggettabilità al fallimento,
all'obbligo delle scritture contabili, all'obbligo della iscrizione nel
registro delle imprese)
Cosa si
intende per "esercizio in comune di una attività economica"?
Per esercizio in
comune di una attività economica si intende "direzione e rischio
comuni". Non costituisce quindi esercizio in comune della attività
economica il contratto di associazione in partecipazione, con cui l'associante
attribuisce all'associato una partecipazione agli utili della sua impresa o di
uno o più affari verso il corrispettivo di un determinato apporto (che può
essere anche di lavoro): infatti colui che ad es. apporta lavoro non partecipa
alla direzione né al rischio (la sua perdita è limitata al capitale conferito)
Le forme
dell'esercizio in comune sono le stesse per le società di capitali e per le
società di persone?
Nelle società di
capitali la "direzione comune" da parte degli azionisti o quotisti
assume, come vedremo, forme molto più limitate che nelle società di persone,
dove tutti i soci partecipano realmente e pienamente alla amministrazione.
Che
differenza c'è tra la comunione dei diritti reali studiata in terza classe, e
regolata dagli artt. 1100 e seguenti Codice Civile, e il fondo comune della
società (fondo sociale)?
In contrapposto
alla "comunione a scopo di godimento", la società si definisce spesso
"comunione a scopo produttivo", in quanto i soci non si limitano a
godere del bene e a percepirne i frutti, ma lo impiegano per una attività
produttiva.
Quando ad esempio i
comproprietari di un bene produttivo ne iniziano lo sfruttamento in vista della
vendita dei prodotti, la comunione si trasforma automaticamente in società.
Dopo la
liquidazione della società, invece, i beni comuni passano dal regime della
società a quello della comunione.
Tra gli artt. 1100
ss. (comunione a scopo di godimento) e gli artt. 2247 ss. (comunione a scopo
produttivo) vi sono molte differenze. L'alunno dovrà saper fare un confronto
utilizzando il codice.
Tra le differenze
più importanti:
- il socio non può
usare a scopo personale i beni sociali, che risultano destinati alla attività
produttiva comune, se non con il consenso degli altri soci (ma solo nella
società semplice)
- mentre un
appartenente alla comunione puà chiedere in qualsiasi momento lo scioglimento
della comunione il socio non può fare questo prima che la società si sciolga
per scadenza del termine, ecc.
Il codice civile
ammette che una impresa collettiva di natura commerciale, avente scopo di
lucro, sia organizzata in forme diverse dalle società indicate negli artt. 2247
ss.?
No, il codice non
ammette società atipiche. Se due o più persone iniziano a svolgere insieme una
attività commerciale si avrà automaticamente la nascita di una società in nome
collettivo irregolare; se iniziano a svolgere una attività non commerciale (es.
agricola) si avrà automaticamente la nascita di una società semplice
Esistono
attività di impresa che non sono né agricole né commerciali?
No. Una società che
non svolge attività qualificabile come di impresa agricola o di impresa
commerciale non svolge attività di impresa (vedi più sotto le attività non di
impresa commerciale)
Ad es. le attività
svolte in forma societaria dai professionisti intellettuali, non essendo
normalmente agricole, sono da classificare come commerciali
Quali sono le
attività non di impresa commerciale che possono essere svolte per mezzo della
società semplice o anche nella forma di una società commerciale?
Tra le attività
economiche non di impresa commerciale, sono comprese:
▸ attività agricole
▸ attività associate di professionisti intellettuali, quando queste
siano consentite, come si è visto commentando l'art. 2247
▸ Attività associate di artisti
▸ Spesso si creano le cosiddette società di comodo, con cui si
conferiscono uno o più immobili in una società costituita appositamente (molto
usata è la società semplice), soltanto con lo scopo di utilizzare la soceità
come difesa di fronte al fisco.
Tuttavia gli
studiosi escludono la validità di questi contratti
Cosa si
intende per "società commerciali"?
La società si dice
commerciale quando ha per oggetto l'esercizio di un'impresa commerciale, cioè
l'esercizio di una delle attività elencate nell'art. 2195 c.c.: attività
industriale, intermediaria nella circolazione dei beni, di trasporto,
ausiliaria, ecc.
Invece non è
commerciale la società che esercita una impresa non commerciale, cioè una
attività che non rientri tra quelle elencate nell'art. 2195 c.c.
Con un significato
meno esatto, si usa spesso indicare come "commerciali", in quanto
normalmente utilizzate per l'esercizio di una attività commerciale, le seguenti
società:
- Società
unipersonale a responsabilità limitata
- Società in nome
collettivo
- Società in
accomandita semplice
- Società a
responsabilità limitata
- Società in
accomandita per azioni
- Società a
responsabilità limitata
Le società che
hanno per oggetto una attività commerciale sono assoggettate alla disciplina
degli imprenditori commerciali, dalla quale sono invece esonerate le società di
qualunque tipo che esercitano una attività non commerciale. In particolare le
società commerciali sono soggette al fallimento
Cosa si
intende per "Società lucrative"?
Sono società che
hanno il fine di realizzare un utile da ripartire tra i soci.
Sono società
lucrative:
- Società
unipersonale a responsabilità limitata
- Società in nome
collettivo
- Società in
accomandita semplice
- Società a
responsabilità limitata
- Società per
azioni
Cosa si
intende per "società mutualistiche"?
Sono società che
hanno non il fine di realizzare degli utili, quanto di fornire agli stessi soci
della cooperativa beni o servizi, oppure anche posti di lavoro, a condizioni
migliiori rispetto a quelle che potrebbero trovare sul mercato
Sono società
mutualistiche:
- Società
cooperative
- Società mutue
assicuratrici
Cosa si
intende per "società di persone"?
Si definiscono
società di persone:
- Società semplice
- Società in nome
collettivo
- Società in
accomandita semplice
Cosa si
intende per "società di capitali"?
Si definiscono
società di capitali:
- Società
unipersonale a responsabilità limitata
- Società a
responsabilità limitata
- Società in
accomandita per azioni
- Società a
responsabilità limitata
Elenca le
differenze la società di persone e le società di capitali
· Le società di capitali
hanno autonomia patrimoniale perfetta e personalità giuridica
· Le società di capitali
hanno la responsabilità limitata
· Nelle società di
capitali i soci non possono svolgere direttamente i controlli
· nelle società di
capitali il socio non ha poteri di amministrazione
· nelle società di
capitali il trasferimento della posizione di socio non dipende dal consenso dei
soci
· nella società di
capitali le modifiche del contratto sociale non richiedono l’unanimità
· nelle società di
capitali il fallimento, l’incapacità , la morte del socio non hanno effetto sul
vincolo sociale
La società semplice
Cosa vuol
dire "Non sono richieste forme particolari per il contratto di società
semplice, salvo quelle richieste dalla natura dei beni conferiti"?
Che se gli atti
riguardanti un dato bene debbono essere compiuti in una data forma, la stessa
forma dovrà essere adottata per il contratto di società che li ha ad oggetto.
Ad esempio,se
vengono conferiti dei beni immobili,la forma dovrà essere scritta
E' necessario
che i soci della società si impegnino sin dalla costituzione a conferire un
dato ammontare di beni?
Nelle società di
persone non è necessario, per la validità del contratto, che i conferimenti
siano espressamente determinati. Se non vengono indicati i conferimenti si usa
dire che il socio "conferisce la propria responsabilità
(illimitata)": in base all'art.2253 sarà obbligato a conferire quanto è
necessario per iniziare e gestire l'impresa non subito, ma quando se ne
presenti la necessità.
Di che tipo
possono essere i conferimenti?
Per la natura dei
conferimenti vedi quanto detto per l'art. 2247
Cosa si
intende per "conferimento in godimento" di un bene?
Per
"conferimento in godimento" di un bene si intende la costituzione sul
bene, a favore della società, di un diritto reale (es. usufrutto) o personale
(es. comodato) di godimento, mentre la proprietà rimane del socio che
conferisce.
Nel caso di
conferimento in godimento il socio resta proprietario del bene che ha
conferito, mentre la società acquista su di esso solo un diritto di godimento
analogo al diritto del locatario sulla cosa ricevuta in locazione.
Quali norme
si applicano per tutti i problemi riguardanti i conferimenti diversi dalla
garanzia e dai rischi?
Nel caso di
conferimento in godimento si applicheranno per analogia le norme del contratto
di locazione (sulle riparazioni ordinarie, straordinarie, i diritti e gli
obblighi reciproci in generale), mentre nel caso di conferimento in proprietà
il codice suggerisce la applicazione analogica delle norme sulla compravendita
(garanzia per evizione, vizi della cosa, ecc.)
Cosa succede
se il patrimonio della società diminuisce per perdite fino ad azzerarsi?
Se il socio ha
conferito in proprietà, e la società perde tutto il suo patrimonio, il socio
perde il bene. Se aveva conferito in godimento rimane invece creditore della
società per la restituzione del bene o del suo valore.
Cosa succede
in caso di distruzione del bene in possesso della società secondo l'art. 2254?
Nel caso di conferimento
in proprietà, se il bene risulta distrutto il socio rimane socio (si dice che
"il rischio delle cose conferite in godimento è a carico della
società"); mentre nel caso di conferimento in godimento il socio perde il
diritto a rimanere in società e può essere escluso per volontà degli altri soci
(art. 22542: "il rischio delle cose conferite in godimento resta a carico
del socio che le ha conferite"), anche se può chiedere il risarcimento dei
danni agli amministratori se il bene è andato distrutto per loro colpa.
Cosa si
intende per "amministrazione"?
La amministrazione
è la attività di esecuzione del contratto sociale; è in altre parole la
attività di gestione della impresa, ed è una attività decisionale: consiste nel
prendere decisioni, e non ha nulla a che fare con la attività materiale di
produzione concreta di beni o di servizi.
La amministrazione
può consistere in decisioni puramente interne (es. decisione di spostare un
macchinario da una unità produttiva ad un'altra), ovvero di decisioni che per
poter essere attuate necessitano di atti che interessano i terzi, ed in
particolar modo negozi giuridici.
Cosa si
intende per "rappresentanza"?
L'attività di
compimento di atti giuridici in nome e per conto della società, in esecuzione
delle decisioni degli amministratori si definisce "rappresentanza".
Amministratore è
chi ha la gestione della impresa collettiva; rappresentante è chi ha il potere
di esprimere all'esterno la volontà sociale, di agire in nome della società
impegnando tutti i soci verso i terzi “Amministrazione" e
"rappresentanza" sono due attività distinte: è possibile che uno dei
soci sia rappresentante ma non amministratore o viceversa.
A differenza del
potere di amministrazione, che non può essere conferito a non-soci, la rappresentanza
può essere anche conferita a non-soci: institori, procuratori, commessi, ecc.
E' vero che nelle
società di persone il potere di amministrazione spetta a qualsiasi socio, anche
se limitatamente responsabile?
Secondo l'art.
2257, a ciascun socio spetta il potere di amministrazione. Secondo molti
studiosi, in realtà il codice vuol dire dire che "a ciascun socio
ILLIMITATAMENTE RESPONSABILE spetta il potere di amministrazione". Le
norme della società in accomandita semplice mostrano infatti che il legislatore
priva della amministrazione colui che è privo di responsabilità illimitata per
i debiti sociali.
Nomina e
revoca degli amministratori
Può esservi revoca
da parte della collettività dei soci (2259 c. 1) e revoca da parte
dell’autorità giudiziaria (2259 c. 3). Per quanto riguarda il primo caso, la
revoca è possibile solo nei confronti degli amministratori che siano nominati
con il contratto sociale o con atto separato e non nei confronti di quegli
amministratori che sono tali per legge.
Martignago commentando
l’art. 22593 identifica il caso di giusta causa di revoca con
l’”amministratore colpevole”.
▸ Nomina e revoca degli amministratori nominati nell’atto costitutivo
La revoca degli
amministratori nominati nel contatto sociale può avvenire solo per giusta causa
(22591) con il consenso di tutti i soci.
In genere vi è
giusta causa quando un amministratore non ottempera, per negligenza o dolo
ovvero anche impossibilità (malattia, lontananza dalla sede sociale ecc.) ai
suoi doveri di gestione.
▸ Nomina e revoca degli amministratori nominati con atto separato
Qualora la nomina
degli amministratori sia avvenuta con atto separato, la loro revoca è sempre
possibile, indipendentemente dalla giusta causa, secondo le regole del mandato
(22592) con il consenso di tutti i soci: Si applica l’art. 1726 sul
mandato collettivo (“Se il mandato è stato conferito da più persone con unico
atto e per un affare di interesse comune, la revoca non ha effetto qualora non
sia fatta da tutti i mandanti, salvo che ricorra una giusta causa”).
In cosa
consiste la amministrazione disgiuntiva?
L'amministrazione
disgiuntiva consiste nel fatto che ciascun socio può intraprendere e concludere
da solo ogni operazione che rientri nell'oggetto sociale, senza essere tenuto a
richiedere l'approvazione degli altri soci.
In cosa
consiste la amministrazione congiuntiva?
Nel caso della amministrazione
congiuntiva, invece, "è necessario il consenso di tutti i soci
amministratori per il compimento delle operazioni sociali", mentre "i
singoli amministratori non possono compiere da soli nessun atto, salvo che vi
sia urgenza di evitare un danno alla società
I soci non
amministratori possono dare direttive ai soci amministratori?
No, a meno che
l'atto costitutivo non lo preveda.
I soci non
amministratori possono opporsi ad un atto di un socio amministratore?
No. Questa facoltà
spetta solo ad un altro socio amministratore, che ha l'onere di vigilare sulla
attività degli altri soci e di opporsi ad essa se non vuole essere ritenuto
responsabile in base all'art. 2260 c.2
Esiste una
assemblea nelle società di persone?
Nelle società di
persone non esiste una assemblea, come invece esiste nelle società di capitali.
Di essa non vi è
d'altronde necessità se l'amministrazione è disgiuntiva. Se la amministrazione
è congiuntiva è sufficiente raccogliere le singole volontà anche separatamente,
senza che occorra uno speciale procedimento.
Quando si deve
deliberare a maggioranza non occorre neppure consultare tutti i soci; basta
consultarne tanti quanti occorrono per formare la maggioranza richiesta. Le
singole volontà possono essere espresse in qualunque modo, persino in forma
tacita.
Niente vieta
tuttavia che i soci, nello statuto, si diano una organizzazione più articolata,
con assemblee, consigli di amministrazione, ecc. che funzionino secondo le
norme delle società di capitali
Può essere
nominato amministratore un non-socio?
Secondo la migliore
dottrina, pare di no: non appare logico che un soggetto possa rischiare il
denaro altrui; inoltre, il fatto di non rischiare il proprio denaro
incoraggerebbe degli affari azzardati con pregiudizio dei rapporti economici.
Infine, l'art. 2318 stabilisce per le società in accomandita di persone, che
possano essere amministratori solo i soci (accomandatari). Questo sembra
indicare che solo i soci possano essere amministratori
Un socio può
non avere il potere di amministrazione?
l'art. 2259 mostra
chiaramente che è possibile nominare amministratori solo alcuni tra i soci. I
soci possono quindi rinunciare al potere di amministrazione, e in tal caso
mantenere i soli poteri di controllo (art. 2261) e il diritto agli utili (2262)
Con quali
quorum si nomina o revoca un amministratore?
Ci sono delle
decisioni sociali che non implicano modificazione del contratto di società, né
possono essere considerate attività di amministrazione-gestione degli affari
sociali.
Si tratta della
nomina e revoca degli amministratori, la deliberazione annuale di deliberazione
di bilancio, ecc.
Qui ci occuperemo
solo della nomina e revoca degli amministratori.
Gli amministratori
possono essere nominati nel contratto sociale ovvero con atto separato.
Nel primo caso
risultano irrevocabili, tranne che per il caso di giusta causa (22592). Nel
secondo caso sono revocabili.
In entrambi i casi
la nomina è fatta all'unanimità: nel primo caso perché il contratto sociale
richiede la unanimità; nel secondo caso si deduce da analoga disposizione
dell'art. 2319 per le società in accomandita semplici.
Anche la revoca va
fatta all'unanimità in entrambi i casi: nel primo caso perché è chiaro che per
revocare gli amministratori occorrerà modificare il contratto sociale, e sarà
quindi necessaria di regola la unanimità (art. 2252); nel secondo caso gli
studiosi ritengono che, l'art. 2319 indichi la unanimità anche per le società
diverse da quelle in accomandita semplice.
Gli
amministratori delle società di persone sono dei veri e propri mandatari?
Gli amministratori
non sono dei veri e propri mandatari. Vi sono delle norme del contratto di
mandato inapplicabili al caso della amministrazione:
· Gli amministratori
agiscono autonomamente compiendo sia gli atti di ordinaria che quelli di
straordinaria ammihstrazione senza dover sottostare alle direttive dei soci non
amministratori
· Mentre il mandatario
gestisce normalmente affari altrui gli amministratori gestiscono affari del
gruppo e quindi anche propri
· Gli amminstratori, a
differenza dei mandatari, non debbono dare comunicazione agli altri soci
dell'eseguito mandato
Tra le norme
applicabili del mandato si possono ricordare:
· obbligo di svolgere
personalmente la attività richiesta
· obbligo di diligenza media
· Cause di estinzione del
mandato
In cosa
consiste la responsabilità degli amministratori nei confronti della società?
Gli amministratori
sono responsabili (responsabilità contrattuale) nei confronti della società,
qualora abbiano violato gli obblighi loro imposti dalla legge o dal contratto
sociale
L'azione per il
risarcimento dei danni può essere esercitata dai nuovi amministratori o da
ciascuno dei soci.
Che forma ha
il rendiconto di cui parlano gli artt. 2261 e 2262?
Il rendiconto di
cui parlano gli artt. 2261 e 2262 è in realtà un vero e proprio bilancio, nel
quale debbono essere espressi, in termini monetari, i valori attribuiti ai vari
elementi dell'attivo e del passivo, dal raffronto dei quali potrà emergere
l'esistenza di utili, ossia di una eccedenza dell'attivo sul passivo, da
distribuire ai soci.
Quali
indicazioni deve contenere il rendiconto?
La legge non
stabilisce obbligatoriamente il contenuto del bilancio delle società di
persone, a differenza che per le società di capitali
Cosa succede
se uno dei soci non amministratori non approva il rendiconto-bilancio?
Il rendiconto deve
essere approvato alla unanimità.
Se i soci non si
mettono d'accordo per rettificare il bilancio in modo che questo risulti
accettato da tutti, si ha la mancata approvazione del bilancio e la
impossibilità di distribuire gli utili.
Se il socio ha
rifiutato senza alcuna giustificazione di approvare il bilancio potrebbe anche
essere colpito dalla esclusione dalla società
Le regole
dell'art 2266 si applicano a tutti i rappresentanti della società?
▸ Art. 2266: La società acquista diritti e assume obbligazionji per
mezzo dei soci che ne hanno la rappresentanza e sta in giudizio nella persona
dei medesimi. In mancanza di diversa disposizione del contratto, la
rappresentanza spetta a ciascun socio amministratore e si estende a tutti gli
atti che rientrano nell’oggetto sociale. Le modificazioni e l’estinzione del
potere di rappresentanza sono regolate dall’art. 1396.
▸ Le regole dell'art. 2266 riguardano solo il potere di
rappresentanza degli amministratori, e non quello di semplici dipendenti, o di
terzi estranei.
Quali sono i
rappresentanti della società se non è stabilito niente nell'atto costitutivo?
In base all'art.
2266, se non è stabilito diversamente, gli amministratori sono anche
rappresentanti.
Quali sono le
differenze tra le regole della rappresentanza nella società semplice, nella
società in nome collettivo regolare e nella società in nome collettivo
irregolare?
Si faccia
riferimento ai tre casi: a) estensione del potere dei rappresentanti in
mancanza di disposizione del contratto sociale; b) Limitazioni originarie
(contratto sociale) del potere di rappresentanza; c) Modificazioni successive
del potere di rappresentanza
A) Poteri di
rappresentanza in mancanza di disposizioni del contratto sociale:
· Ss: si estendono a tutti
gli atti che rientrano nell'oggetto sociale (2266)
· Snc irregolare: come per
la ss (2297)
· Snc regolare: come per
la ss
B) Limitazioni del
potere di rappresentanza contenute sin dall'inizio nel contratto di società:
· Ss: è il terzo che
contratta che deve prenderne conoscenza chiedendo di poter prendere conoscenza
del contratto sociale. Le limitazioni hanno comunque valore.
· Snc irregolare: Le
limitazioni di rappresenzanza non sono opponibili ai terzi, a meno che non si
provi che ne erano a conoscenza (2297)
· Snc regolare: Le
limitazioni iscritte nel registro delle imprese sono opponibili ai terzi. Per
quelle non iscritte, la società dovrà provare che i terzi ne erano a conoscenza
(2298)
C) Modificazioni
successive delle regole sulla rappresentanza della società:
· Ss: debbono essere
portate a conoscenza dei terzi con mezzi idonei (1396)
· Snc irregolare: Come al
punto B)
· Snc regolare: Come al
punto B)
Di quali
obbligazioni parla il codice quando stabilisce la responsabilità illimitata e
solidale dei soci?
Le
"obbligazioni sociali" di cui parla il codice possono derivare da una
qualsiasi delle fonti di obbligazione: la società può essere obbligata a
risarcire un danno, come a pagare un tributo, come alla restituzione di un
pagamento ricevuto indebitamente o di un arricchimento, ecc.
E' possibile
il patto di limitazione di responsabilità nella società in nome collettivo?
Nella società
semplice il socio può stipulare un patto di limitazione della responsabilità
valido anche nei confronti dei terzi. Nella società in nome collettivo il patto
ha invece valore puramente interno: i creditori sociali potranno aggredire il
suo patrimonio personale, anche se successivamente egli potrà pretendere che
gli altri soci gli restituiscano quanto ha dovuto pagare.
Quali
differenze vi sono tra società semplice e società in nome collettivo riguardo i
rapporti tra socio e creditore sociale che intende aggredire il suo patrimonio
personale?
Mentre, nel caso
della società semplice, se il socio non indica al creditore beni sociali
facilmente liquidabili il creditore può aggredire il suo patrimonio personale
prima di quello sociale, nel caso della società in nome collettivo il creditore
non può aggredire il patrimonio del socio se prima non ha liquidato il
patrimonio sociale, per quanto questo possa essere di difficile liquidazione.
I creditori
possono agire in via surrogatoria verso i soci per richiedere le quote non
ancora versate
Qual è lo
scopo della attività di liquidazione?
Nel momento del
verificarsi di una delle cause di scioglimento muta lo scopo sociale: che non è
più quello di compiere un'attività economica al fine di produrre utili ma di
cessare l'attività, sistemando tutti i rapporti esistenti.
I liquidatori
agiscono in regime di gestione congiuntiva o disgiuntiva?
Poiché gli
amministratori prendono il posto degli amministratori, anche per loro si
applicherà la regola della gestione disgiuntiva
In che ordine
i liquidatori debbono pagare le somme ottenute con la liquidazione?
I liquidatori
debbono procedere nell'ordine: a) al pagamento dei debiti sociali (2282); b) se
esiste ancora patrimonio residuo, al rimborso dei conferimenti (2282) e alla
restituzione dei beni conferiti in godimento (2281); c) se esiste ancora
patrimonio residuo, che chiaramente è costituito da utili accantonati in
riserve, guadagnati durante la vita della società, alla loro distribuzione ai
soci proporzionalmente alla parte di ciascuno nei guadagni (2282)
Cos'è la
transazione?
La transazione è il
contratto col quale le parti, facendosi reciproche concessioni, pongono fine a
una lite già incominciata o cercano di evitare una lite che può sorgere tra
loro.
Cosa sono i
"compromessi"?
I "compromessi"
sono la clausola compromissoria e il compromesso arbitrale, contratti con cui
le parti affidano ad arbitri la decisione di controversie future ed eventuali
nel primo caso e già sorte nel secondo caso.
Quali
rapporti vi sono tra i liquidatori e la società?
Dei loro atti i
liquidatori rispondono nei confronti della società:i soci possono alla
unanimità revocarli in ogni tempo; ciascun socio può chiederne la tribunale la
revoca per giusta causa; i soci in gruppo o i nuovi liquidatori potrebbero chiedere
il risarcimento dei danni causati alla società; ciascun socio potrebbe chiedere
il risarcimento dei danni causati a lui personalmente (ad es. per la mancata
restituzione della cosa conferita in godimento).
Per le società in
nome collettivo regolari il codice richiede la redazione e la approvazione di
un bilancio finale di liquidazione e di un piano di riparto.
Qual è il
significato della norma secondo cui "In caso di impugnazione del bilancio
e del piano di riparto, il liquidatore può chiedere che le questioni relative
alla liquidazione siano esaminate separatamene da quelle relative alla
divisione, alle quali il liquidatore può restare estraneo"?
Il piano di riparto
non coinvolge l'operato e la responsabilità dei liquidatori: per cui questi possono
chiedere (art. 2311 c. 3) che i soci prima approvino il bilancio, riconoscendo
che il loro operato è stato corretto (in tal modo gli amministratori sono
liberati da eventuali responsabilità), e risolvano poi tra loro le questioni
del riparto.
[cott2 258]
Inoltre, la cancellazione della società può essere effettuata una volta
approvato il solo bilancio, anche se il piano di riparto sia contestato. Anche
allo scopo di poter procedere alla cancellazione della società i liquidatori
possono chiedere la separata approvazione del bilancio.
Cosa si
intende per giusta causa di recesso?
Il socio può sempre
recedere per giusta causa: siamo in presenza di una giusta causa ogni volta che
gli altri soci abbiano violato obbblighi contrattuali o doveri di fedeltà, di
lealtà, di diligenza o di correttezza che incidono sulla fiducia reciproca. Si
può parlare di giusta causa anche per ragioni di salute che rendono impossibile
al socio assolvere la sua attività di amministrazione. Si ha giusta causa anche
quando gli altri soci, a maggioranza, modificano notevolmente le clausole del
contratto originario: ad es. trasformando una società di persone in una società
di capitali.
Cosa si
intende per "interdizione dai pubblici uffici"?
La interdizione dai
pubblici uffici, di cui si parla nel 1ø comma, è una pena accessoria prevista
dal codice penale, che priva il condannato dei diritti politici, compresi il
diritto elettorale attivo e passivo, di ogni servizio o ufficio pubblico non
obbligatorio, di ogni grado, dignità, titolo o decorazione, gli impedisce di
svolgere l'ufficio di tutore o curatore e di percepire stipendi o pensioni a
carico di enti pubblici. Può essere perpetua o temporanea.
Cosa si
intende per "esclusione di diritto"?
Il termine "di
diritto" sta ad indicare che si tratta di una esclusione automatica, che
si verifica per la sola forza della legge, senza bisogno di una pronuncia del
giudice o di una deliberazione della maggioranza dei soci.
Esistono
altri casi di scioglimento del rapporto rispetto ad un socio oltre quelli di
esclusione, di recesso e di morte?
Esistono la nullità
del vincolo del singolo socio prevista dall'art. 1420 per tutti i contratti
plurilaterali e quindi anche per quello di società.
Esiste poi
l'annullamento del vincolo del singolo socio per incapacità, errore, dolo,
violenza, ecc. prevista dall'art. 1446 per tutti i contratti plurilaterali e
quindi anche per quello di società.
Esiste la
risoluzione per inadempimento del vincolo del singolo socio prevista dall'art.
1459 per tutti i contratti plurilaterali e quindi anche per quello di società:
ma nel caso del contratto di società l'art. 1459 è sostituito dall'art. 2286.
Esiste infine la
risoluzione per impossibilità sopravvenuta del vincolo del singolo socio,
prevista dall'art. 1466 per tutti i contratti plurilaterali e quindi anche per
quello di società. Un caso particolare potrebbe essere considerata la
esclusione per sopravvenuta incapacità del socio
In tutti questi
casi, il codice stabilisce che lo scioglimento del vincolo del singolo socio
non ha come conseguenza lo scioglimento della società, a meno che la
partecipazione del socio in questione non debba considerarsi essenziale.
Ovviamente, se i
soci sono due, il contratto si scioglie senz'altro.
La società
deve restituire al socio il bene conferito o può dargli in sostituzione una
somma di denaro?
L'articolo 2289
favorisce l'interesse della società rispetto all'interesse del socio: nel caso
che la società preferisca tenersi il bene conferito (ad es. un macchinario
indispensabile alla società, che questa non saprebbe altrimenti come
procurarsi) essa può pagargli una somma di denaro piuttosto che restituirgli il
bene stesso: si tratta di qualcosa di simile ad una compravendita forzata.
La società può
anche tenersi il bene conferito in godimento e, in attesa di restituirlo al
momento dello scioglimento, pagherà al socio per l'uso che essa ne sta facendo.
E' qualcosa di simile ad un affitto forzato.
I terzi che
hanno contrattato con l'ex-socio credendolo in buona fede ancora socio debbono
considerare invalidi tali contratti?
I terzi che
contrattano in buona fede con la società, credendo ancora socio chi invece non
lo è più, e confidando nella garanzia costituita dal suo patrimonio, sono
tutelati dalla legge: se la società non ha provveduto a portare a loro
conoscenza PRIMA dell'atto la uscita del socio, essi possono aggredire anche il
patrimonio del socio uscito.
Società in nome
collettivo
Come è
formato il nome di una società in nome collettivo?
La legge richiede
la indicazione del legame sociale e del nome di un socio illimitatamente
responsabile
In realtà è
sufficiente che vi sia la dizione “e compagni”, “& c.”, che escludendo la
costituzione di una società di capitali denunci con sufficiente chiarezza la
costituzione di una società di persone.
Quale valore
ha il patto di limitazione di responsabilità in una società in nome collettivo?
Il patto di
limitazione della responsabilità ha efficacia puramente interna: vedi commento
art. 2267
Quali sono le
principali differenze tra la disciplina della società semplice e della società
in nome collettivo regolare?
Tra le differenze
principali vi sono:
▸ Soggezione al fallimento
▸ Obbligo delle scritture contabili
▸ Obbligo di iscrizione nel registro delle imprese
▸ Divieto di concorrenza a carico del socio
▸ La non limitabilità della responsabilità personale dei soci per le
obbligazioni sociali
▸ La possibilità del socio di evitare l'aggressione del proprio
patrimonio da parte del creditore sociale sino a che questo non abbia liquidato
l'intero patrimonio della società
▸ Il divieto di liquidazione della quota sociale a favore del
creditore particolare del socio
Una società
in nome collettivo che esercita impresa agricola è tenuta alle scritture
contabili, alla iscrizione nel registro delle imprese ed è soggetta al
fallimento?
(art. 1 l. fall.) “In
nessun caso sono considerate piccoli imprenditori le società commerciali”.
La snc è soggetta
ad iscrizione nel registro delle imprese. In quanto esercita, come normalmente
avviene, attività commerciale, essa è obbligata alla tenuta delle scritture
contabili ed è assoggettata al fallimento in caso di insolvenza
Si noti che l’art.
della l.fall. non implica che le società falliscano sempre, ma che falliscono
sempre se svolgono attività commerciale; pertanto, una snc che non
svolge attività commerciale non fallisce (confermato da Cottino).
Cosa si
intende per "oggetto sociale"?
L'oggetto sociale è
lo specifico tipo di attività economica che i soci hanno pattuito di esercitare
in comune fra loro.
Quali sono le
norme riguardo la sede? Cosa si intende per “sede legale”, “sede effettiva”,
“sede amministrativa”, “sede principale”, “sede secondaria”?
Sede legale è
quella dichiarata nell’atto costitutivo e iscritta in tal modo nel registro
delle imprese
Sede effettiva è la
sede dove la società opera concretamente, dove vi sono gli uffici o lo
stabilimento. La sede effettiva può coincidere o non coincidere con la sede
legale.
Sede amministrativa
è la sede dove si trovano gli uffici. Si contrappone alla sede dello
stabilimento o sede produttiva
Sede principale è
quella ove si svolge prevalentemente l’attività sociale. Sede secondaria è una
sede non principale ove si svolge pure l’attività sociale
Le regole del
codice sono:
⋅ Se esiste una sede secondaria con rappresentanza stabile anche essa
deve essere iscritta nel registro delle imprese
⋅ (art. 9 l. fall.) Il fallimento è dichiarato dal tribunale del luogo
ove l’imprenditore ha la sede principale dell’impresa. La legge fallimentare
pare quindi prendere in considerazione la sede principale effettiva, e non quella legale.
Chi sono i
"soci d'opera"?
I "soci
d'opera" sono coloro che conferiscono il proprio lavoro anziché beni in
natura o denaro
In che forma
deve essere redatto l'atto costitutivo?
Non esiste una
forma che la legge imponga. Una società in nome collettivo può nascere anche
con una manifestazione tacita di volontà. Ma in tal caso sarà una società in
nome collettivo irregolare; se i soci vogliono costituire una società in nome
collettivo regolare debbono iscriverla, e l'ufficio del registro delle imprese
richiede la scrittura privata autenticata o per atto pubblico.
Dal fatto che
il codice parli unicamente di "atto costitutivo", senza menzionare lo
statuto, deve dedursi che per la società in nome collettivo e le società di
persone in genere non esiste uno statuto?
In realtà la
terminologia del codice è impropria. Per "Atto costitutivo" deve
intendersi "Contratto sociale", eventualmente comprensivo anche di
quelle norme sul funzionamento della società che di solito sono contenute dallo
statuto. Non vi sono quindi differenze, sotto questo punto di vista, tra le
società di persone e le società di capitali. Una società in nome collettivo può
benissimo darsi delle regole interne di funzionamento identiche a quelle di una
società per azioni, contenute in una appendice del contratto che non si può non
chiamare statuto.
La mancanza
di una qualsiasi delle indicazioni contenute nell'art. 2295 rende nullo l'atto
costitutivo?
Non tutte le
indicazioni devono essere presenti nell'atto costitutivo per la sua validità.
Certamente devono essere presenti indicazioni come la sede e la ragione
sociale. La mancanza di altre indicazioni, come ad es. i soci che hanno la
rappresentanza e l'amministrazione, i conferimenti, non rende invalido il
contratto sociale (anche perché molti di essi possono essere ricavati dalle
norme suppletive del codice, che stabilisce ad es. che in mancanza di
indicazioni la rappresentanza si reputa affidata a tutti gli amministratori),
ma ne impedisce solamente la registrazione
Le norme
sulle società di persone, a differenza che per la società per azioni, non
dicono quali siano le conseguenze della nullità dell'atto costitutivo.
"Quid iuris" in tal caso?
La nullità
dell'atto costitutivo, secondo la maggioranza degli studiosi, rende la società
inesistente fin dall'inizio. Tutti gli atti compiuti dai rappresentanti non
impegnano pertanto la responsabilità di coloro che in realtà non sono mai stati
soci. I creditori si troveranno pertanto a poter contare non più sul patrimonio
sociale, che i non-soci possono riprendersi, ma sulla responsabilità personale
delle sole persone che hanno contrattato con loro.
C'è da dire che
questa conseguenza sembra troppo drastica a molti studiosi, che ritengono che
in caso di nullità possa nondimeno applicarsi il principio della apparenza, a
tutela dei terzi che in buona fede hanno contrattato con coloro che apparivano
rappresentanti di una società, confidando nella garanzia costituita dal fondo
sociale e dal patrimonio di quelli che apparivano soci.
Altri studiosi
ritengono che la invalidità dell'atto non impedisca però di parlare di società
di fatto, visto che comunque, con la attività successiva alla stipulazione del
contratto, le parti hanno mostrato una tacita volontà di stabilire tra loro un
vincolo sociale.
Qual è il
procedimento previsto per la riduzione del capitale sociale?
Vedi art. 2306
Codice civile.
La deliberazione di
riduzione del capitale, mediante rimborso ai soci delle quote pagate o mediante
liberazione di essi dall’obbligo diulteriore versamento, può essere eseguita
solo dopo tre mesi dal giorno dell’iscrizinoe nel registro delle imprese purché
entro questo termine nessun crditore sociale anteriore all’iscrizione abbia
fatto opposizione. Il Tribunale, nonostante l’opposizione, può disporre che
l’esecuzione abbia luogo, previa prestazione da parte della società di
un’idonea garanzia.
A quali norme
è sottoposto un incapace che voglia entrare in una società?
Un incapace che
vuole entrare in una società è sottoposto alle stesse norme e limitazioni di un
incapace che voglia continuare o iniziare una attività commerciale.
Queste norme sono
state già incontrate nello studio dello statuto dell'imprenditore commerciale.
Cosa si
intende per "società irregolari"?
Le società di cui
parla l'art. 2297 si dicono "società irregolari"
Che
differenza c'è tra "società irregolare" e "società di
fatto"?
Le "società
irregolari" sono una cosa diversa dalle "società di fatto".
Nel caso della
società irregolare l'atto costitutivo scritto esiste, ma non è stato
depositato; nel caso della società di fatto non esiste un contratto sociale, o
comunque un contratto scritto: i soci hanno tacitamente manifestato la
intenzione di svolgere una attività in comune iniziandola e proseguendola,
senza nessun patto espresso.
Nel caso di società
di fatto i soci avrebbero notevoli difficoltà per farsi registrare, visto che
l'ufficio del registro richiede un atto scritto e almeno autenticato.
Comunque, alle
società di fatto si applicano le stesse norme che alle società irregolari
Quali sono le
"norme sui rapporti tra la società e i terzi" di cui parla l'art.
2297?
Le norme sui
"rapporti tra la società e i terzi" di cui si parla nell'articolo
sono quelle sulla rappresentanza e la responsabilità per i debiti sociali.
Per le regole della
rappresentanza vedi il commento all'art. 2266
Per quanto riguarda
le regole della responsabilità, si seguono le regole della società semplice, ma
senza la possibilità di un patto di limitazione della responsabilità, prevista
per la soc. semplice dall'art. 2267
Quali sono le differenze tra le regole della
rappresentanza nella società semplice, nella società in nome collettivo
regolare e nella società in nome collettivo irregolare?
Si faccia
riferimento ai tre casi: a) estensione del potere dei rappresentanti in
mancanza di disposizione del contratto sociale; b) Limitazioni originarie
(contratto sociale) del potere di rappresentanza; c) Modificazioni successive
del potere di rappresentanza
Cosa si
intende per "atto opponibile ai terzi"?
Vedi art. 2300
Codice civile.
“opponibili ai
terzi" vuol dire che per la legge i terzi saranno considerati a conoscenza
del nuovo contenuto dell'atto costitutivo, e quindi non godranno della tutela
che in molti casi viene accordata alla buonafede: non potranno pretendere ad
es. che sia considerato valido il contratto concluso con colui che non era più
rappresentante, né potranno aggredire il patrimonio di colui che non era più
socio al momento della stipulazione.
Su chi
ricadono gli obblighi che la legge impone all'imprenditore individuale nel caso
di società?
Vedi art. 2302
Codice civile.
Gli obblighi e le
responsabilità che la legge pone a carico dell'imprenditore (tenuta delle
scritture, iscrizione nel registro delle imprese, responsabilità penale per
bancarotta semplice o fraudolenta, ecc.) sono, nelle società di persone, a
carico degli amministratori
Quali sono i
principi sulla responsabilità dei soci della società in nome collettivo?
Vedi art. 2304
Codice civile.
Vedi commento
all'art. 2268
Il fallimento
è una causa di scioglimento per tutte le società in nome collettivo?
Vedi art. 2308
Codice civile.
No. La società in
nome collettivo si scioglie anche per dichiarazione di fallimento, ma questa
causa di estinzione non riguarda la società in nome collettivo costituita per
l'esercizio di attività non commerciali.
Quali sono le
regole per il bilancio di liquidazione e il piano di riparto? Quali differenze
ci sono tra le regole per la liquidazione della società semplice e della
società in nome collettivo?
A parte quanto
detto negli artt. 2280 e 2282 le norme sulla ss non stabiliscono alcuna
formalità documentale circa il riparto del capitale residuo.
(2309) (snc) La
nomina dei liquidatori e le firme dei liquidatori vanno depositate nel registro
delle imprese
(2310) (snc) Nella
snc dalla iscrizione della nomina dei liquidatori il potere di rappresentanza
passa dagli amministratori ai liquidatori.
Invece nella ss si
dice solo che i soci amministratori conservano il potere di amministrare
relativamente agli affari urgenti, fino a che siano presi i provvedimenti
necessari per la liquidazione (2274)
(2311) (snc)
compiuta la liquidazione i liquidatori devono redigere il bilancio finale e
proporre ai soci il piano di riparto. Il bilancio sottoscritto dai liquidatori
e il piano di riparto devono essere
comunicati mediante raccomandata ai soci e si intendono approvati se non sono
stati imputnagi nel termine di due mesi dalla comunicazione. In caso
diimpugnazione del bilancio e del piano di riparto, il liquidatore può chiedre
che le questioni relative alla liquidazione siano esaminate separatamente da
quelle relativa alla divisiione, alle quali il liquidatore può restare
estraneo. Con l’approvazione del bilancio i liquidatori sono liberati di fronte
ai soci
(2312) (snc)
Approvato il bilancio finale di liquidazione i liquidatori devono chiedere la
cancellazione della società dal registro delle imprese. Dalla cancellazione
della società i creditori sociali che non sono stati soddisfatti possono far
valere i loro crediti nei confronti dei soci e, se il mancato pagamento è
dipeso da colpa dei liquidatori, anche nei confronti di questi.
(2280) (ss) I
liquidatori non possono ripartire tra i soci, neppure parzialmente, i beni
sociali, finché non siano pagati i creditori della società o non siano
accantonate le somme necessarie per pagarli. Se i fondi disponibili risultano
insufficienti per il pagamento dei debiti sociali i liquidatori possono
chiedere ai soci i versamenti ancora dovuti sulle rispettive quote e, se
occorre, le somme necessarie, nei limiti della rispettiva resonsabilità e in
proporzione della parte di ciascuno nelleperdite. Nella stessa proporzione si
ripartisce tra i soci il debito del socio insolvente.
(2282) (ss) Estinti
i debiti sociali l’attivo residuo è destinato al rimborso dei conferimenti.
L’eventuale eccedenza è ripartita tra i soci in proporzione della parte di
ciascuno nei guadagni.
Come è
possibile che dopo la fase di liquidazione esistano ancora debiti sociali? I
liquidatori non hanno forse l'obbligo di pagare tutti i debiti sociali,
chiedendo eventualmente ai soci illimitatamente responsabili le somme
necessarie?
Vedi art. 2312
Codice civile.
Purtroppo la
richiesta di cancellazione non è sottoposta a controllo da parte della
autorità: basta che i soci e i liquidatori si accordino illegalmente perché sia
approvato un bilancio da cui non figurano debiti ancora da pagare e può venir
chiesta e ottenuta la cancellazione della società
Occorre poi
considerare che certi debiti possono sopravvenire in seguito (es. accertamento
di una maggiore imposta da parte del fisco; condanna al pagamento a conclusione
di una causa che era ancora in corso al momento della chiusura della
liquidazione, ecc.)
In tutti questi
casi la società non esiste più e i creditori non possono chiedere agli ex
liquidatori di ricostituire il patrimonio sociale e di procedere al pagamento
dei debiti non pagati. Possono solo rivolgersi ai singoli soci solidalmente e
illimitatamente responsabili, e, una volta rimasti insoddisfatti, se provano
che questo è dipeso dalla affrettata chiusura della liquidazione, possono
tentare la difficile via di chiedere ai liquidatori il risarcimento dei danni
per lesione extracontrattuale di diritto di credito.
Società in accomandita
semplice
Quali
indicazioni aggiuntive deve recare l’atto costitutivo di una sas rispetto a
quello di una snc?
In che si
differenzia la ragione sociale di una sas rispetto a quella di una snc?
L’indicazione di
quali soci sono accomandanti e di quali soci sono accomandatari
Le regole per la
formazione della ragione sociale sono le stesse che per la snc: essa deve
contenere il nome di un socio illimitatamente responsabile e l’indicazione del
rapporto sociale.
Esistono
regole particolari per i conferimenti nella sas?
Gli accomandanti,
come i soci della spa, non possono conferire servizi, ma beni idonei alla
garanzia dei creditori
Quali sono i
diritti degli accomandanti?
Percezione degli
utili
Comunicazione
annuale del bilancio
Consultazione dei
libri sociali e dell’altra documentazione della società al fine di controllare la
correttezza del bilancio e del conto economico e svolgimento in genere di atti
di ispezione e sorveglianza
L’accomandante ha
il diritto di compiere atti di ispezione e sorveglianza, di controllare gli
amministratori
Rilascio di
autorizzazioni e pareri su specifiche questioni nei limiti previsti dall’atto
costitutivo
In quali casi
il socio accomandante perde il beneficio della responsabilità limitata?
La sua
responsabilità è differente da quella dell’accomandatario?
Se compie atti di
amministrazione o tratta affari in nome della società a meno che egli abbia
agito in nome della società in forza di procura speciale per singoli affari
Se consente che il
suo nome compaia nella ragione sociale
La sua
responsabilità ha lo stesso beneficio di escussione di quella
dell’accomandatario
L’atto
compiuto dall’accomandante in violazione del divieto di immistione vincola la
società?
No, è un
rappresentante senza potere, che risponde, a norma dell’art. 1398
illimitatamente per i danni, ma non per l’adempimento dell’obbligazione
La
trasmissione della quota dell’accomandante e dell’accomandatario
▸ Trasmissione quota accomandante
(2322) La quota del
socio accomandante è trasmissibile per causa di morte.
(2322) Salvo
diversa disposizione dell’atto costitutivo la quota può essere ceduta con
effetto verso la società, con il consenso dei soci che rappresentano la
maggioranza del capitale.
Il primo comma
parla della cessione a causa di morte, mentre la locuzione “ceduta” nel secondo
comma rivela che si tratta di trasferimento inter vivos. Secondo Cottino, anche
il secondo comma si riferisce all’accomandante.
Secondo Galgano e
Martignago-Mistroni il primo comma si interpreta nel senso che la successione
nella quota a causa di morte non necessita di alcuna autorizzazione.
Non sono necessarie
modifiche dell’atto costitutivo, secondo Martignago-Mistroni.
Zagrebelsky
sorprendentemente dice che “in questo caso si applicano le norme sulla società
semplice”.
▸ Trasmissione quota accomandatario
Per il
trasferimento della quota dei soci accomandatari, non dicendo niente le norme
sull’accomandita si applicano le norme sul trasferimento della quota di socio
di snc, per cui è sempre necessaria l’approvazione degli altri soci, oltre alla
modifica dell’atto costitutivo e, in caso di morte di un accomandatario, la sua
quota va liquidata, salvo che i soci non consentano agli eredi di entrare a far
parte della società.
L’accomandatario
può liberarsi della partecipazione solo col consenso di tutti oppure se è stato
a ciò autorizzato dall’atto costitutivo. In tal caso egli decade
automaticamente, con la vendita della quota, dalla carica di amministratore.
Esistono
delle cause di scioglimento tipiche della sola società in accomandita semplice?
Se rimangono solo
soci accomandanti o accomandatari e nel termine di sei mesi non sia stato
sostituito il socio che è venuto meno la società si scioglie
L’amministratore
provvisorio nominato dai soci accomandanti in caso di mancanza di accomandatari
è un vero e proprio accomandatario?
No. In caso di
fallimento della società, se si tratta di un accomandante, non può fallire
L’amministratore
provvisorio può anche essere un accomandante
Che effetti
ha il fallimento della società in accomandita semplice?
Il fallimento dei
soci accomandatari
Gli
accomandanti hanno il potere di controllare gli atti degli accomandatari e di
ispezionare i documenti sociali?
Sì
Chi approva
il bilancio annuale in una società in accomandita semplice?
Il bilancio è
approvato dai soli accomandatari. Agli accomandanti viene solo comunicato il
bilancio come è stato approvato dagli accomandatari
A quali
deliberazioni prendono parte gli accomandanti?
▸ Nomina e revoca degli amministratori
▸ Cessione della quota del socio accomandante
▸ Modifiche al contratto sociale
▸ Esclusione di un socio
▸ Azione di responsabilità
Nomina e
revoca degli amministratori della s.a.s.
Tutti i soci
accomandatari possono essere amministratori con le stesse regole della società
semplice.
Per la nomina e
revoca degli amministratori nominati con atto separato è necessario il consenso
di tutti i soci accomandatari e l’approvazione di tanti accomandanti che
rappresentino la maggioranza del capitale da essi sottoscritto (2319). L’art.
2319 si riferisce al caso “del secondo comma dell’art. 2259”, che riguarda la
revoca degli amministratori nominati con atto separato, e quindi comprende sia
il caso di giusta causa che di mancanza di giusta causa.
Vedi le regole della società semplice sulla nomina e revoca
Quali sono i
casi di partecipazione (limitata) degli accomandanti alla gestione della
società?
▸ Cosa può fare
▸ Può essergli conferita una procura speciale (si ritiene che possa
essere anche per una serie individuata e determinata di atti)
▸Può essere chiamato a prestare
la sua opera sotto la direzione degli amministratori
▸Il compimento di determinati
atti di gestione può essere subordinato ad autorizzazioni e pareri
▸Gli accomandanti possono
comunque prestare la loro opera sotto la direzione degli amministratori
▸ Non può invece fare cose del tipo:
▸Non può essere nominato
institore. La procura non può concedergli una reale autonomia decisionale oltre
quella strettamente necessaria a scopo esecutivo
▸Non può decidere sulla
opposizione
Quali norme
si applicano ai rapporti con i terzi nel caso di sas irregolare?
I rapporti tra la
società e i terzi sono regolati dalle norme sulla società semplice (compresa la
responsabilità diretta e non sussidiaria e la possibilità del creditore del
socio di chiedere la liquidazione della quota), con tre eccezioni:
· Non sono ammessi patti
di limitazione della responsabilità
· Le limitazioni dei
poteri di rappresentanza non sono opponibili ai terzi a meno che non si provi
che essi non ne erano a conoscenza (invece, nel caso della società semplice le
limitazioni originarie dell’atto costitutivo si presumevano note ai terzi senza
possibilità di prova contraria)
· I soci accomandanti
rispondono delle obbligazioni sociali nei limiti della propria quota
Valgono le norme
per la società in nome collettivo irregolare, con l’unica differenza (2317) che
gli accomandanti restano responsabili limitatamente.
Anche nella s.a.s.
irregolare è vietato agli accomandanti di prendere parte alle operazioni (2317)
Quali sono le
norme sulla opposizione in regime di amministrazione disgiuntiva?
Pare che gli
accomandanti non possano decidere sull’opposizione
Può esistere
anche nella sas una responsabilità interna diversa da quella esterna?
Sì, può essere
pattuito che l’accomandante risponda per meno o per più della propria quota o
che uno o più accomandatari abbiano responsabilità limitata
Quali sono le
norme sul bilancio della sas?
(art. 2320 c.c.)
Gli accomandanti hanno diritto ad avere comunicazione del bilancio e del conto
dei profitti e delle perdite, e di controllarne l’esattezza, consultando i
libri e gli altri documenti della società. I soci accomandanti non sono tenuti
alla restituzione degli utili riscossi in buona fede secondo il bilancio
regolarmente approvato.
Si sostiene in
dottrina che l’accomandante non avrebbe il potere di approvare il bilancio. Il
Cottino dissente.