Adler, Il temperamento nervoso |
❍ Prefazione
L'evoluzione psichica dell'individuo e le deviazioni che
questa subisce (nevrosi e psicosi) sono determinate dall'atteggiamento che egli
adotta di fronte alla logica inflessibile della vita sociale. E' dall'intensità
di questa deviazione, cioè dalla mancanza di adattamento alle esigenze cosmiche
e sociali, che dipendono tanto la natura quanto l'intensità dei disturbi
psichici. Il nevrotico si trova in opposizione alla verità assoluta più del
normale, a causa del sentimento di inferiorità, le origini del quale risalgono
ad un'infanzia difficile e penosa. Questo sentimento apre le porte a ogni
genere di errori che esercitano una influenza decisiva sullo sviluppo psichico.
L'idea fittizia che l'individuo si fa della sua personalità
si manifesta anche nella costruzione del carattere nervoso e nella formazione
dei sintomi nervosi.
Ogni tratto della vita psichica è permeato di un dinamismo
finalista.
❍ Introduzione
Grande sensibilità, eccitabilità, debolezza irritabile,
suggestionabilità, egoismo, tendenza al fantastico, assenza di senso della
realtà. Talvolta desiderio di dominare, cattiveria, bontà capace di sacrifici
enormi, civetteria, pigrizia e timidezza, dissipazione sono caratteri del
nevrotico
Tre concezioni errate di Freud:
(a) Primo errore di Freud: la libido è la fonte e la causa
effettiva delle manifestazioni della nevrosi.
In realtà esiste una finalità nevrotica che persegue mete
"superiori" mentre il nevrotico, con la parte "sana" della
sua psiche tende alla ricerca del piacere. Scopo finale di ogni nevrosi è
l'esaltazione del sentimento della personalità, la modalità più semplice è data
dall'affermazione esagerata della virilità. Anche la "volontà di
potenza" nietzchiana è su questa linea, come la "volontà di
prestigio". La formula “voglio
essere un uomo completo" costituisce la finzione direttrice. La libido,
l'impulso sessuale, le inclinazioni perverse di qualsiasi provenienza sono
subordinate a tale idea direttrice.
(b) Secondo errore di Freud: le nevrosi hanno eziologia
sessuale.
Il fatto che nella nevrosi emergano continuamente immagini
sessuali in sé non dice molto. Esse pullulano anche nell'immaginario dei
mistici. Nel nevrotico l'inclinazione sessuale ha come meta la virilità. Le
immagini sessuali rientrano nella contrapposizione virile-femminile, e sono un
simbolo della distanza del nevrotico dal suo ideale virile.
(c) Terzo errore di Freud: il nevrotico subisce la coazione
di desideri infantili, princpalmente incestuosi.
Un nevrotico può trovare semplicemente stando vicino a suo
padre o a sua madre una compensazione al suo senso di malsicurezza o
inferiorità, e questo "stare vicino" può assumere connotati
immaginativi sessuali.
Adler parla di "senso di malsicurezza" come
sinonimo di "senso di inferiorità"
Il nevrotico aspira ad essere un uomo, a dare prove della
sua superiorità, fa sforzi immensi per garantirsi la sua sicurezza.
Punto di partenza dello sviluppo di una nevrosi è il senso
di malsicurezza e di inferiorità, sentimento che fa sorgere il desiderio
irresistibile di trovare una meta atta a rendere sopportabile la vita, dandole
una direzione fonte di calma e di sicurezza. Il nervoso è ossessionato dalla
coscienza del suo lato debole e dedica tutti i suoi sforzi a costruire una sovrastruttura
ideale e immaginaria dalla quale egli si aspetta aiuto e protezione.
Il nervoso, spinto dal suo bisogno di sicurezza e
protezione, affina la sua sensibilità, esagera le misure di precauzione, impara
ad afferrare i rapporti che agli altri sfuggono, si abitua, prima di iniziare
un'azione, a prevederne tutte le conseguenze possibili; si costringe a vedere
più lontano degli altri, a udire ciò che agl orecchi altrui sfugge, diventa
meschino, insaziabile, economo all'eccesso; tenta di ampliare il più possibile
nello spazio e nel tempo l'ambito della sua influenza e della sua potenza, e
tutto ciò gli fa perdere quella oggettività, quella impassibilità e quella
tranquillità dello spirito che sono le uniche a garantire la salute psichica e
l'attività normale. Diventa sempre più diffidente verso sé e gli altri; i suoi
sentimenti di invidia, a sua malvagità, le suetendenze aggressive e crudeli
prendono il sopravvento, poiché egli crede che proprio dando libero sfogo a
questi cattivi sentimenti e a queste tendenze malvagie, gli sarà possibile
assicurarsi una certa superiorità rispetto al mondo che lo circonda. Oppure
tenta di incatenare di conquistare gli altri, affettando un'obbediena
esagerata, simulando una sottomissione e una umiltà che spesso degenerano in un
vero e proprio masochismo.
Il nevrotico desidera essere "al di sopra" degli
altri, affermare la sua virilità.
Il nervoso è continuamente all'erta, e si proietta verso
l'avvenire, sviluppa delle "antenne".
Le "antenne" del nervoso tengono continuamente all'erta
la sua attenzione, è per loro merito che l'anima si trova protetta da ogni
sorpresa e messa al sicuro contro ogni abbassamento del livello della
personalità. Esse sono anche "registratori": tengono traccia di tutti
gli avvenimenti terribili e consolanti il cui ricordo è trasformato dal malato
in imperativi categorici di second'ordine che, anziché tentare di affermarsi
come tali servono in ultima analisi ad elevare la personalità, a introdurre
nell'inquietudine e nella malsicurezza della vita qualche direttiva e qualche
punto di riferimento: sinistra, destra, alto, basso, giusto, ingiusto.
I sintomi si acutizzano quando il soggetto ha cozzato
contro un'umiliazione o un'ostacolo.
"Solidificazione del carattere": trasformandosi
da mezzo a fine esso assurge a un forte grado di autonomia, e subisce una
specie di "santificazione" che gli conferisce un valore immutabile,
eterno. Il carattere nevrotico è incapace di adattamento alla realtà perché
funziona in considerazione di un ideale irrealizzabile; è al contempo un
prodotto e un mezzo al servizio di un'anima colma di diffidenza, sempre
all'erta e unicamente occupata a rinforzare le proprie linee di orientamento.
Questi tentativi naufragano contro le barriere erette dalla
civilizzazione e i diritti degli altri. Perché in fondo lo stato del nevrotico
è uno stato di perenne aggressione.
Il nevrotico cerca di ritrovare il sentimento del suo
valore o quantomeno di non soccombere.
❍ Origine e
sviluppo del senso di inferiorità. Sue conseguenze.
Adler ritiene che le inferiorità d'organo mandino messaggi
al sistema nervoso centrale ad un livello molto profondo, provocandone
l'attivazione, e divenendo un fattore permamente di sviluppo psichico.
Adler dà gran peso a stati distimici, linfatici,
ghiandolari.
Secondo Adler si instaura una "coalizione
segreta" tra organi in stato di inferiorità. Forse vuol solo dire che se
ti percepisci come linfatico sei anche impotente.
"Innumerevoli difetti infantili intervengono a
prestare il loro appoggio alla predisposizione, all'inferiorità organica o
funzionale: bambini che avevano manifestato ad es. convulsioni non guariscono
più ma manifestano strabismo, fotofobie
Esisterebbero molti studi che mostrano come a goffaggine,
suicidio, iperattività (disturbi psichici) siano associate sindromi fisiche
come ipoplasia degli organi sessuali, stato timo-linfatico molto pronunciato,
affezioni intestinali etc.
Si possono avere compensazioni psichiche di inferiorità
fisiologiche: alla miopia si accompagna acutezza intellettuale; alle
inferiorità digestive amore di lucro, avarizia, spirito di risparmio. Il
sistema nervoso centrale è un agente di compensazione. Vengono mobilitate al
massimo tutte le forze psichiche che garantiscono sicurezza: memoria,
intenzione, introspezione, immedesimazione intuitiva, attenzione, sensibilità
esagerata, interesse
E' importante, durante l'infanzia, la pressione che
l'individuo subisce della sua inferiorità costituzionale.
Questo sentimento è sempre il prodotto di un confronto che
il paziente fa tra lui stesso e gli altri: il padre che è il membro più potente
della famiglia, talvolta la madre, talvolta fratelli e sorelle, nonché in certe
occasioni quanto egli incontra sul suo cammino
Il bimbo affetto da inferiorità d'organo è più
introspettivo, fa un inventario delle sue miserie. Poi si dà un punto fisso:
suo padre e sua madre, che egli dota di tutta la forza di questo mondo. Allo
scopo di elevarsi al rango del padre onnipotente, anzi, per superarlo, egli
abbandona la realtà per la finzione.
Il bimbo si sente inferiore e adotta o un atteggiamento
aggressivo o remissivo, per far convergere su di sé l'attenzione. Nei bambini
normali insolenza o obbedienza leniscono il senso di inferiorità e garantiscono
che egli possa proseguire verso la virilità.
Nei bambini con inferiorità costituzionale il sentimento
del proprio valore rimane modesto, ed essi non di rado si rifugiano in una vita
ritirata.
Le forme e il contenuto del comportamento del nevrotico
hanno la loro origine nelle impressioni del bambino che si sente trascurato. I
tentativi falliti di superare la propria inferiorità servono al bimbo da
monito.
Angoscia, ossessione, disturbi isterici divengono autonome
da un lato è pedante e organizzato per non aumentare le difficoltà della vita,
dall'altro cerca di tenere un comportamento che lo distingue. Al limite si
ammanta da eroe o da martire.
I suoi tratti di carattere esagerati e faticosi sono
sentiti come peso eccessivo, ed egli si sente come eroe o martire che non ha
avuto parte nella spartizione dei beni della vita.
Talvolta i suoi tratti di carattere sono usati per avere
rimproveri dell'ambiente che tengono desto il suo sentimento che lo si
trascura, che si fanno i conti senza di lui.
Masturbazione, istinti perversi, impotenza, esprimono la
paura del nevrotico davanti alla prospettiva di aver da fare con un compagno
"e di dover prendere una decisione".
Col sadismo si atteggia a "uomo selvaggio". Anche
il sadismo non è che un espediente dell'uomo timido e indeciso il quale,
indietreggiando davanti a tutto ciò che è normale, finisce per cascare nella
grossolanità e nello sconveniete.
L'omosessualità può essere considerata una pratica mediante
la quale il nevrotico, sotto la minaccia di lesa vanità, cerca di sfuggire al
pericolo.
Il nevrotico cerca un punto fisso e fermo col quale
ribaltare il mondo.
Quasi sempre il nevrotico non percepisce e non utilizza che
i rapporti di opposizione: misura una forza, un oggetto, una esperienza interna
confrontandoli col loro contrario, più o meno arbitrario. spesso il nevrotico
vuol continuare a considerarsi una persona trascurata e umiliata.
Il malato elabora teorie per spiegare la sua inferiorità.
La mia psicoterapia è una giustificazione della mia inferiorità.
Situazioni critiche (esami professionali etc.) acutizzano
il suo senso di inferiorità e al limite egli può arrivare a trovare rifugio nel
suicidio
L'uomo sano adotta le finzioni solo per utilità pratica
Il nevrotico dice a se stesso: "agisci come se tu
fossi perduto, come se tu fossi il più grande di tutti, come se tu fossi il più
odiato di tutti"
La svalutazione del sesso femminile è tipica del nevrotico,
che crea delle associazioni: basso = femminile = inferiorità
Il nevrotico dice a se stesso: "io sono come una
femmina e vorrei essere un maschio"
Ma il paziente può anche tentare di ottenere potenza su
uomini e donne rafforzando i tratti femminili, masochistici ecc.
Poiché la professione, la società e l'amore non si
accordano bene al suo atteggiamento comattivo, il nevrotico nella maggior parte
dei casi li evita, a meno che non li riduca ad arena della sua lotta per la
potenza.
Profondamente pessimista e misantropo, egli ignora le gioie
che provengono dall'atto del dare. Perlopiù è occupato a prendere.
❍ La
compensazione psichica e la sua preparazione
Il padre o la madre forniscono il modello di potenza al
complesso di inferiorità, come pure certe figure come il cocchiere, il
conduttore di locomotive etc.
La indecisione è tipica del nevrotico.
Non è raro vedere un paziente compiere imprudenze flagranti
come se volesse dirsi: "sta attento, sei una persona troppo imprudente, e
se non ti controlli rischi di non realizzare lo scopo che ti sei
proposto". Le allucinazioni e i sogni spesso svolgono questa funzione, e
impediscono agli ammalati di deviare dalla linea che si sono tracciati.
Depressioni improvvise in situazioni di appagamento
sarebbero un abbandono voluttuoso ad un sentimento di trionfo.
Alternativo all'iperattivismo è la passività, il torpore,
la stanchezza, la restrizione del proprio campo di azione per poterlo dominare meglio
possibile con i propri sintomi morbosi. Ma si tratta di una strada che può
sboccare nel suicidio, come atto di vendetta contro il destino, l'ambiente, il
mondo intero.
Il sentimento di colpa e gli scrupoli di coscienza sono
mezzi di difesa contro l'imprudenza e sono funzionali all'aspirazione di
sicurezza. Il loro scopo è evitare atti aggressivi, inconsulti, egoisti, che
mettono in pericolo la solidarietà del mondo circostante.
Ai tratti femminili si consente di apparire in occasioni
secondarie per poterle combattere tanto più efficacemente, con la protesta,
nelle occasioni importanti e capitali.
Tratti femminei (vedine elenco) si trovano sempre nei
nevrotici, e servono spesso per dominare l'ambiente.
L'omosessualità attiva, le perversioni che servono ad
umiliare il compagno e la passione dell'omicidio provengono dalla tendenza a
svalutare che caratterizza il nevrotico.
Il nevrotico dà protezione ai suoi tratti femminili per
poter combatter con tant amaggiore efficacia, in virtù della conoscenza delle
sue debolezze, la sua inclinazine irresistibile a lasciarsi andare, per potersi
sorvegliare più efficacemente nel corso della sua nevrosi. Questo può provocare
una instabilità di umore, dei cicli.
Idee di persecuzione o grandezza caratterizzano le nevrosi.
Il bisogno di astrarre, di avere schemi e interpretazioni è
proprio del nevrotico
Il nevrotico tende a stilizzare tanto i fatti che le
persone.
Ci si mette al riparo di uno scopo finale che comporta un
certo grado di grandezza e che in certa misura anestetizza dalle sofferenze.
Adler ripete più volte che è proprio del nevrotico il
cercare di non aumentare i propri incomodi, i propri dispiaceri.
Il paranoico mantiene il suo sentimento della personalità
immaginando “potenze
ostili"
Il bimbo dà giustificazioni della propria inferiorità:
colpa dei genitori; colpa della mia inclinazione alla masturbazione all
sensualità, alla perversità naturale; colpa della mia sensibilitàtroppo grande,
hce mi fa piangere con troppa facilità; "sono forse un criminale?"
Durante la psicoterapia si incontrano sempre tentativi di
giustificazione di questo genere
Non è infrequente l'indebolimento degli impulsi libidici,
per evitare il matrimonio o situazioni relazionali sentite come difficili. Il
paziente può arrivare a sentirsi eroico.
Solo molto faticosamente si può portare il paziente a
riconoscere che si ha più gioia a dare che a ricevere, e che in ciò si basa il
perfetto equilibrio psichico
Il complesso edipico non è altro che una fantasia di tenere
sotto controllo la fonte di tutte le proprie gratificazioni. Il bambino in
realtà non oserebbe mai sfidare la onnipotente figura paterna. Il complesso
edipico è in realtà parte della più vasta antinomia
"maschile-femminile" “dormire con
la propria madre" vuol dire conquistarla: un famoso sogno di Ippia, citato
da Erodoto, gioca sul duplice significato di "subigere": “dormire con" e "conquistare".
La perversione significa sempre che l'uomo tende ad
allontanarsi dalla norma per paura di sentirsi ferito nel suo amor proprio.
Il bambino, per fare i primi passi, sceglie, si fa guidare
da una meta qualsiasi. Il semplice principio di sensazioni fisiche piacevoli
non gli basta. Si crea un "ideale della personalità", che può anche
essere di tipo sessuale.
Critica al principio di piacere di Freud: il principio di
piacere in sé non può offrire una direttiva; è l'ideale della personalità che
gli dà una consistenza e una interpretazione.
Neanche il principio di conservazione pare fornire una idea
direttiva: talvolta noi accetiamo la morte pur di evitare un dispiacere;
talaltra rinunciamo ad un piacere fisiologico quando è incompatibile con la
conservazione del proprio io. Il primo tipo umano dà molta importanza al
piacere; il secondo al sentirsi vivere, e teme costantemente la morte.
E’ l'ideale
di personalità esagerato che è alla base del comportamento nevrotico.
Adler distingue la persona normale dal nevrotico dallo
psicopatico (cita come esempi il paranoico)
L'ideale della personalità si manifesta con una fantasia
concreta, un'immagine, un'idea: quella edipica; l'immagine delle proprie
privazioni alimentari dell'infanzia etc. Ma sono immagini-simbolo, che sono
caricate del bisogno di potenza e di sicurezza.
Ogni singola idea direttrice della nevrosi è incarnata in
un simbolo, in una idea.
Il nevrotico teme di essere trasparente, che gli altri gli
vedano dentro
Con una contro-finzione (quella del mondo ostile, che non
va preso sottogamba) il nevrotico si riavvicina alla realtà
La tendenza alle allucinazioni costituisce una
manifestazione speciale di un meccanismo con l'aiuto del quale il soggetto
tende a garantirsi la sua sicurezza. Adler non si esprime molto chiaramente e
non fa alcun esempio.
Facilmente il nevrotico crede che gli altri siano cattivi.
Altre manifestazioni possono essere il giocare col fuoco
(misurare e controllare costantemente le resistenze che il mondo esterno gli
oppone), il sadismo, le fantasie criminali (è virile), la passione per ciò che
è diabolico
I sintomi di malattia servono a mettere al sicuro il
nevrotico dall'autorità/giudizio paterno
Spesso il nevrotico parla con entusiasmo dell'amore, ma lo
fa in senso platonico, proibendosi in realtà di accedervi
Molto sviluppata è l'autosservazione, cui si accompagna il
controllo anche dei minimi atti
L'osservazione costituisce una fonte di dubbio, ritardi,
esitazioni egoismo manie di grandezza, grossolanità, per farla breve di tutte
le manifestazioni del sentimento di inferiorità
Il bambino passa un periodo di intcertezza sulla propria
identità sessuale dovuto al fatto che ignora le differenze fisiologiche tra i
sessi. Nel nevrotico questi dubbi vengono mantenuti e conservati e ricompaiono
sotto la forma "maschile-femminile" a partire dal terzo anno di età
il soggetto attua la protesta virile e cerca di affermare la sua virilità.
Il nevrotico utilizza uno schema di appercezione antitetica
“maschile-femminile".
Egli dipinge una immagine femminile per concretizzare il suo sentimento di
inferiorità e poi vi si ribella.
Il sentimento di colpa provocato dalla aggressività spaventa
il malato esattamente come il sentimento di irilità, di impotenza di
stupidaggine e di pigrizia.
Il sogno mostra il modo caratteristico che la persona ha di
affrontare i problemi il sogno fa ciò che il nevrotico fa durante la veglia:
presenta avvenimenti emblematici, spesso dell'infanzia, evoca
allucinatoriamente ricordi spaventosi o stimolanti.
Adler spiega finalmente cosa significa per lui il
"come se" di cui infarcisce la sua trattazione. se il soggetto
durante il giorno è attivo, il sogno di notte lo mostra
preda di dubbi
La censura del sogno di cui parla freud è una precauzione
che il bisogno di sicurezza adottta per imprimere alla finzione un cambiamento
di forma, tentando di sottrarsi alla opposizinoe contro la quale urta la linea
di orientamento maschile.
Nei sogni vi è un tentativo anticipato di conquistare la
sicurezza, nel quale si ricorre all'uso di ricordi raggruppati
tendenziosamente, e che non hanno nulla a che vedere coi desideri libidici o
sessuali del'infanzia.
Se il nevrotico soffre non è perché è ossessionato dalle
sue reminescenze: al contrario, le crea lui stesso.
Al capo opposto del sentimento di inferiorità troviamo Dio,
l'idea direttrice concentrata in una persona, in un avvenimento. Sin da bambino
il nevrotico non fa che confrontare e valutare i suoi atti solo in relazione a
questo ideale.
Il bambino si sente tanto più attratto dalla maschilità
quanto più gli sembra estranea al suo essere, quasi gli sia ostile.
Il bimbo tenta di applicare/anticipare col gioco, il sogno,
le allucinazioni, ai membri del sesso oposto un gran numero dei suoi
atteggiamenti che avranno una parte decisiva nella sua vita futura.
Il bambino nevrotico, caratterizzato da desideri e
malcontento illimitati, concepisce desideri per sua madre. Voler posseere la
madre diventa il segno della sua insoddisfazione, il smbolo delle sue
aspirazioni smisurate della sua ostinatezza della paura che gli ispirano le
altre donne, della sua mancanza di sentmento sociale. Una fissazoine alla madre
può prodursi ugualmente in constellazioni analoghe nella vita ulteriore, ma
unicamente come mezzo di protezione contro certe inclinazioni erotiche e
naturalmene a causa del carattere precedentemente libidico di questo desiderio.
Qualsiasi sia stato infatti l'atteggiamento reale del bambino verso sua madre,
il nevrotico la utilizzerà sempre come un mezzo di protezione contro li
pericolo di venire assorbito da parte della vita sociale.
Nel mondo animale organi inferiori (perché deboli,
vulnerabili) sviluppano una squisita sensibiltà e la loro eccitazione provoca
spesso sensazioni voluttuose. Es. gli occhi, l'olfatto, l'apparato gustativo
(connesso con l'apparato digestivo) sviluppano grande sensibiltà perché sono
organi che ci mettono di fronte alle nostre carenze. L'intelligenza e la
ragione stessa, secondo Adler, possono essere viste come delle protezioni
compensatorie della inferiorità degli organi dell'uomo a paragone di quelli
delle altre specie viventi. Come gli animali, continuiamo la lotta ancestrale
per la conservazione della vita con l'aiuto di organi sempre più fini e sempre
più variati e di artifizi psichici sempre più complicati
Si trova spesso che nella nevrosi i disturbi funzionali
dell'apparato gasttro intestinale hanno spesso una parte importante. Gli
stretti rapporti esistenti tra queto apparato e la vita psichica si esprimono
in un gran numero di sintomi neuropatici e psicopatici.
❍ Avarizia.
Diffidenza. Gelosia. Crudeltà. Critica umiliante esercitata dal nevrotico.
Appercezione nevrotica. Nevrosi della vecchiaia. Cambiamento di forma e di
intensità della finzione. Gergo degli organi.
Tratti di carattere che si osservano con una certa
regolarità in tutti i nervosi comportano il fatto che il paziente presegue
appassiontatamente uno scopo che lo assorbe e lo ossessiona e che consiste
nell'accrescere il suo patrimonio, nell'aumentare la sua potenza e la sua
influenza nell'umiliare e svalutare gli altri. pubblicamente, però, spesso egli
simula la veste dell'uomo disinteressato etc.
Il principale tratto di carattere è che il nevrotico vuole
avre tutto, vuole essere sempre il primo.
Nei sogni gli impulsi aggressivi mimetizzati emergono e si
manifestano.
Succede che nell'ambiente del nevrotico vi è sempre
qualcuno che conosce la parte cattiva del suo carattere, senza però che alcuno
si renda conto della vera gravità della situazione.
Questi tratti di carattere non di rado sono presi a
prestito dal modello materno, paterno e simili.
Adler ha constatato più volte che la fame, implicando una
sminuizioine della persona, provoca nei nevrotici mali di testa, tremori,
depressioni, sentimento d'odio come forme di protesta.
La inferiorità di un paziente di adler e i sintomi che ne
scaturirono provenivano da una debolezza gastrointestinale, per cui egli non
poteva, in tenera età, mangiare i cibi che gli altri mangiavano. Da lì divenne
avaro e tesaurizzatore.
Ideali compensatori esagerati possono spaventare il
nevrotico, da cui una tendenza a misurare, a soppesare, a esitare , a
temporeggiare.
Il nevrotico può facilmente cercare la compensazione nella
apparenza e nella finzione anziché nella realtà “predisposizione
alla nevrosi" significa per Adler "essere afflitto da sentimento di
inferiorità" 103 Adler nota che un paziente balbuziente aveva successo con
le donne. Conclude che molte donne cercano un marito che possano dominare.
Un paziente si convinse che le donne risvegliavano
attitudini criminali e prese una serie di misure per mettersi al sicuro da
essi. In realtà voleva mettersi al sicuro dal senso di inferiorità che
scatenavano in lui le donne.
La paura delle donne deriva dal sentimento infantile della
mancanza di virilità, che è una delle forme che assume il sentimento di
inferiorità
Il nevrotico che sa perfettamente di non avere desideri
incestuosi, però seleziona aneddoti di nessun valore per convincersi che deve
controllarsi, a scopo autoammonitorio.
Il nevrotico teme di vedersi incatenato, legato,
soggiogato, ingannato da una donna, di mostrarsi meno potente di lei.
Solo a pochi spiriti scelti è dato conservare il loro equilibrio
quando cominciano a intravedere l'ingresso nella valle della morte. Secondo
Adler la vecchiaia acuisce il senso di inferiorità perché l'anziano è trattato
come inferiore, ed è spesso caratterizzata da depressione. Inoltre si sopporta
male che il periodo migliore della vita se ne sia andato.
Gli anziani sono delicati e suscettibili. Le donne anziane
sono molto suscettibili.
L'ideale sessuale si presta più di tutti gli altri a
incarnare l'ideale di potenza.
La prudenza è l'idea che si possa perdere es. denaro;
l'angoscia è l'idea che lo si perderà; la melanconia è l'idea che lo si è
perso.
Il soggetto conserva nel suo intimo e immagina tutto ciò
che è di natura atta ad avvicinarlo alla sua linea di orientamento.
Negli ammalati di nevrosi si riscontrano spesso alterazioni
al livello degli organi genitali, fenomeni di inibizione, deformazioni e
affezioni di qualsiasi genere.
Peluria, malformazioni del pene, scarsa potenza e perfino
malformazioni immaginarie sono veicoli/pretesti usuali del sentimento di inferiorità
Facilmente il nevrotico recrimina contro i genitori cui
attribuisce responsabilità nella sua situazione di inferiorità (malattie
ereditarie, cattiva educazione...)
"Io sono una donna e voglio essere un uomo" è la
formula che ispira il nevrotico e in parte anche il sano. Ma mentre il sano la
adotta come una finzione che abbandona quando raggiunge uno stato
soddisfacente, il nevrotico la prende alla lettera.
Il nevrotico si sente contemporaneamente donna e superuomo
(ermafroditismo psichico)
I rapporti sociali continuati impongono paragoni,
confronti, prove, cui il nevrotico tende a sottrarsi
Tutto ciò che il nevrotico spende gli appare una
diminuzione, una femminizzazione
Non di rado i bambini iniziano una precoce protesta virile
contro il loro stato di sottomissione
Spesso la protesta virile si serve proprio degl organi
inferiori, per focalizzare l'attenzione dell'ambiente.
I dubbi, le indecisioni rivelano che il soggetto aveva
provato già nell'infanzia una grande incertezza relativa alla sua futura parte
sessuale, che fa continuamente riemergere oggi il dubbio "sono un uomo o
una donna?"
Mano a mano che vede allontanarsi la madre da lui il bimbo
si chiede se egli non sia un intruso nella famiglia
❍ L’ascesi,
l’amore, la passione dei viaggi, il crimine come mezzi di amplificazione della
nevrosi. Simulazione e nevrosi. Il sentimento di inferiorità nelal donna…etc.
Frequentemente i nevrotici sentono l'impulso ai viaggi,
visti come vere e proprie fughe una certa categoria di nevrotici (ninfomani etc.)
vuole incatenare e umiliare il compagno e mettresi in guardia con qualsiasi
mezzo contro la sua superiorità reale o apparente.
Se il bisogno di far valere la superiorità a tutti i costi
entra nel rapporto con la donna viene chiesto al partner la rinuncia completa
alla sua personalità, la fusione completa col, compagno. mentre l'amore vero
esente da ogni tendenza nevrotica, sarebbe quello nel qualeciascuno dei due
amanti permetta che l'altro affermi in pieno la sua personalità anzi se
necessrio lo aiuti in questo senso. Ma un amore di questo genere è molto raro.
Di fatto, è proprio nei rapporti tra i sessi che la diffidena e l'egoismo
spiccano con un rilievo particolare, e turbano ininterrottamente l'intimità e
l'abbandono.
Una ragazza che ha subito un tentativo di violenza carnale
da parte di un parente si autoconvince sulla base di questo di essere una
ragazza facile e sensuale: il ricordo deformato le serve per respingere gli
approcci maschili fino ai 30 anni
La interpretazione adleriana della masturbazione: crea un
senso di colpa funzionale alla tensione verso l'ideale della personalità, e
recide i contatti sociali
I contatti sociali sono i primi ad essere eliminati dalla
nevrosi, che mira all'isolamento, al soffocamento di ogni sentimento di
solidarietà, di ogni facoltà di devozione e di abbandono. Infatti la fusione
con la collettività è considerata come un ostacolo alla realizzazione del
desiderio di dominio. Il contatto con la collettività si mantiene soprattutto
mediante il linguaggi, lasessualità e l'amore, la professione e la vita attiva.
E sono proprio questi altrettanti bersagli dell'azione dissociatrice della
nevrosi.
Adler parla del tentativo del malato di sminuire il medico
e di come deve comportarsi il medico.
La generalizzazione è una tendenza che usa il nevrotico per
acquisire “sicurezze"
Adler cita un caso di una ammalata "quasi"
guarita e dice che forse la sua persistente inettitudine alla vita sociale non
è guaribile, derivando “dall'età
già avanzata dell'ammalata e dalla navrosi della qulae ha sofferto durante una
gran parte della sua vita".
I sintomi nevrotici e il caratttere nevrotico, per quanto
molto rigidi e molto tenaci, presentano tuttavia in molti casi unavariabilità e
una malleabilità che sono i primi fenomeni che attraggono l'attenzione degli
osservatori.
Anzi, molti ritengono che l'umore capriccioso e mutevole,
la suggestionabilità, la facilità di subire influenze estranee siano segni
importanti delle affezioni psichiche. 163 mano a mano che l'adattamento del
malato alla vita reale aumenta, la sua protesta virile si accentua, e ci può
anche essere una reazione di aggravamento.
❍ Principii
nervosi. Pietà, civetteria, narcisismo, ermafroditismo psichico, protezione
allucinatoria. Virtù, scrupoli di coscienza, pedanteria, fanatismo di verità
Le nevrotiche si creano ideali impossibili di uomo in modo
da escludere tutti gli uomini. Ideali fittizi (padre divinizzato, eroe etc.)
servono solo ad abbassare, negare la realtà. tratti "maschili" agli
occhi delle nevrotiche sono la licenza, l'infedeltà il disprezzo della castità
Le donne civette sono poi quelle che meno consentono ad un
rapporto sereno e quelle che mostrano disprezzo e ostilità, perché la loro
civetteria aveva lo scopo di accaparrarsi, asservire gli altri.
La civetteria narcisistica esiste più o meno in tutte le
nevrotiche.
Il nevrotico può trovare difficoltà a separarsi da persone
o da oggetti.
La nevrosi si estrinseca con sintomi conclamati nel momento
in cui si genera l'angoscia di una prova del proprio ideale (un esame etc.)
Una mancata pianista (spinta a questa carriera dalla madre)
secondo adler si diceva: "sei una donna inetta, fa attenzione, non farti
guidare da tua madre, tenta piuttosto di soggiogarla".
Il fatto che alcune rivendicazioni del nevrotico (es.
disturbo provocato dal russare del marito) sono valide e fondate non deve
portare a negare al suo pretesto ogni carattere nevrotico.
Molti nevrotici e psicopatici, nella loro infanzia avevano
passato una fase di incertezza sul loro sesso. L'ermafroditismo psichico può
essere considerato il punto di partenza della malattia.
Per scoprire un nevrotico chiedetegli cosa pensa dell'altro
sesso
Nello sviluppo psichico dei nevrotici si trova una
anticipazoine, coi pensieri, spesso coi sentimenti, di tutte le difficoltà che
il soggetto potrebbe forse incontrare. Nel sogno e nella allucinazione questa
anticipazione è una anticipaz. del sentimento, mentre nella veglia è del
pensiero.
La vita psichica infantile, poco sviluppata, non comporta
che sensazioni allucinatorie fittizie dirette ad no scopo, come anticipazioni
che sorgessero in momenti di grande incertezza.
L'anima lavora esclusivamente con contenuti della coscienza
e con sensazini fornitele dall'esperienza, e che datano dal passato. La fnzione
dell'anima in generale, dell'anima netrotica in partirolare, consiste nel
selsezionare queste tracce di ricordi nel ricollegarle tendenziosamente al modo
di appercezione nevrotico. La tendenza a sicurezza, istigata e stimolata dalla
nevrosi, ricorre a una anticipazione fittizia d un genere speciale che noi
chiamaiamo allucinazione, durante la uqale il soggetto vede svolgersi davanti a
sé una scena simbolica ed astratta, della quale egli intravede la conclusione
finale, anzi ne anticipa la conclusione; quest'ultima può essere sia
incoraggiante, nel qual caso egli continua a battere la strada nella quale si
era mpegnato, sia apaventosa, nel qual caso tenta d indirizzare la sua azione
su un'altra strada. L'alucinazione e il sogno hanno lo scopo di mostrare
all'uomo la via che deve seguire qualcora voglia ottenere l'innalzamento e la
conservaizone del su osentimento di personaltà.
Nell'allucinazione si riflettono le aspetative, le
speranze, i giudizi eo le apprensioni dell0'ammalato.
I nevrotici che temono che uno stile virile possa portarli
alla catastrofe ricorrono ad una finzione direttrice intermedia, la
"coscienza", l'"onestà", che consentono di trasformare la
linea di azione virile senza sminuizione della propria virilità
Il senso di colpa che accompagna la masturbazione serve per
porre un freno all'impulso sessuale, per sottrarsi al compagno sessuale.
Il nevrotico può arrivare a considerare il sentimento
amoroso come un sentimento femminile, un segno di sottomissione.
Il nevrotico può prendere alla lettera un simbolo di
direzione e persuadersi di essere imperatore, un professore, un redentore etc.)
Nella sua adattabilità, nei suoi atacchi perturbatori il
nervoso vede una prova delle cattive intenzioni degli altri nei suoi riguardi
Il desiderio di solitudine è tipico di molti nevrotici per
sfogare liberamente la propria potenza nella solitudine. Finisce con lunghi
soggiorni al gabinetto.
Il nevrotico spesso è difficile di gusti e nella scelta del
cibo
Ai bimbi vengono offerte immagini, prospettive:
"quando sarai grande..."
I bambini sono molto preoccupati dal problema della propria
crescita.
❍ Tendenza
alla svalutazione. Indisciplina e selvatichezza. Valore simbolico dei rapporti
sessuali dei nervosi. Devirilizzazione simbolica.
Quando il nevrotico, spaventato dallo scopo virile che si è
posto si vede obbligato a sostituire allo scopo finale un altro scopo che
provvisoriamente considera come equivalente inizia la nevrosi, che non si mette
in moto che in quanto la finzione direttiva, anziché aiutare l'ammalato a
diventare padrone della realtà, è percepita da lui come una fonte di disturbi:
ciò possiamo osservare nella nevrastenia, nell'ipocondria, nella nevrosi di
angoscia, nella nevrosi ossessiva e nell'isterismo. Nella
psicosi, la finzione diretrice, nella quale si condenza l'aspirazione
alla virilità appare rivestita di simboli e di immagini di provenienza
infantile. In questo caso i paziente non si comporta più come nella nevrosi
cioè come se volesse essere virile, essere posto sopra gli altri ma ricorrendo
all'artificio dell'anticipazione si comporta come se fosse già ciò che egli
vorrebbe essere, ed è soltanto di sfuggita che egli riconosce/invoca la sua
situazione inferiore, non virile, femminile. Infatti ciò che caratterizza
essenzialmente la psicosii è che essa è estranea a ciò "che lega tutti
noi", cioè alla logica
Adler chiama "anticipazione" tra l'altro il
presentimento di disfatta che spinge il nevrotico verso linee di azione
indirette.
"Finzione direttiva", "finzioni
ausiliarie": la finzione direttiva è l'immagine ideal che si è dato;
finzioni secondarie sono la malleabilità, l'onestà che sono le vie traverse che
utilizza per cercare comunque di raggiungere il suo ideale.
Nel sonno il paziente si distoglie da problemi irrisolti e
urgenti per orientarsi verso la meta finale. IL sogno ci presenta come per
analogia una parte di questa evoluzoine e mostra anche con quale arbitrarietà
l'ammalato scelga gli argomenti destinati a giustificare il suo atteggiamento
predeerminato rispeto alla vita.
Molti nevrotici indirizzano alla madre il rimprovero che da
lei deriverebbero i sintomi di cui soffrono
Adler parla di "linguaggio d'organo", di
"linguaggio sessuale", di "linguaggio urinario" per
indicare il simbolismo che si nasconde dietro a immagini e sintomi sessuali,
urinari etc.
Esempio di un malato che presentava tra gli altri un modo
di appercezione basato sull'opposizione tra inspirazine e espirazione
La situazione del terapeuta, l'atteggiamento che dovrebbe
tenere di fronte ai tentativi di svalorizzazione che provengono dal malato.
La tendenza a deprezzare è uno dei raggiri principali dei
quali si serve la protesta virile.
Non bisogna esitare a interpretare le manifestazioin di
dubbio, di critica, le dimenticanze, i ritardi, le esigenze di qualsiasi genere
che il paziente formula, l'aggraverso che segue il miglioramento, il silenzio
ostinato e la tendena a compiacersi dei propri sintomi come mezzi efficaci dei
quali l'ammalato si serve per deprezzare tutto il mondo, ivi compreso il
medico. Procedendo in questo modo ci si sabaglierà soltanto raramente.
Come deve porsi il medico di fronte alla tendenza a
sminuire (amicizia immutabile, ferma etc.)
La disubbidienza, la selvatichezza, la cattiva educazione
possono essere utilizzate dalle nevrotiche come prove din favore della loro
inettitudine ad adempiere la parte femminile.
In molti casi la funzione direttiva subisce delle
trasformazioni, in seguito a ostacoli o disfatte reali o immaginate.
Quando c'è la trasformazione della finzione direttiva
l'ammalata diviene più circospetta, reagisce dnque con manifestazioni camuffate
di angoscia, di sentimento di colpa, di attacchi o di crisi, mentre dovreebbe
reagire con quei mezzi diretti che le sue più primitive disposizioni alla
collera, al furore, all'aggressvità le possono offrire. Spesso ci si trova in
presenza di ricordi tendenziosamente raggruppati e relativi a degli eccessi,
poiché l'ammalata tenta di convincersi di essere tormentata da bramosie che
superano otni misura da desideri sensuali, demoniaci, criminali; allora
inventerà le più varie assurdità, i più vari disastri e disgrazie immaginarie,
con l'intenzione di conservare il suo spirito di circospezione o di prudenza.
Le nevrotiche hanno sogni di devirilizzazione del marito,
fidanzato etc.
La timidezza si ritrova tra gli antecedenti di un gran
numero di nevrotici.
Essa si condfonde col sentimento di incetezza, non appena
questo nasce nei contatti con altre persone. L'eritromania, la balbuzie, gli
occhi abbassati, la fuga dalla società, le emozioni sul tipo di quelle che
precedono un esame e il panico inceppano spesso i tentativi dei nervosi di
avvicinarsi ad altre persone, o di annodare relazioni con queste. Si osserva
inoltre generalmente presso questi soggetti un atteggiamento chiuso e
insoddisfatto. L'analisi mostra che questa incertezza alla quale si ricollega
un sentimento di pudore molto pronunciato, ha la sua origine i un senso di
inferiorità organico che ha acquistato un'espresione psichica, in difetti
infantili, in una forte oppressione psichica da parte dei genitori o dei
fratelli e delle sorelle, e infine in una natura femminile reale o presunta,
che già ben presto genera una forte opposizione tra il soggetto e un membro
maschile dellafamiglia (padre, fratello). Il soggetto percepisce, in modo
infantile, sentimenti di diminuzionem umiliazion, inferiorità, sotto l'aspetto
simbolico di mancanza di virilità; è ossessionato da idee di castrazione, vede
con orrore la sua parte femminile nei rapporti sessuali, vive sotto l'incubo
della paura del concepimento e della gravidanza, ma anche di idee di
persecuzione di punture, di ferite, di cadute. Tutte queste finzioin compaiono
nelle fantasticherie, nei sogni, nelle allucinaioni a meno che non siano
neutralizzate da finzioni in rapporto con la prootesta virile e non esprimano
un entimento d diminuzione: infatti il paziente si dice: "son dotato di
nua natura femminile", menter il suo sentimento di personalità lo spinge
"in alto" e gli impone l'atteggiamento della proteta virile.
Adler si chiede se sia possibile che sofferenze reali come
nevralgie del trigemino possano dipendere solo da un capriccio di viriltà.
Risponde che egli stesso aveva esitato, ma poi aveva dovuto rispondere
affermativamente.
Dice di una malata che considerava gli impulsi sessuali
come "femminili" (il raggruppamento di Adler) e ne faceva una
categoria qualificata come umiliante, pericolosa, di cui esagerava la natura
nefasta e le consegenze spiacevoli e che circondava di un sistema di posti di
difesa destinati ad annnichilire la loro influenza.
E' noto che all'idea della parte femminile si associa
quella dell'abisso, dell'annegare, della more, del soffocamenot del rimaner
schiacciati sotto una vettura
Quando si scatena la fobia del partner, della vita sociale,
i rapporti con la famiglia possono subire un rinforzo straordinario. Adler
passa poi, senza che si capisca bene come c'entra, a dire che il nevrotico vede
sua madre o suo padre dappertutto e che nei momenti di pericolo invochiamo la
"mamma" o la "madonna".
L'istinto di morte e l'idea di suicidio non sono quel che
vi vede Freud, ma simboli della pace e della calma intrauterina.
I bimbi simulano sordità etc. la tecnica consiste nel far
sè chel a perosna si costruisca una fnzione e agisca conformandosi a questa
come se possedesse il difetto che sta simulando, benché sappia esplicitamente
che non è vero. E noi affermiamo che il sintomo nevrotico, prodotto di fattori
psichici, si forma allo stesso modo, con l'unica differenza che aniszché venir
riconosciuto come una finzione è considerato vero, di una realtà indiscutibile.
molti nevrotici provano angoscia a guardare domestici, spazzacamini e acrobati
in situazioni pericolose.
Adler rifiuta il determinismo organico e la ereditarietà di
nevrosi e psicosi
❍ Crudeltà.
Scrupoli di coscienza. Perversione e nevrosi.
L'analisi delle nevrosi e delle psicosi rivela con frquensa
straordinaria l'esistenza tra gli antecedenti infantili, di un grande fondo di
crudeltà. Va tenuto presente comunque che i bambini fino a due anni sono
"al di là del bene e del male", e che le manifestazioni di sadismo
possono essere considerate nevrotiche solo quando servono ad un fine, quando
sono il prodotto di una astrazione e di una tendenza anticipatoria e quando si
ricollegano a un sistema di riferimenti... quando la crudeltà è una
superstruttura compensatrice in quei bambini che in seguto del loro sentimento
di inferiorità sono spinti molto presto a ricostruire i loro ideale di
personalità. I soggetti tentano di soffocare la loro inclinazione alla
tenerezza, all'abbandono. Si vedono carnefici, macellai, poliziotti, becchini,
selvaggi, becchini, professori, medici, soldati. Torturano animali grandi e
piccoli e loro coetanei.
Il riso irresistibile di fronte ad un professore o un capo
deriva da una spiccata tendenza a dominare o a contrariare gli altri, dovute a
sentimento di inferorità.
Ovviamente i soggetti, impediti nel raggiungimento di una
virilità sadica possono diventare tremebondi vegetariani, dispensatori di
favori, preoccupati delle specie animali a rischio di estinzione etc. Ma si
manifesta ancora uno spirito antisociale sotto forma di settarismo.
Anche la criminalità è nel solco del sadismo, della
svalutazione alla vita, all'onore, al bene degli altri. nella nevrosi
sviluppata rimangono tracce di criminalità e sadismo, magari sotto forma di
ricordi colpevoli, associati a tendenze alla bontà, o sotto forma di tendenza a
tirannizzare, vessare il proprio ambiente con i sintomi nevrotici.
Spesso lo psicopatico diciara di rinunciare all rapacità
brutalità, violenza e si riavvicina alla morale corrente
Il nervoso è incessantemente attratto dalla inefficacia,
dalla sterilità degli scrupoli di coscienza, dal penhtimento, dal dispiacere,
perché la loro apparenza ingannatrice sembra elevarlo, nobilitarlo, aumentrre
la sua bellezza. Colui che esagera il sentimentodi nobiltà, colui che spinge lo
spirito cavalleresco e gli scrupoli di coscienza a un grado che va al di là di
ciò che si può esigere da una qualsiasi persona in circostanze normal, deve
essere condisiderato come un soggetto sospetto.
Quasi tutte le pazienti nervose vanno a trovare l'analista
dopo la disfatta, nella loro "fase virtuosa", ciò che rischia di
confondere l'analista circa le reali finzioni direttive.
Bisogna tentare di far sparire il sentimento di inferiorità
soggettivo (e quindi erroneo) e la tendenza al deprezzamento che ne deriva, che
sono i due poli importanti di ogni comportamento nevrotico, incoraggiando gli
sforzi dell'ammalato stesso, spronandolo ad analizzarsi ed a riflettere. Perché
il sentimento di inferiorità e la tendenza a deprezzare formano esattamente
come le loro analoghe manifestazioni sessuali (sadismo, masochismo, feticismo,
omosessalità, fantasie incestuose, esagerazioni o indebolimento dell'impulso sessuale)
la base della nevrosi ma non della psiche umana.
❍ “Alto-basso”.
Scelta professionale. Lunatismo. Carattere antitetico del pensiero. Rialzamento
della personalità mediante abbassamento degli altri. Gelosia…etc.
Le nozioni astratte "alto" e "basso"
hanno avuto una parte manifesta e imortante nell'evoluzone dell'uomo civile;
probabilmente questa astrazione risale all'epoca nella qale l'uomo ha adottato
il protamento diritto. Poiché ogni bambino riproduce questa evoluzione durante
il corso del suo sviluppo individuale, quando comincia a tenersi diritto su due
piedi, e poiché d'altra parte l'educazione per ragioni di igiene generale, fa
ditutto pre inculcargli che il fatto di "essere in basso", di star
per terra e di strusciare per terra è riprovevole, incompatibile con la dignità
umana, nello spirito di ogni individuo si forma necessariamente fin dalla prima
infanzia, un'associazoine stretta tra l'alto puramente spaziale e tutte le
altre superiorità: morale, intellettuale etc. La vista del firmamento e dei
corpi celesti non ha fatto che rafforzare nello spirito dgli uomini
l'associazone tra superiorità spaziale e superiorità morale. Proprio come il
bambino, anche i popoli primitivi registrano nella rubrica
"superiorità" i sole, il giorno, la gioia, la ascesa umana verso
livelli di vita superiori; nella “inferiorità":
peccato, morte, sudiciume, malattia, notte. Il dio del
fuoco è allo stesso tempo il dio dei morti che dimora con lui nel luogo
degli inferi.
Vasi rovesciati, uomini caduti a terra, erano considerati
immagini simboliche dell'opposizione "alto-basso", cioè della caduta
nel regno dei morti; e a questa opposzione puramente spaziale si ricollegava
l'idea di una attività salutare e quella di un'attività distruttiva e
spaventosa. Adler continua sullo stesso soggetto per un altro po'.
Legati all'"alto" sono immagini/sogni di
equitazione, volo, nuoto, alpinismo, salire le scale. Legati al basso i
sogni/immagini in cui il soggetto non è cavaliere ma cavallo, gli
incubi/ossessioni di annegare, cadere, lottare contro ostacoli ce si oppongono
alla sua ascesa o alla sua marcia in avanti.
I nervosi sono ipersensibili e si lasciano facilmente
deprimere
Adler afferma: "dirò in seguito delle trasformazioni
che il declino dell'autorità, caratteristico della nostra epoca di socialismo,
è in grado di imprimere su tutta la nostra vita e più in particolare
sull'educazione e sulla scuola”.
Una donna non si sposava per paura di infliggere troppe
sofferenze al suo futuro marito.
Il bambino predisposto alla nevrosi, nei suoi sforzi per
sfuggire al suo stato di incertezza e di trovare le sue linee di orientamento
per l'idea di personalità alla quale egli si ispira, si attacca a questa
opposizione dei sessi e alla preferenza che vi si ricollega per il principio
mschile, come rappresenante di un valore maggiore. Succede così che questa
finzione direttiva rivesta un aspetto maschile, e che la protesta virile animi
tutte le esperienze interne e tutte le aspirazioni del nervoso, come principio
di coordinamento e di orientamento. L'opposizione sessuale può venir espressa
in modo perfetto nell'opposizione spaziale "alto-basso". IN tutte le
analisi psicologiche si trovano questi schemi fortemente antitetici.
Talvolta il nevrotico si sottomette alla cura non per
guarire ma per fornire la prova della sua incurabilità.
Adler cita spesso sogni che i pazienti fanno in inizio di
cura.
Tra le azioni preparatorie e i dispositivi nevrotici
destinati a garantire la superiorità la curiosità, l'amore della ricerca il
desiderio di vedere tutto (i "voyeurs"), occupano un posto
preponderante . Queste inclinazioni costituiscono sempre la prova di un
sentimento di malsicurezza e di incertezza originale che il soggetto tenta di
copensare stimolando la sua curiosità, dando libero corso al suo spirito di
ricerca. Nella nevrosi manifesta essi hanno l'effetto di rendere esitante,
indeciso, e si trasformano spesso nella vita, e più particolarmente nella vita
erotica, da mezzo a fine, verso il quale convergono tuttte le manifestazioni
psichiche.
Frugare, scrutare, cercare la verità, volersi render conto
di tutto, la pedanteria nota dei nevrotici, ecco di cosa consiste il sentimento
di personalità. ecco i mezzi destinati a rialzare e a preservare questo
sentimento. Nei bambini queste inclinazioni si manifestano spesso con una
passione irresistibile per la lettura, la quale, oltre a soddisfare
temporaneamente il loro amore, permette di sottrarsi alle altre esigenze della
scuola; possono esprimersi anche con un atteggiamento di provocazione verso i
genitori, in quanto il bambino gode se può turbare l'ordine e l'organizzazione
della vita domestica.
❍ Puntualità.
Il desiderio di essere il primo. Significato simbolico dell’omosessualità e
della perversione. Pudore e esibizionismo. Fedeltà e infedeltà. Nevrosi di
conflitto.
Mancanza di puntualità, come puntualità sono strumenti
aggressivi, di provocazione. La mancanza di puntualità si ricollega talvolta al
fatto che si tratta di un secondogenito, nato "dopo".
Gli ammalati che arrivano troppo presto temono la propria
cattiva stella, sono impazienti, si aspettano nuove perdite.
Il nevrotico, come giulio cesare dice: "meglio primo
in un villaggio che secondo a roma" e preferiscono primeggiare nell'ambito
familiare piuttosto che andare nel sociale. Preferiscono non far niente che
rinunciare all'originalità, odiano i capi, i maestri, i medici.
Sovente odiano la superiorità dell'esaminatore a scuola o
perfino dell'autore del testo scolastico.
Il nevrotico teme l'abbandono della moglie, fa scene di
gelosia che lo gratificano e anche per questo motivo trova pretesti per non
separarsi.
I bimbi sono sempre in competizione, corrono sempre per
arrivare primi a tavola, alle distribuzioni, sui mezzi pubblici etc.
Alcuni nevrotici hanno il culto degli eroi e inconsciamente
desiderano essere come loro. Altri sono guidati dalla finzione della
somiglianza con dio. finzione che trova la sua espresoine nelle fiabe, nelle
fantasticherie e nella psicosi.
In presenza di tali disposizioni e di tali tratti di
carattere tutti i legami di amicizia e di dmore sono gravemente minacciati; e
quando la malsicurezza diventa maggiore, il soggetto cade sotto l'ossessoine
dle dubbio e per proteggersi contro l'urto con la realtà egli si crea i più
vari spauracci o le più strane figure ideali. Caricatura di Cesare, egli
ritorna da sua madre, va in cerca della piccola di città, di un genere di vita
modesto, cambia spesso di residenza, come se le circostane esterne entrassero
per qualcosa nello stato di agitazoine e di inquietudine e di angoscia del
quale soffre.
Gli ammalati che presentano questa nevrosi allo stato
dichiarato orientano spesso i loro impulsi sessuali versobambini, verso persone
di un livello sociale molto basso, verso domestiche. Diventano omosessuali o
perversi, o si danno alla masturbazione, poicé con l'aiuto di questa
inclinazioni sperano dpiù facilmente poter dominare la situaizone. La nevrosi
maschile scoppia spesso quando vedono contestato il rango che essi credono di
meritarsi nelle loro funzioni o nel loro impiego o nella sciena, o qualora
venga loro rigiutata quella parte di favori e di distinzioi che credono di
poter pretendere.
Quando il fratello più giovane vede il maggiore avere
successo sessuale etc. cade in uno stato di inacidkmimento, melanconia e
disperazione straordinari, si idce che ogni lotta è inutile e roenta la sua
tendenza virile veso lo pseudomasochismo, sottolineando i lati morbosi e deboli
del suo orgnaismo.
La protesta virile fa sparire la gelosia dall'area conscia
del malato, perché sminuisce la sua personalità, ma senza rendersene conto egli
continua a manifestare comportamenti gelosi.
Il pudore esagerato di certe persone che non riescono a
servirsi di gabinetti pubblici etc rivela un esagerato amor proprio maschile
che il soggetto oppone al suo primitivo sentimento di inferiorità. Le donne
nervose hanno paura costantemente di attirare l'attenzione sul loro sesso, e
gli uomini nervosi rinunciano ad annodare relazioni sociali etc. non appena si
trovanoin una situazone che ritengono una situazione "femminile",
sbordinata.
Anche l'impudicizia nervosa è un mezzo per elevare il
sentimento dell'io, sia negli uomini che nelle donne.
Nelle nevrotiche l'impudicizia nervosa rivela empre
l'aspettativa infantile di una trasformazone sessuale che serve da sostituzione
alla volontà di potenza, al desiderio di essere "in alto".
La ragazza esibizionista in realtà sta cercando di
comportarsi come un uomo.
Anche la moda, secondo Adler serve a dare ai caratteri
sessuali femminili una apparenza "forte", quindi maschile.
Fedeltà o infedeltà, spesso soltanto vagheggiate sono pure
segni di aspirazione esagerata alla virilità. Con l'infedeltà la donna o l'uomo
si trasformano in padrone assoluto e spietato; la fedeltà è spesso più una
protezione che una virtù
Le fantasie di prostituzione mostrano una esagerazioine
delle proprie inclinazioni allo scopo di ammonirsi sulle conseguenze negative
del lasciarsi andare: "dove non mi condurrebbe la passione una volta
scatenata?"
Le infedeltà reali stanno in rapporto con la paura della
superiorità del compagno attuale
Secondo Adler l'infedeltà è sempre una vendetta per un atto
di vendetta per un amore che è o si ritiene non contraccambiato.
Il nevrotico geloso mette continuamente alla prova la
fedeltà del compagno, e questo rivela la sua incertezza, la sua debolezza.
Nei casi più gravi si ha l'impressine he il geloso è
incapace di vivere calmo e tranquillo, poiché è convinto che i suoi difetti
sono tali che ogni felicità gli è preclusa per sempre. E' a questo punto che si
sviluppa la nevrosi.
Le manifestazioni di gelosia hanno come scopo di subissare
il compagno di preoccupaioni, punirlo, piegarlo alla volontà dell'ammalato.
La gelosia tocca un grado inaudito in seguito al fatto che
la parte avversaria, senza volerlo, oppone alla debolezza del geloso una calma
imperturbabile, dimostrando così la sa superiorità anziché assumere il tono e
trovare i gesti atti a mantenere questa passione nei giusti limiti.
Per "nevrosi di conflitto" Adler intende quesli
stati che analogamente alla nevrosi di angoscia sono caratterizzati dal fatto
che il soggetto vive costantemente su un piede di guerra col suo ambiente. Per
mantenere e giustificare questo stato di guerra i malati inventano le ragioni
più varie, formulano incessantemente accuse vaghe contro gli altri, veri luoghi
comuni del codice moale, sospettano dappertutto complotti e piani segreti; ciò
li rende simili a dei paranoici.
Se essi si compiacciono dei conflitti è perché questi
asorbono tutta la loro attenzione, distraendoli in questo modo dai loro compiti
reali. Se il trattamento interviene troppo tardi l'ammalato diviene incurabile,
cade nella demenza precore, nell'ebefrenia o nella paranoia. E gli psichiatri
ricorrono al pretesto di questa "incurablità" per giustificare la
loro opinione sulla diagnosi e vi trovano un argomet in più in favore del loro
nichilismo terapeutico.
❍ La paura
del compagno sessuale. L’ideale nella nevrosi. Insonnia e sonnolenza
irresistibile. Paragone tra l’uomo e la donna nella nevrosi. Forme che riveste
la paura ispirata dalla donna
L'altro sesso è considerato dal nevrotico come la pietra di
paragone della propria forza, la sua paura e i suoi sforzi si dirigono verso
l'altro sesso.
I nevrotici sono partner estremamente difficili; l'oggetto
dell'amoe deve soddisfare numerosissime esigenze.I nevrotici sono tutti
soggetti divorati dalla ete di dominio, sensibli all'eccesso, con un amor
proprio norboso, difficili da soddisfare, diffidenti, ricsospetti, gelosi, che
non pensano che a deprezzare gli altri, che non fanno che spiare i benché
minimi errori e deficienza di coloro che vivono nel loro ambiente, che cercano
di affermare la loro propria superiorità per le strade traverse di una
sottomissione apparente. Il nevrotco chiede all'amore che "colmi la
lacuna", cioè realizzi o si rappresenti l'idea di personalità che i
soggetto si era costruita. Il bambino normale si apsetta anche lui la
realizzazine die suoi ideali dall'avvenire e soprattutto dalla sua scelta
smorosa, Ma a un detrminato momenot, dopo esser stato stimolato dalla sua idea,
presa in ocnsiderazion come un mezzo, egli è capace di lasciarla cadere per
mettersi in faccia allareealtà e per fare i conti con questa. I nevrotici però
funzionano in un modo diverso. Sono incapaci di modificare la loro prospettiva
nevrotica coi prori mezzi, di rinunciare ai loro principi divenuti rigidi, di
rifiutare l'obbediena ai loro tratti di carattere. Incatenati alla loro idea,
fanno intervenire nelle loro relazioni amorose i loro pregidizi i loro partiti
presi ed agiscono come se si aspettassero il trionfo della loro protesta virile
non dalla vita reale, dal cameratismo, dalle relazioni sociali ma da una rete
di mezzi di protezione e difesa eretta attorno alla loro idea. Ma la delusione
non tarda a sopravvenire, una delusione che il nervoso stesso incoraggia e
favorisce, della quale egli si compiace perché vitrova un sotterfugio, una
compensazione dello scoraggiamento che gli ispira la distanza che lo separa dal
suo scopo finale fittizio. Queta delusione gli fornisce la baseda dove potrà
continuare la lotta contro il compagno, rimanendo costantemente all'erta,
spiando la benché minima occasione atta ad aggravere la sua umiliazione.
Il sentimento di personalità del malato è l'unico punto di
orientamento nel caos e nell'incertezza della sua vita.
La potenza dell'impulso sessuale diventa per lui l'idea di
cui egli esagera il valore al di là di ogni limite, poiché egli ne subisce gli
effetti con una intensità straordinaria, e vede, nel suo proprio bisogno
sessuale la prova della superiorità del sesso opposto. Il nervoso non è capace
di amore perché mette la sessualità alservizio della finzione, del desiderio di
potenza, perché ne fa un bisogno antisociale.
I perversi e gli invertiti sono riusciti a sfuggire allo
scoglio che li minacciava: ormai si sforzano unicaente di fare di necessità
virtù. Anche l'idea dell'incesto sembra opporre un ostacolo alla vita amorosa e
offre un rifugio sicuro al nervoso.
Non è raro che il nervoso che si dedica all'attività
artistica sfugge senza difficoltà a ogni incontrocon compatni, specie femmine.
Egli trova frequentemente nel suo lavoro un mezzo soddisfacente per rassicurare
il suo sentimento dell'io; o può succedere che il suo talento gli offra la
occasione , con l'aiuto di un cambiamento di forma della sua finzione, di
cercare edi trovare nella sua arte un mezzo di affermare la sua virilità.
Sfinge, vampiro, demone, mostro omicida, dispensatrice di
favori, ecco le immagini sotto le quali la donna appare agli occhi dell'uomo
che abbia un istinto sesuale scuito e sferzato dalla protesta virile. Il
nevrotico nega alla donna non solo l'eguaglanza dei diritti, ma anche il
diritto di esistenza.
Il nevrotico cerca di esplorare il futuro, dove intravvede
pericoli, per realizzare qella sicurezza della quale ha un bisogno così
urgente.
Ciò che l'uomo normale acquisisce per mezzo delle sue
riflessioni e meditazini sulla realtà, il nevrotico crede possederlo in virtù
di un dono profetico. In virtà della sua appercezione antitetica delle cose il
nevrotico percepisce la disfattta come una morte, una inferiorità, come
inerente alla sortedemminile ed egli equipara la vittoria all'immortaltà, alla
superiorità, al trionfo virile, mentre le mille altre possibiltà della vita si
risolvono per lui in vane astrazioni.
Certi nervosi credono di potersi sottrarre più
efficacemente alla donna buttandosi in direzioni o adottando argomenti tali da
farli deviare dal presente e dalla vita reale. Così Schopenauer, il cui
temperamento si era formato sotto l'influenza di rapproti ostili che erano
esistiti tra lui e sua madre, e che è giunto alla negazione della vita stessa,
di ogni presente, di tutti i tempi Tutti gli ammalati non danno prova dello
stesso spirito di coerenza e dello stesso metodo, tutti però tendono a
realizzare la loro finzione tessendo intorno all'avvenire una rete fattadi
fantasie e di sogni
Ogni nervoso vuole esplorare, eliminare l'avvenire, per
poter prendere in tempo le sue misure di precauzione. E facendo i conti con la
possibilità di pericoli più gravi, egli trae dai suoi tratti di carattere
acquisti e dalle sue disposizioni il massimo di ciò che essi pososno dare; egli
cerca di aumentare al massimo il loro rendimento, unicamente ai fini della
realizzazione di quella sicurezza della quale egli ha un bisogno così urgente.
Il rinforso dell'avarizia ha lo scopo di preservarsi da
ristrettezze che umiliano; la pedanteria è un mezzo per mettersi al sicuro
contro le difficoltà; gli srupoli morali sono un mezzo di difesa contro la
vergogna.
Questi e altri caratteri inoltre preservano l soggetto dal
ramimento amoroso, dal matrimonio e dalla sottomissione al compagno. Il
nevrotico si raffigura tutte le difficoltà del matrimonio e dell'allevamento
della prole, compresa l'ereditarietà di certi difetti.
Molti nevroticisi rifugiano nella religione e spesso
inscenano una parte “asessuale".
Altri ammalati giustificano il proprio isolamento con
sentimenti e ricordi di insoddisfazione e delusione del rapporto con l'altro,
che costantemente si richiamano alla mente.
Il nevrotico teme il rapporto con l'altro perché potrebbe
trascinarli a rinunciare alla loro personalità, a subordinarla in una inezia
qualsiasi alla personalità di un altro a far dipendere, perfino i misura
eccessivamente ristretta, il loro benessere, il loro piacere dal concordo di
un'altra persona.
I pazienti maschi cercano subdolamente di scavare la terra
sotto i piedi alla superiorità dello psicoterapeuta, che egli considera
egualmente come una superiorità virile e sotto il suo aspetto sessuale. Il
nervoso e la nervosa si difendono dalla cura come si sono sempre difesi quando
si credevano sul punto di soccombere ad una influenza estranea. quando si
trovavano in faccia alla realtà della vita o in presenza di una decisione da
prendere.
Altri pazienti si rifugiano nel passato, interessandosi
all'araldica, alle lingue morte ecc. e possono dare importanti contributi scientifici
e culturali.
Il nevrotico, data l'incertezza nella quale vive per quanto
riguarda la possibilità di un proprio trionfo con le donne, vedono una
minaccia, un pericolo, nell'attrazione che la donna esercita su di loro, ne
soffronot in anticipo come di una coazione e concepiscono il loro proprio
sentimento amoroso come un segno di sottomissione e di subordinazione. Secondo
Adler l'amore è un adattamento o, se si preferisce, una sottomissione
reciproca.
Colui che lo concepisce come una sottomisisone unilaterale,
che ne soffre in anticipo e che rinuncia all'abbandono pieno di fascino
squisito e di piaceri, dà prova di un desiderio di affermarsi, di farsi valere,
che nessun argomento è capace di scuotere e nel quale vediamo
un'ipercompensazione nevrotica di un sentimento di inferiorità nevrotica.
Il soggetto può anche, nei confronti della donna, ricorre
ad una esagerazione masochistica illimitata. L'assenza di sentimento altruista
rende impossibili l'abbandono, l'amicizia e il caeratismo, che sono gli unici
sostegni solidi del matrimonio e dell'amore.
Quando il nevrotico percepisce la influenza esagerata della
donna può reagire dandosi a bagordi, cercando la sazietà in piaceri orgiastici.
Altri invece, ossessionati da idee di castrazione, si impongono privazioni
ascetiche.
L'amore, agli occhi del nevrotico costituisce un demone da
fuggire.
Perversioni, in particolare masochistiche, sono tentativi
di autopersuasione della forza nefasta dell'amore. Possono esserci
manifestazioni sadiche, fanatismo per la pulizia che è espressione della sua
rabbia affettiva o reale contro le differenze sessuali o contro il compagno.
L'insonnia, la veglia, è un mezzo di protezione, di
vigilanza in confronto al sonno che rappresenta uno stato senza difesa, anzi,
di vera e propria impotenza (nel linguaggio comune si dice: "sei fesso?
Sei addormentato?")
Col sogno l'individuo reagisce con la protesta virile allo
stato di impotenza nel quale lo fa piombare il sonno. Il sogno rappresenta uno
sforzo per garantirsi una specie di anticipazione.
Il sonno può anche essere considerato come l'espressione
del desiderio di prender parte alla vita sociale, poiché esso costituisce una
condizione senza la quale la partecipazione a questa vita è impossibile. Il
sonno terrorizza perché simula lo stato di impotenza in cui si sente il
nevrotico nei confronti della vita. In tutti i sogni vi sono linee di
orientamento femminili ("essere tra le braccia di morfeo") partendo
dalle quali il sognatore si eleva a poco a poco alla protesta virile mediante
il sogno.
Adler consiglia ai suoi ammalati di comportarsi di fronte
ad un sogno come davanti a un abbozzo di un quadro, e di descrivere e di
compleare ogi particolare facendosi guidare unicamente dala impresione che ne
ricevono. Il sogno, secondo lui, mostra solo il suo punto di partenza o il
punto di arrivo del processo della evoluzione verso il maschile.
Esiste un legame tra sessualità e morte rivelato da
produzioni fantastiche, filosofiche, artistiche. "Le analisi dei nevrotici
rivelano spesso che si tratta di un'associazoine che si effettua in
considerazione di un rinforzo affettivo".
Negli antecedenti dei nervosi maschi si trova spesso
l'influenza di una donna forte: madre, bambinaia, sorella, moglie. Si tratta
dunque didonne alle quali generalmente sicrede di rendere omaggio, mentre in
realtà si criticano, dicendo che hanno agito e si sono co,mportate come se
fossero dei veri uomini. Qusta circoscanza contribuise a rinforzare la
malsicurezza dei giovani ragazzi predisposti alla nevrosi, i quali per convincersi
della loro maschilità tentano di penetrare nel segreto dell e diversità
sessuali.
Generalmente essi non si accontenaano dell'affetto che la
madre può loro offrire. La curiosità sessuale, che è un caso speciale della
tendenza a utilizzare il sapere come mezzo di iscurezza, li spinge a rendersi
conteinuamente conto de visu della loro superiorità sessuale; e questo bisogno
si avvicina tanto più alla linea di orientamento maschile in quanto si
ricollega strettamente all'avvenire del soggetto, il quale tende ad acquisire
sicure conosenze e informazioni precise riguardo alla struttura del corpo
femminile. Il sentimento di malscurezza nevrotico fa spesso durare lapaura
della donna fin dopo il matrimonio; non è raro sentir dire a un uomo che il
corpo della donna, lo stato di verginità, la legittmità dei figli, la paternità
sono altrettanto misteriose e incerte quanto la donna stessa. La vista che un
bimbo capta del corpo di una donna è accompagnata però da presentimento di
pericolo. Inoltre per vedere i genitali della donna occorre essere in basso
Molti nervosi, in situazione di angoscia o pericolo hanno
una contrazione/restringimento dei genitali
L'omosessualità è provocata dalla paura del soggeto davanti
al suo compagno sessuale. Andare con una persona del proprio sesso è amare una
persona, il maschio, che si stima più della donna.
Il pericolo o l'angoscia può attivare organi come
l'intestino etc.
Adler ammette che la cattiva opinione che gli uomini hanno
delle donne (avide, frivole, che pensano solo a farsi una posizione...) sono
state professate in tutto il globo. Nel medioevo ci si chiedeva se la donna
avesse un'anima. Si tratta di una mentalita di diffidenza e circospezione, che
permette di rimanere costantemente in contatto col nemico, per poter parare in
tempo le sue manovre ostili.
La donna mostra i segni di una diffidenza corrispondente a
quella maschile.
Quando queste condizioni si trovano realizzate, sparisce
ogni sentimento di solidarietà, ogni possibilità di rapporti intimi con altri.
L''uomo incerto della propria virilità trova il mezzo di
sottrarsi a questa vita votandosi senza riserve al culto esclusivo e assoluto
di un ideale irrealizzabile.
Anche Gogol pensava che le ragazze diventano presto
affettate, astute, accorte, orgogliose.
❍ Rimorsi,
angoscia per aver peccato, pentimento e ascesi. Flagellazione. Nevrosi
infantile. Suicidio e idee di suicidio.
Gli ammalati passano spesso la vita a maledirsi, caricarsi
di rimproveri, infliggersi tormenti e torture; tutti atteggiamenti questi atti
a portare al suicidio. Le radici di ciò si ritrovano in episodi infantili dove
per addolorare o sensibilizzare i genitori il bimbo finge una malattia, la
morta la vergogna, i difetti più varii.
Il nervoso può vantarsi dei suoi dolori, assumere una posa
da eroe della sofferenza.
Si può passare ad uno stato paranoico o paranoide molto
gratificante, in cui tutto il mondo non ha che uno scopo: minacciare il
paziente.
Il nevrotico si può servire del pentimento per nuocere agli
altri. Adler accenna vagamente che in tal caso si hanno autorecriminazioni e
suicidio
Secondo Adler è l'avarizia nevrotica che spinge questi
soggetti a odiarsi spesso a morte. Si odiano e si maledicono perché sono
prodigali, o nel fare spese o nel saldare i conti o nei rapporti con signorine
(temono perdite economiche).
Le maledizioni servono per metterli in allarme. Essi si
augurano naturalmente nel loro intimo che non si avverino
In altri nevrotici la tendenza a torturarsi è sostituita
dalla mania di pentimento, anche nella forma di pentirsi di ogni piacere o
compiacimento di superiorità. Inutile dire che il malato non vuole in realtà
alcun cambiamento.
Angoscia e ossessine sono mezzi del quale gli ammalati si
servno per singolarizzarsi. "come si può esporre a pericoli e difficoltà
simili un tesoro come me?"
Il pentimento può essere anche buttato in faccia agli altri
come dimostrazione di superiorità. Inoltre prova al soggetto e a chi lo
circonda che egli è ammodo e buono.
Al pentimento segue non di rado l'ascesi penitenziale, e
questo rialza il soggetto nella sua autostima.
La disposizione alla penitenza non è dunque dettata
unicamene dalla tendenza di sicurezza: la protesta virile vi ha egualmente una
parte considerevole in seguito all'orientamento che essa vi imprime.
Lo slancio verso un livello morale superiore servono a
rendere accettabili le componenti "femminee", masochiste e simili.
La flagellazione e la battitura, che può provocare emozioni
sessuali ma fa male ed è temuta comunque, è un simbolo visibile della paura del
compagno sessuale e della sessualità, come la masturbazione e le altre
perversioni.
Altre elucubrazioni di Adler sulla inferiorità
dell'apparato (denti sporgenti?) che lo sensibilizza, crea una attività
riflessa esagerata.
Un malato, mettendo freno al suo appetito, riducendo il suo
bisogno di nutrimento allo stretto necessrio, aveva l'intenzione di esprimere
simblicamente in analogia col concetto di "astensione", il suo
desiderio di imporre un freno anche ai suoi impulsi sessuali e alle pratiche
illecite che essi implicavano
Suicidio. Di solito l'idea svanisce quando il soggetto si
rende conto della contraddizione: uccidersi vuol dire tornare in basso, alla
morte, alla polvere
Amleto è il tipico nevrotico che realizza davanti alla sua
coscenza, con una anticipazione difensiva, tutti gli ostacoli che si opongono
alla sua affermazione virile.
Dice Adler: "Ai commentatori di amleto che si ostinano
a mettere in rilievo l'indecisione del protagonista, domanderei volentiari se
avrebbero messo a maggior decisione di amleto se avessero dovuto ammazzare lo
zio".
Il suicidio è una delle forme più intense della protesta
virile, un mezzo di protezione definitivo contro l'umiliazione e un atto col
quale l'uomo si vendica della vita. I casi a conoscenza di Adler (nella maggior
parte tentativi e non suicidi realizzati) riguardano soggetti profondamente
nevropatici, che si sentivano invasi da elementi femminili contro i quali
reagivano con una esagerata protesta virile e vivevano dall'infanzia sotto il
peso di un sentimento di incertezza, di malsicurezza e di diminuzione.
L'idea della morte è frequente nell'infanzia. Essa, in
quanto espressione di uno stato di insoddiafazone che il abambino prova nelle
molteplici occasioni della vita, esercita una profonda inlfuenza sulla formazion
del suo carattere e si melscola intimamente all'idea che egli si fa della sua
personalità.
Antecedenti dei candidati al suicidio si trovano nel
desiderio di farsi valere con l'aiuto di una malattia o di unostato morboso
permanente,, soddisfazine all'idea del dispiacere nel quale piomberebbero i
genitori se il soggetto dovesse morire . Il nevrotico vede nell'idea del
suicidio un mezzo di uscire dalla situazione umiliante che egli occupa nel suo
ambiente familiare come vi vede anche un mezzo di soddisfazione che lo compensa
dell'amore non condiviso. E l'idea si trasforma in atto quando il sentimento di
umiliazoine ha raggiunto un grado particolarmente pronunciato, al punto che il
sogetto diventa incapace di afferrae la contraddizione esistente tra l'atto che
egli medita e lo scopo al quale egli mira, di comprendere che l'annichilimento
che comporta il suicidio è incompatibile col rialzamento del sentimento di
personalità.
❍ Sentimento
di famiglia nei nervosi. Disobbedienza e obbedienza. Taciturnità e loquacità.
Tendenza a rovesciare i valori materiali e morali… etc.
Il nevrotico si scoprirà interessato alla sua famiglia, ai
suoi antenati, si scoprirà un affetto irresistibile per membri della sua
famiglia allo scopo di impedirsi di uscirne e contemporaneamente di garantirsi
una posizione predominante in essa.
La rottura con la famiglia costituisce spesso il finale
logico del sentimento di famiglia, quando la tendenza di sicurezza raggiunge,
sviluppandosi, un grado tale che il soggetto si vede costretto a domandarsi se
sia veramente il caso di fidarsi dei soli legami del sangue. L'odio degli
uomini, in quanot linea di orientamento astratta del carattere, e la fuga nella
slitudine, sono fenomeni piuttosto frequenti, più pronunciati però nelle
psicosi che nelle nevrosi.
Molto spesso il soggetto rimane attaccato alla famiglia pur
dopo essersi sposato.
Alla morte di un genitore i nervosi manifestano spesso un
dolore esagerato.
L'obbedienza e la disobbedienza ci mostrano fino a che
punto i tratti di carattere possono venir subordinati alla finzione direttiva.
L'appercezione "maschile-femminile" ci appare
come un vizio del pensiero umano, e ci rivela in ultima analisi l'orientamento
maschile della volontà.
Il nevrotico loquace talvolta lo fa per dimostrare di non
essere capace di mantenere un segreto.
Una tendenza del nevrotico può essere quella di
interrompere la frase dell'altro, anche solo con "no"; "ma"
ecc.
Il nevrotico fa il bastiancontrario.
Anche il conservatorismo, la pedanteria consentono al
nervoso di soddisfare la sua sete di dominio.
Spostare in alto ciò che è in basso, cambiare l'ordine
delle cose, è un tentativo di passare dal "femminile" al
"maschile".
Nella sua anticipazione esagerata il nevrotico ha orrore
della sofferenza e una sensibilità esagerata per il dolore
Il nevrastenico, il soggetto preda della malattia del
dubbio, lo psicastenico possono stabilizzare a scopo protettivo lo stato di
indecisione
Le tre strade che si aprono al malato quando l'ideale
virile è impedito o è pericoloso nella sua forma diretta: a) stabilizzazione
nella esitazione; b) psicosi: mettere in mostra un amore esagerato della verità
rinuncia alla logica, ipostatizza e divinizza la sua finzione. c) cambiamento
di forma: interosizione tra se stesso e le esigenze della vita ostacoli come
angoscia, debolezza ecc.
E' impossibile pretendere dai nervosi un "sì" o
un "no" deciso e categorico.
Dato il carattere innegabilmente antitetico del loro pensiero
e delle loro azioni, non sono capaci di una smile semplicità. Adler dice che
spesso i tratti di carattere sono rivelati da comportamenti che sembrerebbero
il contrario, o che anche se dichiaratamente perseguiti sono però vanificati
dal fatto che il nevrotico in realtà si vuole sottrarre alla conseguenze
sociali (es. matrimonio procrastinato, figli trascurati ecc.).
Dice Adler: "Soltanto coloro che hanno lo spirito
falsato possono voler racchiudere l'animo umano nei limiti stretti di una
dottrina scientifica. In ultima analisi,
la psicologia individuale e' un arte e lo psicologo vero e' soprattutto un
artista".
La depressione, l'angoscia davanti alla malattia, davanti
alla mort, davanti agli spazi vuoti, possono avere per punto di partenza il
valore esagerato che il soggetto attribuise alla sua propria persona; dietro
all'attaccamento alla casa paterna si dissiluma spesso un'ostilità verso il
congiunto; nella scelta della professione si rivela un tratto di caratteree;
l'abitdine al ritardo e la balbuzie sono provocate in molti casi dalla paura di
decisioni.