D E S T R A   E   S I N I S T R A

una breve guida

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La destra liberale

La destra religioso-tradizionale

La destra che si ispira a Nietzche

La destra "esoterica"

Il darwinismo sociale

Il pensiero della scrittrice Marguerite Yourcenar sulla destra e la sinistra

Destra e sinistra viste... da sinistra

Un prospetto delle idee della destra confrontate con quelle della sinistra

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

LA DESTRA LIBERALE.

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Ecco, in sintesi, le idee cardine del liberalismo:

   L'individuo è il punto di riferimento fondamentale.

L'idea-base del liberalismo è l'individualismo, cioè il valore dell'individuo, che è il punto di riferimento di qualsiasi sistema economico o politico. La libertà dell'individuo è il valore più alto. Non esiste altro punto di riferimento al disopra dell'interesse dell'individuo, come ad es. la volontà dello stato, gli interessi della nazione ecc. La libera attività degli individui rende possibile produrre e realizzare tutto ciò di cui l'uomo e la società hanno bisogno (imprese, scuole, ospedali, associazioni religiose, culturali ecc.)

L’individuo è in grado di procurarsi da sé quasi tutto ciò che gli occorre: educazione, previdenza per la vecchiaia, assistenza sanitaria, lavoro, divertimento)

   Il contrattualismo.

Il "contrattualismo" è la dottrina politica secondo la quale la società è stata creata dal libero patto degli individui per soddisfare i loro bisogni e nessun monarca può violare le libertà individuali e imporre agli individui imposte, sacrifici, servizi pubblici o obbiettivi che non siano nel loro proprio interesse.

L’individuo contratta con gli altri individui per il raggiungimento degli obiettivi comuni. L’applicazione più interessante si ha in politica: lo stato, il potere del sovrano, nasce da un libero accordo dei cittadini, che liberamente conferiscono potere al sovrano o ai rappresentanti che eleggono.

   Razionalismo

Un individuo razionale accetterà tutti i culti, perché non vede delle evidenze razionali a favore di una religione piuttosto che di un’altra.

Un individuo razionale stabilirà delle pene moderate, che mirano alla rieducazione del condannato e alla prevenzione di futuri reati, e non alla vendetta.

Un individuo razionale rinuncia alla violenza e si affida all’accordo politico, riconosce che presumibilmente nessuno possiede l’intera verità e quindi accetta il dibattito, il confronto e il pluralismo dei partiti.

Un individuo razionale vede con favore lo sviluppo della scienza e della tecnica

   Valore dato all’istruzione

I liberali danno una grande importanza all'istruzione, che permette all'individuo di poter meglio competere con gli altri e di fare consapevolmente le proprie scelte politiche invece di seguire senza riflettere leader disonesti e incapaci.

Un individuo che deve competere deve sviluppare pienamente tutti i suoi talenti. L’istruzione, come mezzo per sviluppare la propria personalità e le proprie abilità è importantissima. Inoltre, una società democratica deve essere una società di uomini istruiti, in grado di  scegliere e controllare l’operato dei propri rappresentanti.

   Valore della proprietà

La proprietà è importante per garantire la indipendenza di un individuo, un individuo che possiede cose di sua proprietà, è meno influenzabile e vulnerabile di un altro individuo. Inoltre la proprietà è la giusta ricompensa per coloro che lavorano e si danno da fare

   La giustizia sociale è basata sul principio di controprestazione

Ogni individuo riceve (anche dallo stato) in base a quanto dà

   Libertà e diritti inviolabili dell’individuo

L’individuo deve godere di una sfera inviolabile di libertà, al riparo dall’arbitrio del sovrano assoluto. I suoi diritti inviolabili possono essere limitati solo per tutelare i diritti inviolabili di un’altra persona.

   Libertà di iniziativa economica

Libertà in economia si chiama “libertà di iniziativa economica”. Ciascuno può iniziare una qualsiasi attività produttiva e scegliere cosa produrre, quanto produrre, in che modo produrre e a chi vendere.

   Tutti nascono eguali e la successiva diseguaglianza è un prodotto delle circostanze

   Ottimismo

Fiducia nella scienza, nel progresso, nello sviluppo economico

   Netta separazione tra stato e società civile

Mentre in passato il sovrano si occupava di religione, di economia, di cultura, nella società liberale lo stato rimane neutrale e si occupa solo di far rispettare le leggi, le “regole del gioco” concorrenziale

   Separazione dei poteri

La grande concentrazione del potere in mano al Parlamento doveva essere controbilanciata dal principio di separazione del potere giudiziario da quello legislativo e da quello esecutivo

   La libertà come valore fondamentale per lo sviluppo dell'individuo.

La libertà consente all'individuo di sviluppare pienamente la propria personalità e la propria intraprendenza: la libera attività degli individui rende possibile produrre e realizzare tutto ciò di cui l'uomo ha bisogno, senza necessità che lo Stato intervenga.

   L'individualismo si oppone a ogni forma di tirannide e di dittatura.

L'individualismo si oppone a qualsiasi forma di oppressione da parte di dittatori che vogliano violare la libertà degli individui col pretesto di farli agire per la "grandezza della nazione", per l'"interesse dello Stato" o in base alla "superiore morale cristiana", ai "veri comandi dell'Islam" ecc.

   L'uomo è naturalmente egoista e il suo comportamento naturale ha come scopo soddisfare esclusivamente i suoi bisogni.

L'uomo è naturalmente egoista e deve accettare questo fatto senza scandalizzarsi. Egli non sopravviverebbe se non avesse degli impulsi egoistici che garantiscono la propria sopravvivenza.

L'egoismo è un impulso potente che, se ben incanalato, può produrre grandi cose. L'altruismo è un impulso debole, su cui si può fare in realtà modesto affidamento.

Il modello di una società fondata sull'altruismo è la comunità di religiosi che non hanno nulla di proprio (tutto è in comune) e non agiscono a scopo di acquisire ricchezza, ma di aiutare i compagni.

Il modello di una società fondata sull'egoismo è una società in cui ciascuno sa che, sviluppando i propri talenti e lavorando sodo riuscirà a fare fortuna e a trasmettere ai figli le proprie ricchezze.

Dice una famosissima frase di Adam Smith: "Non dalla benevolenza del macellaio, del birraio o del panettiere noi aspettiamo il nostro pranzo, bensì dal riguardo che essi hanno per il proprio interesse. Noi ci indirizziamo non al loro umanitarismo ma al loro egoismo e non parliamo con essi delle nostre necessità ma dei loro vantaggi".

   L'egoismo, illuminato dalla razionalità e tenuto sotto controllo dalla competizione (concorrenza) pacifica è benefico per tutta la società (utilitarismo).

Paradossalmente, l'egoismo è molto più sollecito verso i bisogni altrui (visti come occasioni di guadagno) che non l'altruismo (che sovente si accompagna alla raccomandazione cristiana di reprimere i propri bisogni ed istinti).

La stessa cura dei figli, che è una delle forme più importanti di collaborazione tra individui, avviene per egoismo.

L'egoismo completamente sfrenato porterebbe rapidamente all'uso della violenza e dell'inganno.

Ma l'uomo è un essere razionale, e non può non vedere che in tal modo tutti risulterebbero danneggiati e il soddisfacimento dei bisogni risulterebbe incerto e precario.

La stessa razionalità ed egoismo umani creano pertanto un patto per evitare la violenza e l'inganno. Nasce un'autorità voluta da tutti che fa rispettare le regole del gioco, e cioè della convivenza civile.

   L’egoismo è temperato dalla concorrenza e da essa trasformato in una forza utile

In una condizione di convivenza civile l'egoismo è temperato dalla concorrenza non violenta, e in tal modo va a vantaggio di tutti.

La concorrenza finisce per regolare ogni ambito dell'attività umana. La concorrenza tra imprenditori fornisce ai consumatori le merci migliori ai prezzi più bassi; la concorrenza tra studenti e lavoratori per il posto di lavoro fornisce la manodopera più capace e qualificata per la produzione, i medici migliori, gli architetti migliori, gli scienziati migliori; la concorrenza tra gli uomini politici per ottenere i voti degli elettori fa prevalere i programmi migliori e più vicini ai desideri della gente; la concorrenza dei filosofi e degli scienziati per far affermare le proprie idee produce un continuo avanzamento della scienza e del sapere. Si può dire che tutto il sistema sociale si regge sulla concorrenza, che premia i migliori e procura vantaggi a tutta la collettività.

Per concorrere gli uomini debbono incontrarsi alla pari, con eguali diritti di fronte alla legge, senza che nessuno possa far valere la forza delle corporazioni o i privilegi del proprio rango.

   Lo Stato deve intervenire il meno possibile solo per garantire le regole del gioco.

Lo stato, secondo i liberali, deve assicurare la giustizia (tribunali), l'ordine pubblico (polizia) e la difesa (esercito). Deve insomma garantire la difesa dall'esterno e le regole del gioco all'interno (niente violenza, concorrenza sleale, ecc.).

Per il resto deve lasciar fare agli individui, e in particolare è sconsigliabile che imponga troppe tasse e che voglia partecipare alle attività produttive o cerchi di influenzare l'economia.

   La molla dell'egoismo e della concorrenza fa sviluppare la personalità umana.

Spinto dalla competizione, potendo contare solo sulle proprie forze e non su ricchezza o rango sociale, l'individuo sarà costretto a far fruttare tutti i propri talenti, ad essere accorto, frugale, parsimonioso e intraprendente.

L'egoismo risveglia l'intraprendenza umana e fa crescere i commerci, come dice Hume: "poiché gli uomini si abituano ai piaceri del lusso e ai profitti del commercio, la loro sensibilità e il loro spirito attivo, così risvegliatisi, li sospingono verso nuovi progressi in ogni ramo del commercio sia interno sia estero".

 

 

 

LA DESTRA RELIGIOSO-TRADIZIONALE.

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Monarchica; critica verso il capitalismo, che ritiene un sistema fondato sul predominio degli avidi e disonesti e sull'incentivo ai peccati capitali del consumatore (lussuria, ozio, invidia ecc.); vuole una Chiesa tradizionale e non aperta al nuovo (con particolare riguardo all'omosessualità, al celibato dei preti, all'aborto e alla famiglia, alla libertà sessuale e ai rapporti prematrimoniali, al sesso inteso come fonte di gioia anziché di procreazione, al sacerdozio femminile, alle funzioni religiose non in latino, all'eccessiva libertà di monaci, monache e preti). E' polemica nei confronti del Concilio Ecumenico Vaticano Secondo (inizio anni '60), che ritiene colpevole di eccessiva condiscendenza verso le tendenze edonistiche, democratiche e individualistiche della nostra epoca.

Ritiene che le tendenze democratiche non possano trovare posto all'interno della Chiesa, poiché la parola e la guida deve provenire sempre dalla minoranza dei più ispirati di cui la maggioranza deve accettare la guida. La organizzazione romana, con a capo il Sommo Pontefice, rispecchia questa gerarchia e la Chiesa va considerata più una monarchia (o al massimo una aristocrazia) che una democrazia.

Ritiene i jeans aderenti sottilmente peccaminosi e in genere vede nella nostra epoca il pericolo di una influenza di Satana, contro cui occorre stare in guardia e ritornare ai principi cattolici tradizionali.

 

 

 

LA DESTRA CHE SI ISPIRA A NIETZCHE.

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Questo filosofo inneggia al superuomo, l'individuo dotato di forza, intelligenza superiore all'umanità comune (che lui chiama "i brutti e gli informi") che china il capo al cristianesimo e soffoca i propri istinti combattivi e di autoaffermazione con la dottrina della dolcezza e dell'amore predicata da Cristo, e che deve essere schiava di chi ha il coraggio di affermare i propri desideri e la propria volontà contro gli altri e di violare i precetti cristiani per seguire i suoi istinti.

Ha ispirato il nazismo tedesco. In maniera più indiretta il fascismo italiano.

 

 

 

LA DESTRA "ESOTERICA".

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Gli scritti dei maghi, dei cabalisti, degli alchimisti, le religioni dell'antichità (gli antichi misteri, la religione egizia ecc.) mostrerebbero che uomini di eccezionale volontà e valore, con pratiche occulte e magiche possono diventare semidei, e comunque acquistare poteri di influenzare il destino di popoli e nazioni. La società deve essere guidata dall'alto, da parte di chi è sensibile alle ispirazioni soprannaturali e celesti, e conosce qual è la giusta via tracciata dalle potenze superiori, e non dal basso, cioè dal popolo ignorante e preda di istinti che lo accecano.

 

 

 

IL DARWINISMO SOCIALE.

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Spesso la destra predica il "darwinismo sociale".

Darwin sosteneva che le specie animali si sono evolute attraverso la selezione e la mutazione.

Dapprima avviene la mutazione: determinati esemplari di una specie animale, per una mutazione casuale dei geni contenuti nei cromosomi, sviluppa una caratteristica non posseduta da altri individui (es. un becco più lungo o zampe dotate di unghie più lunghe).

Poi interviene l'importante meccanismo della selezione: gli individui che hanno sviluppato le mutazioni più utili alla sopravvivenza e alla ricerca del cibo riescono a prevalere nella lotta per l'esistenza e a riprodursi, mentre gli altri non riescono a procurarsi abbastanza cibo o protezione per sopravvivere o riprodursi. In tal modo vengono eliminate tutte le mutazioni non adatte alla sopravvivenza (ad es. una coda più lunga di quella degli altri uccelli o delle unghie troppo lunghe, che ostacolano la locomozione e provocano infezioni) mentre sono conservate le altre (ad es. zampe più lunghe e meglio adatte per la corsa o occhi capaci di vedere anche nell'oscurità).

I darwinisti sociali sostengono l'importanza della selezione naturale anche per la società umana. E' importante che gli uomini più forti (fisicamente o come carattere) e intelligenti abbiano il sopravvento e acquistino i mezzi per riprodursi con una numerosa prole, mentre i deboli non vadano protetti e siano lasciati alla povertà e alla malattia che li eliminano e ne contrastano la moltiplicazione.

Anche le migrazioni spesso selezionano gli individui migliori e più intraprendenti, che riescono a migliorare le proprie condizioni di vita nei loro nuovi paesi, mentre la popolazione che non emigra è preda della miseria e delle carestie.

Anche le persecuzioni possono selezionare gli individui più abili e astuti. Secondo i darwinisti sociali il gran numero di scienziati, artisti e imprenditori di origine ebrea sarebbe dovuto al fatto che le feroci persecuzioni cristiane lungo i secoli hanno lasciato sopravvivere solo gli individui più intelligenti ed accorti.

I darwinisti sociali lanciano oggi l'allarme perché le famiglie delle classi superiori, formate dagli individui migliori, hanno un basso numero di figli, mentre le famiglie delle classi inferiori, formate dagli individui peggiori (sconfitti nella lotta sociale perché forniti di minori capacità), hanno un alto numero di figli.

In tal modo si verificherebbe un "darwinismo sociale alla rovescia", che farebbe diminuire la percentuale di persone intelligenti e capaci ed aumenterebbe invece quella di persone mediocri.

Negli Stati Uniti è uscito recentemente un libro molto contestato, The bell curve  ("La curva a forma di campana") che sostiene la tesi che mentre l'intelligenza media delle classi superiori starebbe aumentando (perché la competizione per gli impieghi migliori è aumentata con la possibilità di accesso all'istruzione offerta oggi a tutti i meritevoli, poveri e donne compresi) l'intelligenza media della popolazione sta diminuendo, per l'alto numero di figli delle classi meno intelligenti.

Il libro prende il nome dalla "curva a campana": un grafico che riporta in ascissa il quoziente di intelligenza e in ordinata il numero di persone esistenti per un dato quoziente. Come avviene per tutti gli animali superiori, gli esemplari eccezionalmente intelligenti o eccezionalmente ritardati sono estremamente pochi, mentre la gran parte degli individui si raggruppa intorno alla intelligenza media.

Il valore dell'intelligenza media della popolazione, fatto pari a 100, serve come punto di riferimento per la indicazione dell'intelligenza dell'adulto.

La misurazione del quoziente di intelligenza viene di solito fatta per mezzo del test "Wechsler-Bellevue", messo a punto negli anni '20 negli Stati Uniti e applicato nel corso degli anni a decine di migliaia di individui. Proprio per questa taratura statistica accurata è considerato abbastanza affidabile a confronto con test analoghi.

Esso si compone di gruppi di prove che misurano l'intelligenza verbale, quella pratica, l'intelligenza matematica, e i cui punteggi concorrono a fornire il punteggio totale.

Un quoziente di intelligenza di 150 vuol dire, in termini grossolani, che si è riusciti a fare gli esercizi del Wechsler-Bellevue una volta e mezzo più velocemente della media della popolazione. Si stima che nel mondo gli individui con un quoziente di intelligenza di 150 siano centomila.

La misurazione del quoziente di intelligenza degli individui non adulti è lievemente diversa. Il valore di riferimento non è quello della media della popolazione adulta, ma della media della fascia d'età del soggetto che fa il test. Viene spesso usato il test Binet. Un bambino di 9 anni che totalizzi un quoziente di intelligenza di 200 non avrà perciò una intelligenza doppia della media degli adulti, ma della media dei bambini di nove anni. Quozienti infantili molto alti tendono a diminuire con la crescita, anche se il quoziente adulto normalmente rimane elevato.

 

 

 

IL PENSIERO DELLA SCRITTRICE MARGUERITE YOURCENAR SULLA DESTRA E LA SINISTRA.

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La famosa scrittrice Marguerite Yourcenar ebbe modo di scrivere, nel libro "Lettere ai contemporanei": "Una delle disgrazie del pensiero europeo è che la destra e la sinistra, ciascuna per proprio conto, si sono attaccate con una sorta di accanimento a concezioni quasi teologiche della natura umana: l'estrema destra agendo e legiferando come se l'uomo non fosse a nessun livello perfettibile, e come se la repressione potesse da sola trionfare sui cattivi (e anche sui buoni) istinti dell'uomo; la sinistra arroccandosi su un'immagine idilliaca dell'umanità e credendo senza alcuna limitazione ai 'domani che cantano'. Non si è mai ottenuto nessun risultato, né a destra né a sinistra, con la mancanza di generosità o con la mancanza di lucidità".

 

 

 

DESTRA E SINISTRA VISTE... DA SINISTRA.

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Riportiamo qui di seguito un brano, scritto da un intellettuale di sinistra, che presenta il punto di vista della sinistra sulla contrapposizione con la destra:

 

Premesso che entrambi gli schieramenti riconoscono i valori fondamentali della libertà e dell'uguaglianza è bene sottolineare che la differenza sostanziale tra destra e sinistra consiste proprio nel "dosaggio" relativo tra libertà ed eguaglianza. E' noto infatti che i principi di libertà ed uguaglianza sono di fatto contraddittori: la completa libertà degli individui favorirebbe al massimo le disuguaglianze, mentre per realizzare una "perfetta" uguaglianza sarebbe necessario ridurre al massimo la libertà. Maggiore è la libertà, minore è l'uguaglianza e viceversa.

Lo schieramento di destra ritiene opportuno salvaguardare ed ampliare le libertà individuali, anche se ciò comporta un affievolirsi dell'uguaglianza tra i cittadini, mentre lo schieramento di sinistra preferisce rinunciare ad alcune libertà, pur di garantire un accettabile livello di uguaglianza.

Inoltre, destra e sinistra esprimono un diverso giudizio di fronte alle diseguaglianze naturali e sociali. Esse vengono considerate un dato di fatto inevitabile per la destra, che si limita ad affermare l'uguaglianza formale o uguaglianza di fronte alla legge, nel senso che, in astratto, riconosce la parità di diritti a tutti i cittadini, senza distinzioni di sesso, razza, lingua, religione. Invece la sinistra accoglie questo principio, ma lo considera insufficiente e ritiene che lo stato debba intervenire per sostenere i cittadini più deboli, in modo da permettere anche ad essi l'esercizio concreto di determinate libertà.

Le diseguaglianze sono considerate un ostacolo che lo stato deve rimuovere per permettere a tutti la possibilità di sercitare i propri diritti secondo il principio di uguaglianza sostanziale o economico-sociale.

Scrive Norberto Bobbio nel saggio "Destra e Sinistra": “Quando si dice che la sinistra è egualitaria e la destra inegualitaria, non si vuole dire affatto che per essere di sinistra occorre proclamare la massima che tutti uomini sono eguali in tutto, indipendentemente da qualsiasi criterio discriminante, perché questa sarebbe non solo una visione utopistica, ma, peggio, una proposizione cui non è possibile dare un senso ragionevole. Si vuole dire un'altra cosa. Il dato di fatto è questo: gli uomini sono tra loro tanto eguali, quanto diseguali.

Sono utuali per certi aspetti, diseguali per altri. Volendo fare l'esekmpio più familiare: sono uguali di fronte alla morte perché tutti sono mortali, ma sono diseguali di fronte al modo di morire, perché ognuno muore in modo diverso. Si può dire anche così: sono uguali se si considerano come "genus" e li si confronta come "genus" ad un genus diverso come quello degli altri animali e degli altri esseri viventi, da cui li distingue una diffrenza specifica; sono disuguali tra loro se li si considera "uti singuli", cioè prendendoli uno per uno ### Ebbene: si possono chiamare correttamente egualitari coloro che, pur non ignorando che gli uomini sono tanto eguali che diseguali, danno maggiore importanza per giudicarli e per attribuire loro diritti e doveri, a ciò che li rende uguali. Si tratta di un contrasto tra scelte ultime, che affondano le loro radici in condizionamenti storici, sociali, culturali, anche familiari, e forse biologici, di cui si sa, o per lo meno io so, molto poco. Ma è proprio il contrasto tra queste scelte ultime che serve molto bene, a mio parare, a contrassegnare i due opposti schieramenti che siamo abituati ormai per lunga tradizione a chiamare sinistra e destra, da un lato il popolo di chi ritiene che gli uomini siano più uguali che disuguali, dall'altro il popolo di chi ritiene che siamo più diseguali che uguali.

A questo contrasto di scelte ultime si accompagna anche una diversa valutazione del rapporto tra uguaglianza-diseguaglianza naturale ed eguaglianza-diseguaglianza sociale.

L'egualitario parte dalla convinzione che la maggior parte delle diseguaglianze che lo indignano, e vorrebbe far sparire, sono sociali e, in quanto tali, eliminabili. L'inegualitario, invece, parte dalla convinzione opposta, che siano naturali e, in quanto tali, ineliminabili.

Il movimento femminista è stato un movimento egualitario. La forza del movimento è dipesa anche dal fatto che uno dei suoi temi preferiti è sempre stato, indipendentemente dalla veridicità fattuale, che le diseguaglianze tra uomo e donna, pur avendo radici nella natura, sono state il prodotto di costumi, leggi, imposizioni del più forte sul più debole, e sono socialmente modificabili. Si manifesta in questo ulteriore contrasto il cosiddetto "artificialismo", che viene considerato una delle caratteristiche della sinistra. La destra è più disposta ad accettare ciò che è naturale, e quella secondo natura che è la consuetudine, la tradizione, la forza del passato". (Norberto Bobbio).

Con riferimento alle ultime parole di Bobbio si può affermare che, dal punto di vista della mentalità, l'uomo di destra è colui che si preoccupa, innanzitutto, di salvare la tradizione; dal punto di vista socio-economico di tutelare vecchi privilegi di classe e per questo viene definito "conservatore".

L'uomo di sinistra, invece è colui che intende, sopra ogni altra cosa, liberare i propri simili dai vincoli loro imposti dai privilegi di razza, ceto, classe sociale; ricerca l'emancipazione e per questo viene definito "progressista".

Per quanto riguarda gli aspetti economici, i conservatori ritengono fondamentale la libera concorrenza e quindi considerano opportuno un limitato intervento dello stato in economia. Esaltano la concezione liberista e naturalista della libera competizione che permette ai migliori di emergere ed è al tempo stesso elemento di selezione, nonché di autoregolamentazione dell'economia tramite le leggi del mercato.

La destra intende promuovere l'emancipazione sociale facendo leva sulla capacità del singolo. In gener tutela soprattutto gli interessi dei ceti medio-alti sul piano economico. Per questo motivo i partiti conservatori al governo tendono ad imporre poche imposte, soprattutto indirette, evitando di redistribuire i servizi. I cittadini dovranno pertanto acquistare i servizi di cui necessitano sul mercato privato, cosicché i benestanti potranno accedere alle prestazioni migliori senza socializzare il proprio denaro con le classi più deboli, tramite le imposte.

L'ideologia di sinistra si rivolge prevalentemente alle classi economicamente inferiori, pertanto cerca di stabilire delle regole e dei correttivi alla competizione selvaggia per salvaguardare i ceti, le imprese ed i settori in difficoltà. Infatti ritiene che il sistema economico da solo non possa raggiungere l'equilibrio e quindi sia necessario l'intervento dellostato. La sinistra propugna a grandi discorsi forme di "welfare state" (stato del benessere), ossia uno stato che garantisca a tutti i cittadini il conseguimento di un tenore di vita minimo, la tutela della salute, l'istruzione, l'abitazione e l'alimentazione adeguata. Presuppone la realizzazione di un esteso programma di spesa pubblica, innanzitutto mediante un sistema fiscale che attui una ridistribuzione della ricchezza nazionale in senso egualitario.

Secondo questo modello lo stato si fa promotore di un'ampia gamma di servizi offerti a tutti i cittadini indipendentemente dal loro ceto sociale. Si contrappone quindi allo stato liberale nel quale l'amministrazione pubblica, al massimo, si fa carico di tutelare fasce di cittadini in stato di povertà.

Per quanto riguarda la politica economica, in genere i conservatori danno più importnza alla stabilità monetaria ed alla lotta contro l'inflazione, a scapito dell'occupazione (indirizzo monetarista), mentre i progressisti tutelano di più l'incremento di produzione reale e l'occupazione, anche se ciò determina degli squilibri sul piano finanziario (politica economica di indirizzo keynesiano).

Tra destra e sinistra vi sono contrapposizioni circa altri valori base.

Solidarietà-individualismo. La sinjistra prende molto in considerazione la solidarietà, in relazione all'idea di "sostegno per i deboli o svantaggiati". Invece l'orientamento classico di destra lo considera un intralcio allo stimolo dello spirito d'iniziativa individuale.

Pacifismo-militarismo. Per la destra l'uso o la dimostrazione della forza militare, anche solo per scopi difensivi è necessrio, vista la tendenza "naturale" degli stati ad accrescere il proprio potere nei confronti delle altre nazioni. Per la sinistra la pace tra i popoli, obiettivo di un mondo migliore, va perseguita con concrete dimostrazioni di volontà di disarmo e pacificazione.

Ambiente. La sinistra si pone l'obiettivo di lasciare alle generazioni future un ambiente vivibile, a costo di rinunciare a qualche quota di prodotto interno lordo (P.I.L.), convertire produzioni, cambiare abitudini di vita o tecnologie. Cerca di individuare uno sviluppo sostenibile, che consiste nel programmare crescita e progresso in modo compatibile con l'ambiente, valutandone non solo i benefici immediati, ma anche i danni arrecati agli ecosistemi. Tale modello di sviluppo tende a prendere in considerazione la complessità del problema ed ad un'analisi su scala planetaria, perché gli squilibri non sono circoscrivibili.

La destra è anch'essa favorevole alla tutela dell'ambiente, ma solo se non frena lo sviluppo tecnologico. Abbraccia la corrente economista di tutela dell'ambiente che dà per scontato che lo sviluppo tecnologico e la trasformazione dei modi di vita non possono essre rallentati. Vede il problema ambientale in chiave economica: prevenire solo se è meno costoso che recuperare, ripristinare se non è troppo oneroso, intervenire sull'ambiente se si ricavano utili in termini di reddito e nuova occupazione (industria del disinquinamento).Uno stato che imponga poche tasse ha meno denaro da spendere a fini sociali, ma anche per la difesa dell'ambiente (controlli, monitoraggi, parchi naturali, guardie ecologiche).

 

 

 

UN PROSPETTO DELLE IDEE DELLA DESTRA CONFRONTATE CON QUELLE DELLA SINISTRA

 

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SINISTRA

DESTRA

Democrazia

Aristocrazia

La cultura prevale sulla natura:

  Intelligenti non si nasce ma si diventa, in un ambiente idoneo e con stimoli idonei

  usi, costumi, tradizioni, compresa la famiglia, sono una creazione cultura, e possono essere modificati

  la criminalità è un prodotto sociale

  La malattia mentale deriva da vicende infantili e non da basi fisiologiche. La malattia mentale è provocata/aggravata dalla società. La malattia mentale si cura con parole e psicoterapie. La sinistra è pertanto freudiana. Gli psicofarmaci servono solo a instupidire e controllare la gente

  Tutti gli stili di vita sessuale sono accettabili, in quanto non esiste uno stile imposto dalla natura: accettazione dell’omosessualità; libertà sessuale: l'educazione tradizionale, il senso della decenza tradizionale, forse anche la monogamia (vedi comuni hippie) sono un prodotto culturale

  La famiglia tradizionale è un prodotto culturale: perciò la struttura della famiglia è plasmabile, non è scritto da nessuna parte che il matrimonio sia indissolubile, divorzio, famiglie collettive (come nei kibbutz israeliani, non di rado di ispirazione comunista), famiglie allargate con più madri e/o più padri divorziati sono perfettamente ammissibili; coppie omosessuali che allevano figli sono ammissibili

  Non esistono ruoli più consoni all'uomo o alla donna, né differenze psicologiche tra uomo e donna: le differenze tra i sessi sono unicamente frutto della cultura

La natura prevale sulla cultura:

  L'intelligenza si eredita

  gli usi e costumi fondamentali dell'umanità, come la monogamia, la famiglia, l'eterosessualità sono iscritti nella natura umana

  la criminalità è una colpa

  La sinistra ha potuto chiudere i manicomi proprio grazie all'avvento degli psicofarmaci. Prima del loro impiego era praticamente impossibile far vivere in famiglia individui violenti ed agitati.

  tra uomini e donne esistono innegabili differenze dovute alla loro conformazione costituzionale

Democrazia della cultura

Tutti hanno diritto di fruire gratuitamente del patrimonio artistico del paese

 

Elitarietà della cultura

Non tutti possono raggiungere il livello più alto di studi; esso è riservato ai capaci e meritevoli

Non tutti capiscono l’arte; molti sono irrimediabilmente incapaci di sentimenti e pensieri elevati

La cultura è una conquista intellettuale dei capaci

La "libera fruizione del patrimonio artistico" fa sì che scolaresche disinteressate danneggino con scritte, scarponi chiodati, chewing-gum e qualt'altro il patrimonio artistico nazionale. L'arte va fruita solo da coloro che ne sono degni.

Le eguaglianze tra gli uomini prevalgono sulle diseguaglianze

Le diseguaglianze prevalgono sulle eguaglianze

Vedi il punto elitarietà della cultura

Ateismo (sinistra marxista): La religione è un inganno; "la religione è l'oppio dei popoli" (Marx)

La religione cattolica è l’unica verità (Destra cattolica): La religione cattolica contiene l’unica verità ed è un elemento fondamentale della identità europea

Razionalismo e tolleranza (Destra liberale): la verità assoluta potrebbe non esistere. Il meglio che si può fare è tollerare la presenza di diverse opinioni e fedi religiose (“Libera chiesa in libero Stato”).

La religione è un pilastro della società (Destra sociale): La religione è un elemento della identità nazionale e un fattore di ordine

Chiesa progressista

La Chiesa cattolica deve dialogare con le religioni non cristiane e cercare di attenuare le differenze anziché enfatizzarle; deve fare cerimonie religiose comuni dove certe parti del rito e certe preghiere devono essere private degli elementi peculiari del cattolicesimo (es. il Credo recitato al modo delle chiese orientali)

Il Concilio Ecumenico Vaticano II è stato un grande passo in avanti per svecchiare la Chiesa cattolica

Teologia progressista: l'inferno non esiste, ecc.

Woytila è stato un bieco integralista; Ratzinger non è stato da meno; avrebbe dovuto essere papa il cardinale Martini, che faceva sempre conferenze in cui panecipavano rabbini, esponenti dell'islam e delle religioni orientali

Chiesa tradizionalista

Il Concilio Ecumenico Vaticano II è stato l'inizio del lassismo e dell'errore dottrinale nella Chiesa cattolica, con la sua acritica accettazione delle idee della modernità

 

Valori relativi

Multiculturale è bello; società multietnica e multirazziale

Storicismo: tutti i valori sono storicamente condizionati

Valori assoluti

Tutela dei gruppi deboli

Debolezza scolastica dovuta a fattori sociali.

Esistono "classi deboli" che lo stato deve tutelare.

Selezione darwiniana

Progressismo e rivoluzione

Tradizionalismo

Anticlericalismo (sinistra marxista): La Chiesa utilizza la sua organizzazione solo per ottenere vantaggi, contrastare le idee marxiste, intromettersi in politica (es. per contrastare le leggi sull’aborto, il divorzio, le convivenze), influenzare le istituzioni.

Vanno combattuti tutti i privilegi che mirano a garantire alla Chiesa cattolica una posizione di preminenza e una maggiore diffusione in confronto alle altre religioni (es. l’insegnamento della religione cattolica nelle scuole).

Se la religione cattolica finisse in minoranza per una immigrazione non cattolica, questo non costituirebbe un problema ma un arricchimento e un fattore di tolleranza reciproca, perché alla religione cattolica non va riconosciuta una maggiore importanza rispetto alle altre religioni.

La Chiesa è una istituzione fondamentale (Destra cattolica): La Chiesa è una istituzione fondamentale per la civiltà e ha ogni diritto di esercitare la sua influenza in campo politico per contrastare aborto, divorzio, convivenze ecc.

Anticlericalismo (Destra liberale): Talvolta la destra liberale si è mostrata anticlericale, quando la Chiesa è intervenuta per sbarrare il passo alle riforme economiche richieste dal sistema capitalistico

La Chiesa è un fattore di ordine e un elemento della identità nazionale (Destra sociale) La Chiesa è un fattore di ordine e un elemento della identità nazionale, con cui si possono stringere alleanze (es. Patti Lateranensi del 1929)

Welfare state: Lo Stato che si occupa del cittadino “dalla culla alla tomba”

Stato neutrale (Destra liberale): Lo stato deve intervenire il meno possibile nell’attività economica

La proprietà non è un diritto fondamentale

La proprietà va ripartita uniformemente (tassando le eredità, espropriando) o gestita collettivamente (aziende nazionalizzate: ENEL, Ferrovie dello Stato) o cooperativisticamente (Coop, Unipol, Cooperative rosse)

La proprietà è un diritto fondamentale (Destra liberale):

La proprietà deve essere individuale e non collettiva.

La proprietà privata è la base della indipendenza della persona

L’accumulo della proprietà è la ricompensa per le persone più laboriose e per i loro figli

Diffidenza verso gli imprenditori

L'iniziativa economica va limitata sotto molteplici aspetti, a tutela dell'interesse della collettività e della persona del lavoratore

Il lavoratore è il soggetto più importante; scarsa o nessuna attenzione viene prestata ai problemi e alle esigenze delle imprese: i lavoratori, i loro diritti e il loro benessere sono l’elemento più importante della realtà produttiva.

I lavoratori sono la parte debole, e vanno emanate leggi a loro favore.

Indifferenza o minore attenzione rispetto alle esigenze e ai problemi degli imprenditori: gli imprenditori sono una categoria forte, aggressiva, e possono sostenere il peso di imposte elevate, legislazione ambientale, legislazione sindacale e di tutela dei lavoratori, contributi sociali, salari minimi, collocamento tramite uffici pubblici senza possibilità di scelta del lavoratore, legislazione a favore delle lavoratrici madri, divieti di licenziamento se non per motivi accertati dal giudice, obbligo di assunzione di lavoratori portatori di handicap, impossibilità di accertare tramite loro medici le cause di assenza per malattia ecc.

Le imposte, i vincoli, la legislazione sindacale ed ecologica non vengono considerate nel loro impatto negativo sulla produzione, ma come un peso doveroso che gli imprenditori devono accollarsi per responsabilità sociale. Gli imprenditori devono anche assumere portatori di handicap per garantire ad essi una vita migliore.

Incoraggiamento viene dato alle piccole imprese che consentono ai lavoratori di diventare indipendenti

Visione positiva del ruolo dell'imprenditore, visto come fondamentale (Destra liberale): è l'imprenditore il motore dell'economia, perché è lui che crea posti di lavoro; gli imprenditori sono la fonte della ricchezza della nazione e la parte più responsabile ed attiva della popolazione.

L’iniziativa economica va incoraggiata in tutti i modi

L’imprenditore è il soggetto più importante; scarsa o nessuna attenzione viene prestata ai problemi dei lavoratori

Lo Stato deve essere attento ai problemi e alle difficoltà degli imprenditori, mentre in realtà troppo spesso le trascura.

I vincoli della legislazione sul lavoro, sulla previdenza sociale, sulla tutela ambientale e sui diritti dei consumatori e i vincoli fiscali sono spesso eccessivi, populisti e vanno posti con cautela e dopo attento studio, allo scopo di non rendere troppo difficoltosa l’attività produttiva. La sinistra porta avanti un consapevole attacco a 360 gradi nei confronti delle imprese: a) sindacati; b) ecologismo; d) legislazione complicatissima sulla sicurezza; e) tribunali degli utenti (es. tribunale dei diritti del malato); f) legislazione a favore dei consumatori e sui danni da prodotti; g) fisco; h) leggi ereditarie che rendono più difficile passare da una generazione all'altra il capitale imprenditoriale.

Massima attenzione ai problemi delle imprese, alla cui salute è collegato il benessere nazionale (destra liberale)

Sostegno alle “categorie deboli” (lavoratori dipendenti, donne, minori, portatori di handicap, anziani ecc.) con leggi di favore; eliminazione delle barriere scolastiche che impediscono la mobilità tra classi sociali

Individualismo: ciascun individuo, con i suoi sforzi, può procurarsi tutto quanto gli occorre

Solidarietà: Fornitura di servizi pubblici gratuiti o semigratuiti (es. scuola, sanità, servizio di gestione delle pensioni), o a basso costo (trasporti, elettricità, gas) alle classi meno abbienti finanziati con imposte progressive sulle classi più abbienti

Chi ha deve dare a chi ha di meno senza necessaria contropartita

Individualismo: ciascun individuo, con i suoi sforzi, può procurarsi tutto quanto gli occorre

E’ giusto che un individuo non previdente (es. che non pensa alla sua pensione) o poco incline al lavoro sconti le conseguenze, invece di avere sempre il soccorso dello Stato

Controprestazione (destra liberale): a ciascuno va dato in relazione a quello che dà in cambio a noi; questo è un elementare principio di giustizia che deve governare i rapporti umani

Critiche al consumismo: il consumismo spesso si accompagna ad ostentazione di ricchezza, a spese voluttuarie che offendono la povertà delle classi meno abbienti. Esistono stili alternativi di vita non basati sul consumismo (comunità ecologiche, ecc.); l’Occidente deve accettare una redistribuzione delle risorse e inventarsi uno stile di vita più sobrio.

Le industrie ci condizionano tramite la pubblicità

Il consumo è il motore dell’economia (Destra liberale): il consumo e la ricerca del soddisfacimento dei propri bisogni è la forza che fa girare l’economia

Il consumismo è uno sfrenamento degli istinti contrario al Vangelo (Destra cattolica)

Le industrie non possono che far leva su desideri che già abbiamo

Solidarietà col Terzo Mondo: il Terzo Mondo va aiutato con aiuti sanitari e finanziari gratuiti. Le risorse mondiali vanno redistribuite a favore dei paesi del Terzo Mondo e l’Occidente deve accettare un tenore di vita meno opulento.

Rivalutazione delle società primitive come società che hanno sviluppato modelli di rapporto interpersonale e con la natura altrettanto validi di quelli occidentali

L’arretratezza del Terzo mondo deriva dalla arretratezza e inferiorità civile, culturale ed economica che esso deve superare da sé o attraverso la colonizzazione e la recezione dei modelli occidentali.

Svalutazione delle società primitive: Le società primitive sono società che si sono arrestate sulla via del progresso culturale e materiale

Antirazzismo

Aiuto ai disabili

Razzismo (destra nazista)

Preoccupazione eugenetica: non c’è più selezione naturale; le classi meno elevate e meno intelligenti fanno più figli delle classi più elevate e intelligenti

Tra le razze ci sono differenze sostanziali

Eugenetica (destra nazista)

 

Educazione permissiva

Educazione rigida

Femminismo

Aborto

Alla donna sono aperti diversi ruoli, compreso quello domestico, in cui pure può sentirsi realizzata

L'aborto è un reato: non è consentito alla donna autodeterminarsi sulla vita del feto

Esaltazione della scienza in confronto alla religione: lo sforzo collettivo dell’umanità comprende anche lo sforzo scientifico per liberarsi dalle minacce e dai condizionamenti della natura

La scienza è meno importante della religione (Destra cattolica)

Ugualitarismo, antimeritocrazia e anti-selezione: la selezione è classista e priva di spirito di solidarietà per i meno dotati che devono essere integrati e non emarginati

Odio radicato di qualsiasi forma di privilegio o trattamento differenziato

Livellamento degli stipendi e dei slari

Abolizione della distinzione tra lavoro manuale e intellettuale

Critica di principio ai guadagni "eccessivi" degli imprenditori

Meritocrazia e selezione: i meno dotati sono emarginati e scartati

Collaborazione: la salvezza è "collettiva", non può esserci benessere del singolo senza sforzo e promozione del benessere di tutti gli strati della società

Etica dell'impegno: i film, i libri, l'arte devono essere "impegnati", di "denuncia sociale"; una parte della propria giornata va dedicata all'impegno politico; la lotta di classe e l'impegno politico sono un dovere collettivo

Competizione: la salvezza è "individuale", l'individuo può realizzarsi principalmente grazie ai suoi sforzi personali

Simpatia o condanne lievi nei confronti della devianza:

Droghe leggere

Insulti a tutori dell'ordine

Murales e imbrattamento muri, vagoni ferroviari ecc.

Piccoli furti (cfr. sentenze assolutorie dei pretori d'assalto degli anni '60: "il furto è semplice inadempimento contrattuale")

Prostituzione di strada

Immigrati clandestini

Squatter e occupazioni illegali

Occupazione di fabbriche o scuole

Lancio di oggetti in occasione di cortei, comizi di importanti personalità politiche

ecc.

Attenuazione del giudizio sulla violenza quando "contestatrice", "di lotta", "impegnata", "di protesta": lancio di oggetti a leader politici, eccessi di autonomi; devastazione di centri di accoglienza da parte di soggetti ospitati; rivolte nelle carceri; intemperanze dei no-tav eccetera

Disapprovazione per principio di ogni forma di controllo statale in quanto strumento potenziale di repressione e dittatura

A strutture repressive come carceri, tutori dell’ordine e esercito vanno destinate meno risorse possibili

All'esercito e alla polizia vanno destntate meno risorse possibili. La polizia va benissimo con schedari di cartone, anzi non deve tenere schedari delle persone, neanche con le Ioro impronte digitali

Rifiuto per principio di dare le impronte digitali

Spazi di autonomia e centri sociali sottratti a ogni controllo e impenetrabili alle forze dell’ordine

 Il potere dello stato va limitato in tutti i modi: garantismo, limitazione dei poteri di polizia, antiautoritarismo ecc.

Anticonformismo; solidarietà e simpatia immancabile per i marginali, gli eversivi, i contestatori, gli scioperanti, i no-global, coloro che lottano contro "il sistema", gli artisti trasgressivi, gli alternativi.

La sinistra interpreta il ruolo di cassa di risonanza per qualsiasi malcontento emerga nella società: rivolte di Genova e Reggio Calabria negli anni '60 sostenute e alimentate da militanti di sinistra; Curcio, ideologo delle brigate rosse, progettava originariamente la creazione di un "tam-tam delle regioni" per amplificare la protesta locale

Conformismo; solidarietà e simpatia per gli individui che rispettano le leggi e le istituzioni e sono membri ben integrati e "produttivi"

Tolleranza zero

Uno stato e un'autorità pubblica forte sono garanzia di ordine e giustizia

Arte impegnata e strumento di denuncia sociale

"I film che provengono da Hollywood sono spesso schifezze consumistiche senza alcun pregio"

 

Psicologia di guerra: "lotta continua", incitamento alla lotta politica senza remissione e con ogni mezzo; alla intolleranza personale persino verso il partner che esprime idee non consone ad un individuo progressista; demonizzazione, emarginazione, ostracismo ai gruppi di destra o centro-destra, opposizione attiva alle loro attività (riunioni, comizi, iniziative culturali rivolte agli studenti ecc.) in ambito universitario, scolastico, sindacale

E' considerato un naturale, logico portato della militanza rompere amicizie, rapporti professionali, matrimoni a causa delle convinzioni politiche "non corrette" dell'altro

Chi non è di sinistra è come minimo un individuo poco lucido, uno sciocco borghese soddisfatto dell’attuale stato di cose (se è di centro) o è un fascista violento (se è di centro destra o di destra o anticomunista)

Ci sono correnti culturali cui va impedito ad ogni costo l'accesso nel mondo editoriale e universitario

I giudici di sinistra devono "militare", vigilare particolarmente contro i reati veri o presunti commessi dai soggetti di destra e contro i torti commessi da individui di destra contro i membri delle classi subalterne. Le sentenze devono essere esemplari: chiusura delle imprese che non rispettano anche dettagli minimi e irrilevanti della legge sulla sicurezza, ecc.

Gli studenti di sinistra dovrebbero poter  impedire l’accesso ai locali delle università (vedi Torino) a coloro che vogliono tenere una pacifica assemblea di destra, perché finalizzate ad esprimere idee "fasciste", "antidemocratiche" e quindi illegali

Il potere degli altri, visti come "avversari nella lotta" (politica) va limitato in tutti i modi possibili

Il potere della Chiesa cattolica va limitato per principio, perché è una antagonista ai valori e all'azione della sinistra

Nel settore dei mass media non si possono avere più di tot giornali o televisioni, perché questo può essere usato contro la sinistra. Non importa se intanto i gruppi stranieri, che non hanno vincoli simili, crescono e presto o tardi acquisteranno i gruppi nazionali

 

Vittimismo

Paranoia: "i nostri avversari sono potentissimi, implacabili, attivi su tutti i fronti, dobbiamo contrattaccare" ecc. (cfr. la "paranoia berlusconiana" contro i "comunisti")

Complesso dell'"unto di Dio": ciò che fa la sinistra è bene, ciò che fa la destra è male.

"Siamo sotto una dittatura (mediatica) di destra" oppure: "Siamo un paese di destra"

La destra nazista e fascista hanno avversato con tutti i mezzi, anche violenti, il comunismo

Siamo sotto una dittatura di sinistra: la sinistra controlla il paese; controlla o ha proficui rapporti politici a danno della destra con:

Sindacati

Quattro regioni: Emilia-Romagna, Marche, Toscana, Umbria, e le province a forte prevalenza operaia di Piemonte, Lombardia, Liguria.

Autonomi e gruppi "no-compromise" come Rifondazione Comunista, FLM ecc.

Organismi rappresentativi di extracomunitari, chiese non cattoliche

Magistratura (Magistratura Democra- tica, la corrente di sinistra, ha la maggioranza nel CSM, l'organo di autogoverno dei giudici)

Associazioni dei consumatori

Associazioni ecologiche

Tribunali dei diritti del malato

Università (cfr. andate alla mensa dei docenti del Politecnico di Torino e senti i discorsi che fanno)

Scuola (cfr. provate a manifestare idee di destra in collegio docenti o nei consigli di classe o agli scrutini)

Almeno tanti giornali quanti Berlusconi (da "L'Espresso" a "L'Unità")

Più giornalisti e opinionisti di quanti ne controlli Berlusconi (cfr. leggete gli articoli antiberlusconiani dei vari Zagrebelsky, Gramellini ecc. ospitati da La Stampa immancabilmente in periodo di campagna elettorale)

Gli artisti più popolari (da Benigni a Pelù a Pupi Avati a Nanni Moretti)

Dualismo apocalittico: se una società non è completamente di sinistra allora è "di destra", "marcia", "corrotta", "decadente", "reazionaria", "antiprogressista", "antidemocratica" ecc.

Idem

Valutazione assolutamente positiva del movimento anarchico del Sessantotto

Valutazione assolutamente negativa del Sessantotto, considerato come il movimento che ha promosso il declino dei valori tradizionali e arrecato innumerevoli danni alle società occidentali

Supervalutazione dell'arte, della musica, della cinematografia, della comunicazione "democratica", visiva e sensoriale, di contro a quella "aristocratica" dei libri e della parola astratta; critica alla scuola gentiliana; critica di Don Milani che nella scuola di Barbiana vuole l'insegnamento vicino all'esperienza quotidiana degli alunni

Scuola gentiliana; alto concetto della cultura astratta e filosofica, della cultura per la cultura

Solidarietà immancabilmente con i gruppi deboli, subalterni, disadattati; massima attenzione alle esigenze dei tossicodipendenti, degli studenti meno dotati, dei disadattati, delle persone in stato di disagio psichico, dei migranti, degli zingari ecc. Gli emarginati vanno sempre aiutati. Vanno create organizzazioni e fondi di aiuto, finanziati col denano pubblico, per tossicodipendenti, zingari, ecc.; vanno garantite cure mediche gratuite ad immigrati clandestini senza chiedere loro di regolarizzare la propria posizione, pazienza se i deficit delle imprese di trasporto vanno a finanziare spesso la mobilità di clandestini ed emarginati; vanno regalati appartamenti alle famiglie a basso reddito ecc.

Scuola che si concentra prevalentemente sugli alunni dalle capacità più modeste, e destina sforzi comparativamente minori alla cura delle eccellenze: nessuna borsa di studio per i meritevoli se non sono anche poveri e appartenenti alle classi subalterne; nessuna possibilità di studi all'estero pagati per gli studenti più brillanti; nessuna scuola speciale per individui estremamente dotati; nessuno screening del quoziente di intelligenza per individuare gli individui dalle maggiori prestazioni intellettuali

Nessun vantaggio è mai troppo per i gruppi subalterni: programmi di istruzione semplificati per chi ha disagio sociale; diritto di sciopero per i lavoratori ma non di serrata per gli imprenditori, ecc.

Ammirazione per gli individui forti, psicologicamente equilibrati, ben adattati.

Un paese deve puntare al rafforzamento e all'elevazione delle eccellenze piuttosto che alla cura degli alunni poco dotati

Influenza sociale sul comportamento individuale

La società influenza i risultati scolastici

Lotta contro la pena di morte

Crimine e devianza come colpa della società

Responsabilità del singolo per il suo comportamento

Il ragionamento della sinistra secondo cui un individuo è determinato dalla società in cui vive ha talvolta degli esiti… sinistri: Stalin ne concluse che i kulaki i contadini ricchi che avversavano le sue riforme, non potevano che essere quelli che erano e quindi l'unica soluzione era sterminarli.

Priorità della occupazione: lavorare meno per lavorare tutti

Priorità della produzione: Se è possibile produrre con meno lavoratori, in fabbriche meccanizzate, i lavoratori superflui non possono venire occupati.

Bisogna accettare le previsioni dei sociologi e non combatterle: con il progresso tecnologico sarà necessario solo un lavoratore ogni dieci disponibili per produrre beni per tutti i lavoratori; e dei lavoratori impiegati solo uno su dieci avrà un impiego fisso

la scuola secondo la sinistra:

Antiautoritarismo e rapporto paritetico tra docente e discente: abolite le cattedre sulle predelle, incoraggiato il "tu", la discussione e la spiegazione di ogni decisione agli alunni

Svalutazione di principio della scuola tradizionale: funziona male, non integra, ha pessimi risultati ecc.

Scuola aperta a tutti, anche agli incapaci e immeritevoli, contro il dettato costituzionale che vuole riservati i gradi più alti degli studi ai capaci e meritevoli; la scuola deve essere strumento di integrazione sociale e va drasticamente limitato il drop-out

Scuola come luogo di lotta politica: fornisce gli strumenti critici della contestazione del sistema

Tutti gli alunni possono essere portati all'eccellenza: i metodi didattici "progressisti", "avanzati", "moderni" sono, secondo la sinistra, in grado di garantire il dieci a tutti (cfr. le affermazioni dei teorici del Mastery Learning)

Lo scarso rendimento e la demotivazione degli alunni sono colpa degli insegnanti, che promuovono una cultura astratta, che non è vicina agli interessi e alla sensibilità dei discenti: vedi Don Milani e la scuola di Barbiana

Lotta ad oltranza al tipo di istruzione elitario basato sul rapporto di un precettore con uno o pochi alunni: il modello deve essere quello democratico, ancorché meno efficace, inaugurato dalle Scuole Pie dell'Ottocento; lotta ad ogni costo alle ripetizioni, considerate classiste, discriminatorie e profittatorie

Lotta all'autoreferenzialità degli insegnanti: la valutazione degli insegnanti deve essere "oggettiva", "garantistica", "trasparente", gli insegnanti devono essere valutati

La scuola deve essere aperta e integrare tutti, dai disadattati sociali ai disabili ai soggetti psichiatrici. La scuola attuale è troppo rigida, perché non è organizzata per accogliere soggetti psichiatrici gravi.

La scuola si deve principalmente concentrare sulle esigenze degli alunni più deboli, e gli alunni dotati sono visti come strumento per aiutare quelli più deboli in un'ottica di collaborazione (cfr. il famigerato "gruppo classe" in cui devono fondersi bravi e somari)

Le classi differenziali vanno abolite. Gli ipodotati devono rimanere nelle classi normali

La scuola non deve essere o essere solo professionalizzante, ma anche dare gli strumenti di contestazione. Una scuola che punta troppo alla professionalizzazione è a funzionale allo sfruttamento imprenditoriale

La cultura vive nelle persone, non è qualcosa di esterno e astratto; gli insegnanti sono la cultura; non vi può essere, quanto alla valutazione dell'alunno, niente di esterno al loro giudizio

Lavoro come diritto e fonte di sostentamento: salario minimo sufficiente per una vita dignitosa per sé e la famiglia, indipendentemente da quanto si lavora; “lavorare meno per lavorare tutti”; lavoro stabile a vita e non lavoro interinale; pochi straordinari per assumere più lavoratori

Lavoro come merce (Destra liberale): Lavoro interinale, quando serve all’imprenditore; lavoro ridotto al minimo indispensabile per la produzione; pochi lavoratori molto pagati che fanno molti straordinari

Lo stile sessuale e familiare è libero entro limiti ben più ampi di quelli tradizionalmente riconosciuti dal cattolicesimo: riconoscimento delle convivenze tra omosessuali, delle famiglie omosessuali con bambino, delle famiglie collettiviste (es. kibbutz israeliani)

Esiste un unico stile sessuale corretto ed è quello eterosessuale, preferibilmente all’interno del matrimonio

Libertà di autodeterminazione riguardo i fatti della propria vita affettiva: aborto, divorzio, ecc.

La vita affettiva delle persone è un fatto che riguarda anche gli altri: condiziona la stabilità della società, il benessere dei figli, e non può essere lasciato all’anarchia dell’individuo

La scuola è uno strumento di lotta di classe (serve a dare gli strumenti intellettuali per opporsi alle idee che l’autorità tenta di imporre), perciò va promossa fino almeno a 18 anni per tutti e non deve essere solo professionalizzante. Filosofia, latino, storia, scienza devono far parte del bagaglio dell’alunno

La scuola è riservata ai capaci e meritevoli

La scuola deve servire principalmente a dare una formazione professionale (Destra liberale)

Politica economica keynesiana finanziata col debito pubblico: aumentare le spese pubbliche per dare reddito alle classi meno abbienti e aumentare l’occupazione, anche a costo di generare inflazione e aumentare il debito pubblico

Politica economica monetarista (Destra liberale): attenzione all’inflazione e alla stabilità monetaria. Lo Stato deve diminuire le spese pubbliche e aumentare il costo del denaro se c’è rischio di aumento dell’inflazione

Statalismo e assistenzialismo: lo stato deve intervenire a controllare l'economia, a produrre a basso costo per le classi subalterne, a fornire previdenza pubblica anziché privata

Deficit pubblico ed elevate spese pubbliche

Politiche keynesiane di deficit spending

Assistenzialismo

I servizi pubblici sono una forma efficiente di produzione

I servizi e i beni, almeno quelli più importanti, devono essere forniti dallo Stato anziché dalle imprese private

Non è possibile lasciare le persone a se stesse perché la pubblicità e il consumismo e l’influenza sociale sarebbero i veri responsabili del loro stato

Previdenza obbligatoria di stato anziché lasciata all'individuo

Prelievo di una parte del reddito dell'individuo per destinarlo alla produzione di beni e servizi "meritevoli": arte, cultura, radiotelevisione di stato anziché calcio-spettacolo, discoteche, televisione privata ecc.

Assicurazione auto obbligatoria

Sanità gestita dallo stato anziché con assicurazioni private dall'individuo

L'uso delle armi, anche sportivo o per autodifesa va vietato ai privati ad ogni costo, perché è lo stato che deve occuparsi della loro tutela

Stato neutrale: non deve intervenire nell'economia né nei conflitti tra le classi, non deve sostituirsi alla previdenza e laboriosità individuale; l'insuccesso e la precarietà economica sono una punizione per l'ignavia e uno stimolo alla responsabilità

Bilancio dello stato in pareggio e controllo della spesa pubblica

La sinistra denuncia il finanziamento indiscriminato dei circhi (esiste un apposito ente circense), dei nomadi, delle strutture per il recupero dei tossicodipendenti, delle compagnie teatrali, dei film, dei complessi musicali, delle "estati culturali" che sperperano il denaro dei comuni

I servizi pubblici sono una forma di produzione inefficiente e piena di sprechi al confronto di quelli delle imprese private

L’individuo è il miglior giudice dei suoi bisogni, e un eccessivo intervento dello Stato viola la libertà individuale

Tutti i comportamenti negativi, purché non illegali, rientrano nella libertà dell'individuo, e lo Stato non deve sindacare

L'uso delle armi, sportivo o per autodifesa, è un diritto inalienabile del cittadino (USA)

Allocazione pubblica delle risorse: Lo Stato deve acquisire la proprietà dei mezzi di produzione e/o diventare produttore accanto ai privati e/o prelevare imposte elevate: attraverso tutto questo esso ha una parte importante nel decidere cosa produrre: trasmissioni culturali invece che televisori a colori; facoltà universitarie di filosofia invece che discoteche; centri culturali invece che auto sportive, ecc.

Allocazione privata delle risorse (Destra liberale) Lo Stato spreca risorse, producendo servizi ad un costo più alto delle imprese private e regalando soldi tramite appalti truccati, stipendi di consigliere comunale o regionale, assunzioni di figli di deputati ecc.

Meno denaro viene gestito dallo Stato, meno sprechi subisce il cittadino

Imposte elevate per finanziare le spese sociali ed eliminare le diseguaglianze: Imposte sul patrimonio, imposte sulle eredità, imposte ecologiche, imposte progressive, imposte elevate sui redditi di impresa

Diminuzione delle imposte per stimolare l’iniziativa economica (Destra liberale)

Sistema elettorale proporzionale: i partiti devono avere seggi in proporzione ai voti; questo tutela le minoranze, tra cui le minoranze di sinistra

Sistema elettorale maggioritario: Il partito che ha più voti deve avere la maggioranza dei seggi in Parlamento, perché questo promuove un governo più forte e stabile

Internazionalismo

Gli stranieri sonn nostri fratelli e noi non dobbiamo temere niente da loro

Tutte le questioni internazionali, etniche, religiose ecc. possono essere risolte senza violenza, mettendosi pacificamente a discutere intorno ad un tavolo.

"Comprare nazionale" e "tutela delle imprese italiane dalla concorrenza straniera" sono concetti che trovano scarsa eco nella sinistra

Nel settore dei mass media non si possono avere più di tot giornali o televisioni, perché questo può essere usato contro la sinistra. Non importa se intanto i gruppi stranieri, che non hanno vincoli simili, crescono e presto o tardi acquisteranno i gruppi nazionali

Pacifismo: la violenza non è mai il modo per risolvere controversie

Armarsi per autodifesa è comunque sbagliato

L'esercito andrebbe abolito o drasticamente ridimensionato e destinato prevalentemente a compiti civili; avere un esercito forte, fare spese militari è comunque sbagliato

Nelle forze armate occorre democrazia

Avere corpi di elite è sbagliato, perché i corpi di elite (SAS, Parà ) sono formati da fanatici della violenza

Nazionalismo e difesa aggressiva dei propri interessi nazionali (Destra sociale): il nazionalismo esasperato sfocia nel razzismo; la violenza è stata storicamente in certe occasioni un modo efficace e necessario per risolvere controversie e fa parte del quadro della lotta naturale

Il sesso è un aspetto importante della vita e va valorizzato al massimo, anche come forma di lotta e contestazione della repressione delle istituzioni: alluvione di film pornografici a partire dal '68 (cfr. ancora nel 1995 "L'Espresso" proponeva in abbinamento al giornale le cassette porno della serie "SuperVixen" degli anni '60)

Il sesso fine a se stesso, o inteso come divertimento, o praticato con partner diversi è patologico; il sesso può minare istituzioni tradizionali come la famiglia e la religione

Partecipazione e gestione dal basso del potere: la sinistra, a partire dal '68 ha cercato di promuovere organi collegiali in ogni grande organizzazione privata e pubblica. Norberto Bobbio ha affermato che le sfide della nuova sinistra progressista stanno nella promozione della partecipazione a tutti i livelli

Concertazione infinita: primarie elettorali; concertazione delle parti sociali; ruolo di interlocutore politico del governo assegnato ai sindacati; comitati, consigli, collegi, ecc.

Gestione dall'alto del potere ad opera dei più responsabili, capaci, onesti: la decisione dal basso porta a conflitti, voci discordanti, confusione.

Decisione dall'alto anziché concertazione

Multiculturalità e lotta al razzismo: la cultura, la religione e la razza dei nuovi cittadini va posta alla pari con quella dei vecchi cittadini ed è un fattore di arricchimento reciproco (“melting pot”)

Società multietnica e multiculturale: il diverso visto unicamente come occasione di arricchimento.

La religione islamica e in genere le religioni non cattoliche hanno una importanza pari a quella cattolica.

Se la religione cattolica finisse in minoranza per una immigrazione non cattolica, questo non costituirebbe un problema ma un arricchimento e un fattore di tolleranza reciproca.

Unità culturale ed etnica (Destra sociale): La diversità culturale ed etnica crea enormi problemi. E’ valutato come fatto negativo che culture, religioni ed etnie diverse da quella tradizionale occidentale, attraverso la immigrazione, distruggano la prevalenza della cultura tradizionale occidentale.

Laicismo: in una società “laica” lo stato non deve prendere posizioni che facciano prevalere una idea religiosa sull’altra (es. riguardo l’aborto, il divorzio e le coppie omosessuali), perché lo “stato” deve essere separato dalla “società civile” (la vita economica, culturale, religiosa dei singoli, che riguarda solo loro).

Non esistono valori religiosi e culture superiori alle altre

La Chiesa non deve intervenire in politica

La religione cattolica non deve avere alcun vantaggio: E’ semplicemente una religione come le altre; se al posto del cattolicesimo nella nostra società acquistasse il predominio l'islam o il buddhismo ciò sarebbe perfettamente normale

Laicismo (Destra liberale)

Lotta al qualunquismo: (Destra cattolica) Benedetto XVI ha dichiarato che il rifiutarsi di ritenere delle posizioni migliori di altre è un modo per lasciar passare il principio che ognuno è libero di ricercare il proprio piacere senza riguardo agli insegnamenti della morale e della religione

Spazi alla dissidenza e alla protesta vigorosa: Devono esistere centri sociali di riunione dei soggetti di sinistra

Scarsa tolleranza per la dissidenza e la protesta vigorosa che potrebbe sfociare nella violenza. I centri sociali vanno chiusi, e comunque non finanziati con soldi pubblici ed aiutati dalle autorità a trovare sedi e spazi urbani.

Antiamericanismo: l’America è un paese grossolano, da non prendere come esempio

La società americana è eccessivamente capitalistica con scarsa considerazione per le esigenze dei lavoratori e dei meno dotati, consumistica, poco solidarista, militarista, anticomunista, egoista verso il terzo mondo, poco progredita come pensiero politico, infiltrata da lobbies militariste e cattoliche ed ebraiche

Filoamericanismo (Destra liberale): l’America è un paese civile, progredito e di antica democrazia, da prendere a modello in molti campi; ammirazione per i modelli capitalistici avanzati

I lavoratori devono sempre prendere parte alle decisioni dell’impresa: L’impresa non può essere considerata proprietà dell’imprenditore, ma è un fatto sociale che coinvolge anche i lavoratori

La gestione dell’impresa spetta all’imprenditore (Destra liberale)

Eguaglianza e redistribuzione: vanno combattute le diseguaglianze di ricchezza e di istruzione e di reddito; la ricchezza va redistribuita prelevandola con imposte progressive alle classi più abbienti e destinandola a servizi e sussidi per le classi meno abbienti

Compenso in base ai bisogni

Meritocrazia: esistono diseguaglianze di ricchezza e di reddito e di istruzione dovute a diverse capacità individuali. Gli individui più intraprendenti e capaci vanno premiati.

Compenso in base ai meriti

Alcune scienze hanno contenuti ideologici e sono fonte di oppressione: Essendo tutta la cultura sovrastruttura, l'uomo di sinistra non si fida della scienza, e massime della psicologia basata su fondamenti biologici, che metterebbe in crisi il suo presupposto: l'uomo è plasmabile e modificabile. Inoltre la sinistra teme che il determinismo possa essere usato per reprimere le minoranze asociali.

La psichiatria tradizionale è fonte di oppressione e molte delle sue teorie sono false

La psichiatria è una scienza al servizio del potere

Gli psicofarmaci sono solo mezzi di coazione

L’elettroshock è solo un mezzo di coazione

Le teorie economiche sono opinioni che risentono di ideologie

La psichiatria e l’economia sono scienze oggettive

La psichiatria è una scienza oggettiva e rispettabile e di grande aiuto alla collettività; l'elettroshock, se correttamente usato, e gli psicofarmaci, sono importanti strumenti di cura

Il mito dell'"economia falsa scienza al servizio del capitale" è, appunto, un mito: esiste solo l'economia valida e aggiornata e l'economia errata e non aggiornata.

In base al mito della sinistra che tutte le forme di economia sono in sostanza orientamenti ideologici, i contribuenti continuano a finanziare, nelle facoltà di economia di sinistra, un flusso inarrestabile di studi economici "filologici" sul pensiero economico del Seicento, Settecento, dell'Ottocento, ecc. Esempi fulgidi di questo tipo di specializzazione sono Claudio Napoleoni e i suoi emuli, che hanno scritto una serie infinita di libri inutili sulla storia del pensiero economico.

Ecologia: la maggior parte dei partiti “verdi” sono nati come scissione di partiti di sinistra

 

Lotta all’esclusione in tutte le sue forme: tutti devono avere accesso a tutti i servizi e le opportunità

I disabili non devono essere esclusi e vanno integrati nella scuola

I manicomi vanno aperti e i malati mentali vanno integrati nella scuola

Le classi differenziali vanno assolutamente abolite

Esclusione dalla integrazione sociale dei criminali (Destra sociale)

Esclusione dalla integrazione sociale dei malati mentali e dei portatori di gravi difetti fisici e psichici (Destra nazista)

Scarso aiuto alla disabilità; classi differenziali

Denuncia della falsa retorica della disabilità: il disabile ha capacità superiori ai normalmente abili in alcune aree; Newton, Einstein, e parecchi altri grandi scienziati e pensatori erano dislessici, autistici ecc.; gli autistici sono intelligentissimi e hanno capacità di calcolo e percezione superiori agli individui normali.

Populismo:

La sinistra usa tradizionalmente espressioni volgari e offensive (anche perché si crede assolutamente nel giusto e quindi legittimata)

Contrariamente a quanto si pensa, la sinistra si avvale da sempre di esperti di immagine, consulenti di pubbliche relazioni, psicologi. I sui slogan sono sempre attentamente studiati per far presa sulle masse

Le buone maniere sono snobismo di classe e farsene beffa non è sbagliato.

Tendenza ad appropriarsi o a cavalcare tutti i movimenti di protesta,

Sindrome "niente può essere più a sinistra della sinistra".

Gli storici marxisti interpretano tipicamente tutte le sommosse della storia, particolarmente quelle contadine, come portatrici di valenze politiche di lotta di classe

La sinistra interpreta il ruolo di cassa di risonanza per qualsiasi malcontento emerga nella società: rivolte di Genova e Reggio Calabria negli anni '60 sostenute e alimentate da militanti di sinistra; Curcio, ideologo delle brigate rosse, progettava originariamente la creazione di un "tam-tam delle regioni" per amplificare la protesta locale

Elitismo: semmai il popolo va educato, non vanno secondati gusti e tendenze volgari e inferiori

L'ordine è un valore fondamentale: è folle e irrazionale fomentare e attizzare tutte le proteste e le provocazioni; l'autorità dello stato ne è gravemente indebolita, le tendenze individualistiche ed opportunistiche degli individui ne sono favorite; è stata questa la base storica di malcontento delle classi di destra che ha scatenato tra le due guerre mondiali la repressione contro i "provocatori, sobillatori e terroristi di sinistra"