D E S T R
A E
S I N I S T R A una breve guida |
❍ La destra religioso-tradizionale
❍ La destra che si ispira a
Nietzche
❍ Il pensiero della scrittrice Marguerite Yourcenar
sulla destra e la sinistra
❍ Destra e sinistra viste...
da sinistra
❍ Un prospetto delle idee della
destra confrontate con quelle della sinistra
Ecco, in sintesi, le idee cardine del liberalismo:
● L'individuo
è il punto di riferimento fondamentale.
L'idea-base del liberalismo è
l'individualismo, cioè il valore dell'individuo, che è il punto di riferimento
di qualsiasi sistema economico o politico. La libertà dell'individuo è il
valore più alto. Non esiste altro punto di riferimento al disopra
dell'interesse dell'individuo, come ad es. la volontà dello stato, gli
interessi della nazione ecc. La libera attività degli individui rende possibile
produrre e realizzare tutto ciò di cui l'uomo e la società hanno bisogno
(imprese, scuole, ospedali, associazioni religiose, culturali ecc.)
L’individuo è in grado di
procurarsi da sé quasi tutto ciò che gli occorre: educazione, previdenza per la
vecchiaia, assistenza sanitaria, lavoro, divertimento)
● Il
contrattualismo.
Il "contrattualismo"
è la dottrina politica secondo la quale la società è stata creata dal libero
patto degli individui per soddisfare i loro bisogni e nessun monarca può
violare le libertà individuali e imporre agli individui imposte, sacrifici,
servizi pubblici o obbiettivi che non siano nel loro proprio interesse.
L’individuo contratta con gli
altri individui per il raggiungimento degli obiettivi comuni. L’applicazione
più interessante si ha in politica: lo stato, il potere del sovrano, nasce da
un libero accordo dei cittadini, che liberamente conferiscono potere al sovrano
o ai rappresentanti che eleggono.
● Razionalismo
Un individuo razionale
accetterà tutti i culti, perché non vede delle evidenze razionali a favore di
una religione piuttosto che di un’altra.
Un individuo razionale
stabilirà delle pene moderate, che mirano alla rieducazione del condannato e
alla prevenzione di futuri reati, e non alla vendetta.
Un individuo razionale rinuncia
alla violenza e si affida all’accordo politico, riconosce che presumibilmente
nessuno possiede l’intera verità e quindi accetta il dibattito, il confronto e
il pluralismo dei partiti.
Un individuo razionale vede con
favore lo sviluppo della scienza e della tecnica
● Valore
dato all’istruzione
I liberali danno una grande
importanza all'istruzione, che permette all'individuo di poter meglio competere
con gli altri e di fare consapevolmente le proprie scelte politiche invece di
seguire senza riflettere leader disonesti e incapaci.
Un individuo che deve competere
deve sviluppare pienamente tutti i suoi talenti. L’istruzione, come mezzo per
sviluppare la propria personalità e le proprie abilità è importantissima.
Inoltre, una società democratica deve essere una società di uomini istruiti, in
grado di scegliere e controllare
l’operato dei propri rappresentanti.
● Valore
della proprietà
La proprietà è importante per
garantire la indipendenza di un individuo, un individuo che possiede cose di
sua proprietà, è meno influenzabile e vulnerabile di un altro individuo.
Inoltre la proprietà è la giusta ricompensa per coloro che lavorano e si danno
da fare
● La
giustizia sociale è basata sul principio di controprestazione
Ogni individuo riceve (anche
dallo stato) in base a quanto dà
● Libertà
e diritti inviolabili dell’individuo
L’individuo deve godere di una
sfera inviolabile di libertà, al riparo dall’arbitrio del sovrano assoluto. I
suoi diritti inviolabili possono essere limitati solo per tutelare i diritti
inviolabili di un’altra persona.
● Libertà
di iniziativa economica
Libertà in economia si chiama
“libertà di iniziativa economica”. Ciascuno può iniziare una qualsiasi attività
produttiva e scegliere cosa produrre, quanto produrre, in che modo produrre e a
chi vendere.
● Tutti
nascono eguali e la successiva diseguaglianza è un prodotto delle circostanze
● Ottimismo
Fiducia nella scienza, nel
progresso, nello sviluppo economico
● Netta
separazione tra stato e società civile
Mentre in passato il sovrano si
occupava di religione, di economia, di cultura, nella società liberale lo stato
rimane neutrale e si occupa solo di far rispettare le leggi, le “regole del
gioco” concorrenziale
● Separazione
dei poteri
La grande concentrazione del
potere in mano al Parlamento doveva essere controbilanciata dal principio di
separazione del potere giudiziario da quello legislativo e da quello esecutivo
● La
libertà come valore fondamentale per lo sviluppo dell'individuo.
La libertà consente
all'individuo di sviluppare pienamente la propria personalità e la propria
intraprendenza: la libera attività degli individui rende possibile produrre e
realizzare tutto ciò di cui l'uomo ha bisogno, senza necessità che lo Stato
intervenga.
● L'individualismo
si oppone a ogni forma di tirannide e di dittatura.
L'individualismo si oppone a
qualsiasi forma di oppressione da parte di dittatori che vogliano violare la
libertà degli individui col pretesto di farli agire per la "grandezza
della nazione", per l'"interesse dello Stato" o in base alla
"superiore morale cristiana", ai "veri comandi dell'Islam"
ecc.
● L'uomo
è naturalmente egoista e il suo comportamento naturale ha come scopo soddisfare
esclusivamente i suoi bisogni.
L'uomo è naturalmente egoista e
deve accettare questo fatto senza scandalizzarsi. Egli non sopravviverebbe se
non avesse degli impulsi egoistici che garantiscono la propria sopravvivenza.
L'egoismo è un impulso potente
che, se ben incanalato, può produrre grandi cose. L'altruismo è un impulso
debole, su cui si può fare in realtà modesto affidamento.
Il modello di una società
fondata sull'altruismo è la comunità di religiosi che non hanno nulla di
proprio (tutto è in comune) e non agiscono a scopo di acquisire ricchezza, ma
di aiutare i compagni.
Il modello di una società
fondata sull'egoismo è una società in cui ciascuno sa che, sviluppando i propri
talenti e lavorando sodo riuscirà a fare fortuna e a trasmettere ai figli le
proprie ricchezze.
Dice una famosissima frase di
Adam Smith: "Non dalla benevolenza del macellaio, del birraio o del
panettiere noi aspettiamo il nostro pranzo, bensì dal riguardo che essi hanno
per il proprio interesse. Noi ci indirizziamo non al loro umanitarismo ma al
loro egoismo e non parliamo con essi delle nostre necessità ma dei loro
vantaggi".
● L'egoismo,
illuminato dalla razionalità e tenuto sotto controllo dalla competizione
(concorrenza) pacifica è benefico per tutta la società (utilitarismo).
Paradossalmente, l'egoismo è
molto più sollecito verso i bisogni altrui (visti come occasioni di guadagno)
che non l'altruismo (che sovente si accompagna alla raccomandazione cristiana
di reprimere i propri bisogni ed istinti).
La stessa cura dei figli, che è
una delle forme più importanti di collaborazione tra individui, avviene per
egoismo.
L'egoismo completamente
sfrenato porterebbe rapidamente all'uso della violenza e dell'inganno.
Ma l'uomo è un essere
razionale, e non può non vedere che in tal modo tutti risulterebbero
danneggiati e il soddisfacimento dei bisogni risulterebbe incerto e precario.
La stessa razionalità ed
egoismo umani creano pertanto un patto per evitare la violenza e l'inganno.
Nasce un'autorità voluta da tutti che fa rispettare le regole del gioco, e cioè
della convivenza civile.
● L’egoismo
è temperato dalla concorrenza e da essa trasformato in una forza utile
In una condizione di convivenza
civile l'egoismo è temperato dalla concorrenza non violenta, e in tal modo va a
vantaggio di tutti.
La concorrenza finisce per
regolare ogni ambito dell'attività umana. La concorrenza tra imprenditori
fornisce ai consumatori le merci migliori ai prezzi più bassi; la concorrenza
tra studenti e lavoratori per il posto di lavoro fornisce la manodopera più
capace e qualificata per la produzione, i medici migliori, gli architetti
migliori, gli scienziati migliori; la concorrenza tra gli uomini politici per
ottenere i voti degli elettori fa prevalere i programmi migliori e più vicini
ai desideri della gente; la concorrenza dei filosofi e degli scienziati per far
affermare le proprie idee produce un continuo avanzamento della scienza e del
sapere. Si può dire che tutto il sistema sociale si regge sulla concorrenza,
che premia i migliori e procura vantaggi a tutta la collettività.
Per concorrere gli uomini
debbono incontrarsi alla pari, con eguali diritti di fronte alla legge, senza
che nessuno possa far valere la forza delle corporazioni o i privilegi del
proprio rango.
● Lo
Stato deve intervenire il meno possibile solo per garantire le regole del
gioco.
Lo stato, secondo i liberali,
deve assicurare la giustizia (tribunali), l'ordine pubblico (polizia) e la
difesa (esercito). Deve insomma garantire la difesa dall'esterno e le regole
del gioco all'interno (niente violenza, concorrenza sleale, ecc.).
Per il resto deve lasciar fare
agli individui, e in particolare è sconsigliabile che imponga troppe tasse e
che voglia partecipare alle attività produttive o cerchi di influenzare
l'economia.
● La
molla dell'egoismo e della concorrenza fa sviluppare la personalità umana.
Spinto dalla competizione,
potendo contare solo sulle proprie forze e non su ricchezza o rango sociale,
l'individuo sarà costretto a far fruttare tutti i propri talenti, ad essere
accorto, frugale, parsimonioso e intraprendente.
L'egoismo risveglia
l'intraprendenza umana e fa crescere i commerci, come dice Hume: "poiché
gli uomini si abituano ai piaceri del lusso e ai profitti del commercio, la
loro sensibilità e il loro spirito attivo, così risvegliatisi, li sospingono
verso nuovi progressi in ogni ramo del commercio sia interno sia estero".
❍ LA DESTRA RELIGIOSO-TRADIZIONALE.
Monarchica; critica verso il capitalismo, che ritiene
un sistema fondato sul predominio degli avidi e disonesti e sull'incentivo ai
peccati capitali del consumatore (lussuria, ozio, invidia ecc.); vuole una
Chiesa tradizionale e non aperta al nuovo (con particolare riguardo
all'omosessualità, al celibato dei preti, all'aborto e alla famiglia, alla
libertà sessuale e ai rapporti prematrimoniali, al sesso inteso come fonte di
gioia anziché di procreazione, al sacerdozio femminile, alle funzioni religiose
non in latino, all'eccessiva libertà di monaci, monache e preti). E' polemica
nei confronti del Concilio Ecumenico Vaticano Secondo (inizio anni '60), che
ritiene colpevole di eccessiva condiscendenza verso le tendenze edonistiche,
democratiche e individualistiche della nostra epoca.
Ritiene che le tendenze democratiche non possano
trovare posto all'interno della Chiesa, poiché la parola e la guida deve
provenire sempre dalla minoranza dei più ispirati di cui la maggioranza deve
accettare la guida. La organizzazione romana, con a capo il Sommo Pontefice,
rispecchia questa gerarchia e la Chiesa va considerata più una monarchia (o al
massimo una aristocrazia) che una democrazia.
Ritiene i jeans aderenti sottilmente peccaminosi e in
genere vede nella nostra epoca il pericolo di una influenza di Satana, contro
cui occorre stare in guardia e ritornare ai principi cattolici tradizionali.
❍ LA DESTRA CHE SI ISPIRA A NIETZCHE.
Questo filosofo inneggia al superuomo, l'individuo
dotato di forza, intelligenza superiore all'umanità comune (che lui chiama
"i brutti e gli informi") che china il capo al cristianesimo e
soffoca i propri istinti combattivi e di autoaffermazione con la dottrina della
dolcezza e dell'amore predicata da Cristo, e che deve essere schiava di chi ha
il coraggio di affermare i propri desideri e la propria volontà contro gli
altri e di violare i precetti cristiani per seguire i suoi istinti.
Ha ispirato il nazismo tedesco. In maniera più
indiretta il fascismo italiano.
Gli scritti dei maghi, dei cabalisti, degli
alchimisti, le religioni dell'antichità (gli antichi misteri, la religione
egizia ecc.) mostrerebbero che uomini di eccezionale volontà e valore, con
pratiche occulte e magiche possono diventare semidei, e comunque acquistare
poteri di influenzare il destino di popoli e nazioni. La società deve essere
guidata dall'alto, da parte di chi è sensibile alle ispirazioni soprannaturali
e celesti, e conosce qual è la giusta via tracciata dalle potenze superiori, e
non dal basso, cioè dal popolo ignorante e preda di istinti che lo accecano.
Spesso la destra predica il "darwinismo
sociale".
Darwin sosteneva che le specie animali si sono evolute
attraverso la selezione e la mutazione.
Dapprima avviene la mutazione: determinati esemplari
di una specie animale, per una mutazione casuale dei geni contenuti nei
cromosomi, sviluppa una caratteristica non posseduta da altri individui (es. un
becco più lungo o zampe dotate di unghie più lunghe).
Poi interviene l'importante meccanismo della
selezione: gli individui che hanno sviluppato le mutazioni più utili alla
sopravvivenza e alla ricerca del cibo riescono a prevalere nella lotta per
l'esistenza e a riprodursi, mentre gli altri non riescono a procurarsi
abbastanza cibo o protezione per sopravvivere o riprodursi. In tal modo vengono
eliminate tutte le mutazioni non adatte alla sopravvivenza (ad es. una coda più
lunga di quella degli altri uccelli o delle unghie troppo lunghe, che
ostacolano la locomozione e provocano infezioni) mentre sono conservate le
altre (ad es. zampe più lunghe e meglio adatte per la corsa o occhi capaci di
vedere anche nell'oscurità).
I darwinisti sociali sostengono l'importanza della
selezione naturale anche per la società umana. E' importante che gli uomini più
forti (fisicamente o come carattere) e intelligenti abbiano il sopravvento e
acquistino i mezzi per riprodursi con una numerosa prole, mentre i deboli non
vadano protetti e siano lasciati alla povertà e alla malattia che li eliminano
e ne contrastano la moltiplicazione.
Anche le migrazioni spesso selezionano gli individui
migliori e più intraprendenti, che riescono a migliorare le proprie condizioni
di vita nei loro nuovi paesi, mentre la popolazione che non emigra è preda
della miseria e delle carestie.
Anche le persecuzioni possono selezionare gli
individui più abili e astuti. Secondo i darwinisti sociali il gran numero di
scienziati, artisti e imprenditori di origine ebrea sarebbe dovuto al fatto che
le feroci persecuzioni cristiane lungo i secoli hanno lasciato sopravvivere
solo gli individui più intelligenti ed accorti.
I darwinisti sociali lanciano oggi l'allarme perché le
famiglie delle classi superiori, formate dagli individui migliori, hanno un
basso numero di figli, mentre le famiglie delle classi inferiori, formate dagli
individui peggiori (sconfitti nella lotta sociale perché forniti di minori
capacità), hanno un alto numero di figli.
In tal modo si verificherebbe un "darwinismo
sociale alla rovescia", che farebbe diminuire la percentuale di persone intelligenti
e capaci ed aumenterebbe invece quella di persone mediocri.
Negli Stati Uniti è uscito recentemente un libro molto
contestato, The bell curve ("La curva a forma di campana") che
sostiene la tesi che mentre l'intelligenza media delle classi superiori
starebbe aumentando (perché la competizione per gli impieghi migliori è
aumentata con la possibilità di accesso all'istruzione offerta oggi a tutti i
meritevoli, poveri e donne compresi) l'intelligenza media della popolazione sta
diminuendo, per l'alto numero di figli delle classi meno intelligenti.
Il libro prende il nome dalla "curva a
campana": un grafico che riporta in ascissa il quoziente di intelligenza e
in ordinata il numero di persone esistenti per un dato quoziente. Come avviene
per tutti gli animali superiori, gli esemplari eccezionalmente intelligenti o
eccezionalmente ritardati sono estremamente pochi, mentre la gran parte degli
individui si raggruppa intorno alla intelligenza media.
Il valore dell'intelligenza media della popolazione, fatto
pari a 100, serve come punto di riferimento per la indicazione
dell'intelligenza dell'adulto.
La misurazione del quoziente di intelligenza viene di
solito fatta per mezzo del test "Wechsler-Bellevue", messo a punto
negli anni '20 negli Stati Uniti e applicato nel corso degli anni a decine di
migliaia di individui. Proprio per questa taratura statistica accurata è
considerato abbastanza affidabile a confronto con test analoghi.
Esso si compone di gruppi di prove che misurano
l'intelligenza verbale, quella pratica, l'intelligenza matematica, e i cui
punteggi concorrono a fornire il punteggio totale.
Un quoziente di intelligenza di 150 vuol dire, in
termini grossolani, che si è riusciti a fare gli esercizi del Wechsler-Bellevue
una volta e mezzo più velocemente della media della popolazione. Si stima che
nel mondo gli individui con un quoziente di intelligenza di 150 siano
centomila.
La misurazione del quoziente di intelligenza degli
individui non adulti è lievemente diversa. Il valore di riferimento non è quello
della media della popolazione adulta, ma della media della fascia d'età del
soggetto che fa il test. Viene spesso usato il test Binet. Un bambino di 9 anni
che totalizzi un quoziente di intelligenza di 200 non avrà perciò una
intelligenza doppia della media degli adulti, ma della media dei bambini di
nove anni. Quozienti infantili molto alti tendono a diminuire con la crescita,
anche se il quoziente adulto normalmente rimane elevato.
❍ IL PENSIERO DELLA SCRITTRICE MARGUERITE YOURCENAR SULLA
DESTRA E LA SINISTRA.
La famosa scrittrice Marguerite Yourcenar ebbe modo di
scrivere, nel libro "Lettere ai contemporanei": "Una delle
disgrazie del pensiero europeo è che la destra e la sinistra, ciascuna per
proprio conto, si sono attaccate con una sorta di accanimento a concezioni
quasi teologiche della natura umana: l'estrema destra agendo e legiferando come
se l'uomo non fosse a nessun livello perfettibile, e come se la repressione
potesse da sola trionfare sui cattivi (e anche sui buoni) istinti dell'uomo; la
sinistra arroccandosi su un'immagine idilliaca dell'umanità e credendo senza
alcuna limitazione ai 'domani che cantano'. Non si è mai ottenuto nessun
risultato, né a destra né a sinistra, con la mancanza di generosità o con la
mancanza di lucidità".
❍ DESTRA E SINISTRA VISTE... DA SINISTRA.
Riportiamo qui di seguito un brano, scritto da un
intellettuale di sinistra, che presenta il punto di vista della sinistra sulla
contrapposizione con la destra:
Premesso che entrambi
gli schieramenti riconoscono i valori fondamentali della libertà e
dell'uguaglianza è bene sottolineare che la differenza sostanziale tra destra e
sinistra consiste proprio nel "dosaggio" relativo tra libertà ed
eguaglianza. E' noto infatti che i principi di libertà ed uguaglianza sono di
fatto contraddittori: la completa libertà degli individui favorirebbe al
massimo le disuguaglianze, mentre per realizzare una "perfetta"
uguaglianza sarebbe necessario ridurre al massimo la libertà. Maggiore è la
libertà, minore è l'uguaglianza e viceversa.
Lo schieramento di
destra ritiene opportuno salvaguardare ed ampliare le libertà individuali,
anche se ciò comporta un affievolirsi dell'uguaglianza tra i cittadini, mentre
lo schieramento di sinistra preferisce rinunciare ad alcune libertà, pur di
garantire un accettabile livello di uguaglianza.
Inoltre, destra e
sinistra esprimono un diverso giudizio di fronte alle diseguaglianze naturali e
sociali. Esse vengono considerate un dato di fatto inevitabile per la destra,
che si limita ad affermare l'uguaglianza formale o uguaglianza di fronte alla
legge, nel senso che, in astratto, riconosce la parità di diritti a tutti i
cittadini, senza distinzioni di sesso, razza, lingua, religione. Invece la
sinistra accoglie questo principio, ma lo considera insufficiente e ritiene che
lo stato debba intervenire per sostenere i cittadini più deboli, in modo da
permettere anche ad essi l'esercizio concreto di determinate libertà.
Le diseguaglianze sono
considerate un ostacolo che lo stato deve rimuovere per permettere a tutti la
possibilità di sercitare i propri diritti secondo il principio di uguaglianza
sostanziale o economico-sociale.
Scrive Norberto Bobbio
nel saggio "Destra e Sinistra": “Quando si dice che la sinistra è egualitaria
e la destra inegualitaria, non si vuole dire affatto che per essere di sinistra
occorre proclamare la massima che tutti uomini sono eguali in tutto,
indipendentemente da qualsiasi criterio discriminante, perché questa sarebbe
non solo una visione utopistica, ma, peggio, una proposizione cui non è
possibile dare un senso ragionevole. Si vuole dire un'altra cosa. Il dato di
fatto è questo: gli uomini sono tra loro tanto eguali, quanto diseguali.
Sono utuali per certi
aspetti, diseguali per altri. Volendo fare l'esekmpio più familiare: sono
uguali di fronte alla morte perché tutti sono mortali, ma sono diseguali di
fronte al modo di morire, perché ognuno muore in modo diverso. Si può dire
anche così: sono uguali se si considerano come "genus" e li si confronta
come "genus" ad un genus diverso come quello degli altri animali e
degli altri esseri viventi, da cui li distingue una diffrenza specifica; sono
disuguali tra loro se li si considera "uti singuli", cioè prendendoli
uno per uno ### Ebbene: si possono chiamare correttamente egualitari coloro
che, pur non ignorando che gli uomini sono tanto eguali che diseguali, danno
maggiore importanza per giudicarli e per attribuire loro diritti e doveri, a
ciò che li rende uguali. Si tratta di un contrasto tra scelte ultime, che
affondano le loro radici in condizionamenti storici, sociali, culturali, anche
familiari, e forse biologici, di cui si sa, o per lo meno io so, molto poco. Ma
è proprio il contrasto tra queste scelte ultime che serve molto bene, a mio parare,
a contrassegnare i due opposti schieramenti che siamo abituati ormai per lunga
tradizione a chiamare sinistra e destra, da un lato il popolo di chi ritiene
che gli uomini siano più uguali che disuguali, dall'altro il popolo di chi
ritiene che siamo più diseguali che uguali.
A questo contrasto di
scelte ultime si accompagna anche una diversa valutazione del rapporto tra
uguaglianza-diseguaglianza naturale ed eguaglianza-diseguaglianza sociale.
L'egualitario parte
dalla convinzione che la maggior parte delle diseguaglianze che lo indignano, e
vorrebbe far sparire, sono sociali e, in quanto tali, eliminabili.
L'inegualitario, invece, parte dalla convinzione opposta, che siano naturali e,
in quanto tali, ineliminabili.
Il movimento femminista
è stato un movimento egualitario. La forza del movimento è dipesa anche dal
fatto che uno dei suoi temi preferiti è sempre stato, indipendentemente dalla
veridicità fattuale, che le diseguaglianze tra uomo e donna, pur avendo radici
nella natura, sono state il prodotto di costumi, leggi, imposizioni del più
forte sul più debole, e sono socialmente modificabili. Si manifesta in questo
ulteriore contrasto il cosiddetto "artificialismo", che viene
considerato una delle caratteristiche della sinistra. La destra è più disposta
ad accettare ciò che è naturale, e quella secondo natura che è la consuetudine,
la tradizione, la forza del passato". (Norberto Bobbio).
Con riferimento alle
ultime parole di Bobbio si può affermare che, dal punto di vista della
mentalità, l'uomo di destra è colui che si preoccupa, innanzitutto, di salvare
la tradizione; dal punto di vista socio-economico di tutelare vecchi privilegi
di classe e per questo viene definito "conservatore".
L'uomo di sinistra,
invece è colui che intende, sopra ogni altra cosa, liberare i propri simili dai
vincoli loro imposti dai privilegi di razza, ceto, classe sociale; ricerca
l'emancipazione e per questo viene definito "progressista".
Per quanto riguarda gli
aspetti economici, i conservatori ritengono fondamentale la libera concorrenza
e quindi considerano opportuno un limitato intervento dello stato in economia.
Esaltano la concezione liberista e naturalista della libera competizione che
permette ai migliori di emergere ed è al tempo stesso elemento di selezione,
nonché di autoregolamentazione dell'economia tramite le leggi del mercato.
La destra intende
promuovere l'emancipazione sociale facendo leva sulla capacità del singolo. In
gener tutela soprattutto gli interessi dei ceti medio-alti sul piano economico.
Per questo motivo i partiti conservatori al governo tendono ad imporre poche
imposte, soprattutto indirette, evitando di redistribuire i servizi. I
cittadini dovranno pertanto acquistare i servizi di cui necessitano sul mercato
privato, cosicché i benestanti potranno accedere alle prestazioni migliori
senza socializzare il proprio denaro con le classi più deboli, tramite le
imposte.
L'ideologia di sinistra
si rivolge prevalentemente alle classi economicamente inferiori, pertanto cerca
di stabilire delle regole e dei correttivi alla competizione selvaggia per
salvaguardare i ceti, le imprese ed i settori in difficoltà. Infatti ritiene
che il sistema economico da solo non possa raggiungere l'equilibrio e quindi
sia necessario l'intervento dellostato. La sinistra propugna a grandi discorsi
forme di "welfare state" (stato del benessere), ossia uno stato che
garantisca a tutti i cittadini il conseguimento di un tenore di vita minimo, la
tutela della salute, l'istruzione, l'abitazione e l'alimentazione adeguata.
Presuppone la realizzazione di un esteso programma di spesa pubblica,
innanzitutto mediante un sistema fiscale che attui una ridistribuzione della
ricchezza nazionale in senso egualitario.
Secondo questo modello
lo stato si fa promotore di un'ampia gamma di servizi offerti a tutti i
cittadini indipendentemente dal loro ceto sociale. Si contrappone quindi allo
stato liberale nel quale l'amministrazione pubblica, al massimo, si fa carico
di tutelare fasce di cittadini in stato di povertà.
Per quanto riguarda la
politica economica, in genere i conservatori danno più importnza alla stabilità
monetaria ed alla lotta contro l'inflazione, a scapito dell'occupazione
(indirizzo monetarista), mentre i progressisti tutelano di più l'incremento di
produzione reale e l'occupazione, anche se ciò determina degli squilibri sul
piano finanziario (politica economica di indirizzo keynesiano).
Tra destra e sinistra
vi sono contrapposizioni circa altri valori base.
Solidarietà-individualismo.
La sinjistra prende molto in considerazione la solidarietà, in relazione
all'idea di "sostegno per i deboli o svantaggiati". Invece
l'orientamento classico di destra lo considera un intralcio allo stimolo dello
spirito d'iniziativa individuale.
Pacifismo-militarismo.
Per la destra l'uso o la dimostrazione della forza militare, anche solo per
scopi difensivi è necessrio, vista la tendenza "naturale" degli stati
ad accrescere il proprio potere nei confronti delle altre nazioni. Per la
sinistra la pace tra i popoli, obiettivo di un mondo migliore, va perseguita con
concrete dimostrazioni di volontà di disarmo e pacificazione.
Ambiente. La sinistra
si pone l'obiettivo di lasciare alle generazioni future un ambiente vivibile, a
costo di rinunciare a qualche quota di prodotto interno lordo (P.I.L.),
convertire produzioni, cambiare abitudini di vita o tecnologie. Cerca di
individuare uno sviluppo sostenibile, che consiste nel programmare crescita e
progresso in modo compatibile con l'ambiente, valutandone non solo i benefici
immediati, ma anche i danni arrecati agli ecosistemi. Tale modello di sviluppo
tende a prendere in considerazione la complessità del problema ed ad un'analisi
su scala planetaria, perché gli squilibri non sono circoscrivibili.
La destra è anch'essa
favorevole alla tutela dell'ambiente, ma solo se non frena lo sviluppo
tecnologico. Abbraccia la corrente economista di tutela dell'ambiente che dà
per scontato che lo sviluppo tecnologico e la trasformazione dei modi di vita
non possono essre rallentati. Vede il problema ambientale in chiave economica:
prevenire solo se è meno costoso che recuperare, ripristinare se non è troppo
oneroso, intervenire sull'ambiente se si ricavano utili in termini di reddito e
nuova occupazione (industria del disinquinamento).Uno stato che imponga poche
tasse ha meno denaro da spendere a fini sociali, ma anche per la difesa dell'ambiente
(controlli, monitoraggi, parchi naturali, guardie ecologiche).
❍ UN PROSPETTO DELLE IDEE DELLA DESTRA CONFRONTATE CON
QUELLE DELLA SINISTRA
SINISTRA |
DESTRA |
Democrazia |
Aristocrazia |
La cultura prevale sulla natura: ① Intelligenti non si nasce ma si diventa, in un ambiente idoneo e con stimoli idonei ② usi, costumi, tradizioni, compresa la famiglia, sono una creazione cultura, e possono essere modificati ③ la criminalità è un prodotto sociale ④ La malattia mentale deriva da vicende infantili e non da basi fisiologiche. La malattia mentale è provocata/aggravata dalla società. La malattia mentale si cura con parole e psicoterapie. La sinistra è pertanto freudiana. Gli psicofarmaci servono solo a instupidire e controllare la gente ⑤ Tutti gli stili di vita sessuale sono
accettabili, in quanto non esiste uno stile imposto dalla natura:
accettazione dell’omosessualità; libertà sessuale: l'educazione tradizionale,
il senso della decenza tradizionale, forse anche la monogamia (vedi comuni
hippie) sono un prodotto culturale ⑥ La famiglia tradizionale è un prodotto culturale: perciò la struttura della famiglia è plasmabile, non è scritto da nessuna parte che il matrimonio sia indissolubile, divorzio, famiglie collettive (come nei kibbutz israeliani, non di rado di ispirazione comunista), famiglie allargate con più madri e/o più padri divorziati sono perfettamente ammissibili; coppie omosessuali che allevano figli sono ammissibili ⑦ Non esistono ruoli più consoni all'uomo o
alla donna, né differenze psicologiche tra uomo e donna: le differenze tra i
sessi sono unicamente frutto della cultura |
La natura prevale sulla cultura: ① L'intelligenza si eredita ② gli usi e costumi fondamentali dell'umanità, come la monogamia, la famiglia, l'eterosessualità sono iscritti nella natura umana ③ la criminalità è una colpa ④ La sinistra ha potuto chiudere i manicomi
proprio grazie all'avvento degli
psicofarmaci. Prima del loro impiego era praticamente impossibile far vivere
in famiglia individui violenti ed agitati. ⑦ tra uomini e donne esistono innegabili
differenze dovute alla loro conformazione costituzionale |
Democrazia della cultura ▸ ① Tutti hanno diritto di fruire gratuitamente del patrimonio artistico del paese |
Elitarietà della cultura ▸ Non tutti possono raggiungere il livello più
alto di studi; esso è riservato ai capaci e meritevoli ▸ Non tutti capiscono l’arte; molti sono
irrimediabilmente incapaci di sentimenti e pensieri elevati ▸ La cultura è una conquista intellettuale dei capaci ▸ ① La "libera fruizione del
patrimonio artistico" fa sì che scolaresche disinteressate danneggino
con scritte, scarponi chiodati, chewing-gum e qualt'altro il patrimonio
artistico nazionale. L'arte va fruita solo da coloro che ne sono degni. |
Le eguaglianze tra gli
uomini prevalgono sulle diseguaglianze |
Le diseguaglianze prevalgono
sulle eguaglianze ▸ Vedi il punto elitarietà della cultura |
Ateismo (sinistra
marxista): La religione è un inganno; "la religione è l'oppio dei
popoli" (Marx) |
La religione cattolica è l’unica verità (Destra cattolica): La religione cattolica contiene l’unica verità ed è un elemento fondamentale della identità europea Razionalismo e tolleranza (Destra liberale): la verità assoluta potrebbe non esistere. Il meglio che si può fare è tollerare la presenza di diverse opinioni e fedi religiose (“Libera chiesa in libero Stato”). La religione è un pilastro
della società (Destra sociale): La religione è un elemento della identità
nazionale e un fattore di ordine |
Chiesa progressista ▸ La
Chiesa cattolica deve dialogare con le religioni non cristiane e cercare di
attenuare le differenze anziché enfatizzarle; deve fare cerimonie religiose
comuni dove certe parti del rito e certe preghiere devono essere private
degli elementi peculiari del cattolicesimo (es. il Credo recitato al modo delle chiese orientali) ▸ Il Concilio Ecumenico Vaticano II è stato un grande passo in
avanti per svecchiare la Chiesa cattolica ▸ Teologia progressista: l'inferno non esiste, ecc. ▸ Woytila è stato un bieco integralista; Ratzinger non è stato da
meno; avrebbe dovuto essere papa il cardinale Martini, che faceva sempre
conferenze in cui panecipavano rabbini, esponenti dell'islam e delle religioni
orientali |
Chiesa tradizionalista ▸ Il Concilio Ecumenico Vaticano II è stato l'inizio del lassismo e
dell'errore dottrinale nella Chiesa cattolica, con la sua acritica
accettazione delle idee della modernità |
Valori relativi ▸ Multiculturale è bello; società multietnica e multirazziale ▸ Storicismo: tutti i valori sono storicamente
condizionati |
Valori assoluti |
Tutela dei gruppi deboli Debolezza scolastica dovuta a fattori sociali. Esistono "classi
deboli" che lo stato deve tutelare. |
Selezione darwiniana |
Progressismo e rivoluzione |
Tradizionalismo |
Anticlericalismo (sinistra marxista): La Chiesa utilizza la sua organizzazione solo per ottenere vantaggi, contrastare le idee marxiste, intromettersi in politica (es. per contrastare le leggi sull’aborto, il divorzio, le convivenze), influenzare le istituzioni. Vanno combattuti tutti i privilegi che mirano a garantire alla Chiesa cattolica una posizione di preminenza e una maggiore diffusione in confronto alle altre religioni (es. l’insegnamento della religione cattolica nelle scuole). Se la religione cattolica
finisse in minoranza per una immigrazione non cattolica, questo non
costituirebbe un problema ma un arricchimento e un fattore di tolleranza
reciproca, perché alla religione cattolica non va riconosciuta una maggiore
importanza rispetto alle altre religioni. |
La Chiesa è una istituzione fondamentale (Destra cattolica): La Chiesa è una istituzione fondamentale per la civiltà e ha ogni diritto di esercitare la sua influenza in campo politico per contrastare aborto, divorzio, convivenze ecc. Anticlericalismo (Destra liberale): Talvolta la destra liberale si è mostrata anticlericale, quando la Chiesa è intervenuta per sbarrare il passo alle riforme economiche richieste dal sistema capitalistico La Chiesa è un fattore di
ordine e un elemento della identità nazionale (Destra sociale) La Chiesa
è un fattore di ordine e un elemento della identità nazionale, con cui si
possono stringere alleanze (es. Patti Lateranensi del 1929) |
Welfare state: Lo Stato
che si occupa del cittadino “dalla culla alla tomba” |
Stato neutrale (Destra
liberale): Lo stato deve intervenire il meno possibile nell’attività
economica |
La proprietà non è un
diritto fondamentale La proprietà va ripartita
uniformemente (tassando le eredità, espropriando) o gestita collettivamente
(aziende nazionalizzate: ENEL, Ferrovie dello Stato) o cooperativisticamente
(Coop, Unipol, Cooperative rosse) |
La proprietà è un diritto
fondamentale (Destra liberale): La proprietà deve essere individuale e non collettiva. La proprietà privata è la base della indipendenza della persona L’accumulo della proprietà è la
ricompensa per le persone più laboriose e per i loro figli |
①
Diffidenza verso gli imprenditori ②
L'iniziativa economica va limitata sotto molteplici aspetti, a
tutela dell'interesse della collettività e della persona del lavoratore ③ Il lavoratore è il soggetto più importante; scarsa o nessuna attenzione viene prestata ai problemi e alle esigenze delle imprese: i lavoratori, i loro diritti e il loro benessere sono l’elemento più importante della realtà produttiva. I lavoratori sono la parte debole, e vanno emanate leggi a loro favore. ④ Indifferenza o minore attenzione rispetto alle esigenze e ai problemi degli imprenditori: gli imprenditori sono una categoria forte, aggressiva, e possono sostenere il peso di imposte elevate, legislazione ambientale, legislazione sindacale e di tutela dei lavoratori, contributi sociali, salari minimi, collocamento tramite uffici pubblici senza possibilità di scelta del lavoratore, legislazione a favore delle lavoratrici madri, divieti di licenziamento se non per motivi accertati dal giudice, obbligo di assunzione di lavoratori portatori di handicap, impossibilità di accertare tramite loro medici le cause di assenza per malattia ecc. Le imposte, i vincoli, la legislazione sindacale ed ecologica non vengono considerate nel loro impatto negativo sulla produzione, ma come un peso doveroso che gli imprenditori devono accollarsi per responsabilità sociale. Gli imprenditori devono anche assumere portatori di handicap per garantire ad essi una vita migliore. Incoraggiamento viene dato alle
piccole imprese che consentono ai lavoratori di diventare indipendenti |
① Visione positiva del ruolo dell'imprenditore, visto come fondamentale (Destra liberale): è l'imprenditore il motore dell'economia, perché è lui che crea posti di lavoro; gli imprenditori sono la fonte della ricchezza della nazione e la parte più responsabile ed attiva della popolazione. ②
L’iniziativa economica va incoraggiata in tutti i modi ③ L’imprenditore è il soggetto più importante; scarsa o nessuna attenzione viene prestata ai problemi dei lavoratori ④
Lo Stato deve essere attento ai problemi e alle difficoltà degli
imprenditori, mentre in realtà troppo spesso le trascura. I vincoli della legislazione sul lavoro, sulla previdenza sociale, sulla tutela ambientale e sui diritti dei consumatori e i vincoli fiscali sono spesso eccessivi, populisti e vanno posti con cautela e dopo attento studio, allo scopo di non rendere troppo difficoltosa l’attività produttiva. La sinistra porta avanti un consapevole attacco a 360 gradi nei confronti delle imprese: a) sindacati; b) ecologismo; d) legislazione complicatissima sulla sicurezza; e) tribunali degli utenti (es. tribunale dei diritti del malato); f) legislazione a favore dei consumatori e sui danni da prodotti; g) fisco; h) leggi ereditarie che rendono più difficile passare da una generazione all'altra il capitale imprenditoriale. ⑤
Massima attenzione ai problemi delle imprese, alla cui salute è
collegato il benessere nazionale (destra liberale) |
Sostegno alle “categorie
deboli” (lavoratori dipendenti, donne, minori, portatori di handicap,
anziani ecc.) con leggi di favore; eliminazione delle barriere scolastiche
che impediscono la mobilità tra classi sociali |
Individualismo: ciascun
individuo, con i suoi sforzi, può procurarsi tutto quanto gli occorre |
① Solidarietà: Fornitura di servizi pubblici gratuiti o semigratuiti (es. scuola, sanità, servizio di gestione delle pensioni), o a basso costo (trasporti, elettricità, gas) alle classi meno abbienti finanziati con imposte progressive sulle classi più abbienti ②
Chi ha deve dare a chi ha di meno senza necessaria contropartita |
① Individualismo: ciascun individuo, con i suoi sforzi, può procurarsi tutto quanto gli occorre E’ giusto che un individuo non previdente (es. che non pensa alla sua pensione) o poco incline al lavoro sconti le conseguenze, invece di avere sempre il soccorso dello Stato ②
Controprestazione (destra liberale): a ciascuno va dato in
relazione a quello che dà in cambio a noi; questo è un elementare principio
di giustizia che deve governare i rapporti umani |
① Critiche al consumismo: il consumismo spesso si accompagna ad ostentazione di ricchezza, a spese voluttuarie che offendono la povertà delle classi meno abbienti. Esistono stili alternativi di vita non basati sul consumismo (comunità ecologiche, ecc.); l’Occidente deve accettare una redistribuzione delle risorse e inventarsi uno stile di vita più sobrio. ②
Le industrie ci condizionano tramite la pubblicità |
① Il consumo è il motore dell’economia (Destra liberale): il consumo e la ricerca del soddisfacimento dei propri bisogni è la forza che fa girare l’economia Il consumismo è uno sfrenamento degli istinti contrario al Vangelo (Destra cattolica) ②
Le industrie non possono che far leva su desideri che già abbiamo |
①
Solidarietà col Terzo Mondo: il Terzo Mondo va aiutato con
aiuti sanitari e finanziari gratuiti. Le risorse mondiali vanno redistribuite
a favore dei paesi del Terzo Mondo e l’Occidente deve accettare un tenore di
vita meno opulento. ②
Rivalutazione delle società primitive come società che hanno
sviluppato modelli di rapporto interpersonale e con la natura altrettanto
validi di quelli occidentali |
① L’arretratezza del Terzo mondo deriva dalla arretratezza e inferiorità civile, culturale ed economica che esso deve superare da sé o attraverso la colonizzazione e la recezione dei modelli occidentali. ②
Svalutazione delle società primitive: Le società primitive sono
società che si sono arrestate sulla via del progresso culturale e materiale |
①
Antirazzismo ②
Aiuto ai disabili |
①
Razzismo (destra nazista) ▸ Preoccupazione eugenetica: non c’è più
selezione naturale; le classi meno elevate e meno intelligenti fanno più
figli delle classi più elevate e intelligenti ▸ Tra le razze ci sono differenze sostanziali ②
Eugenetica (destra nazista) |
Educazione permissiva |
Educazione rigida |
① Femminismo ② Aborto |
① Alla donna sono
aperti diversi ruoli, compreso quello domestico, in cui pure può sentirsi
realizzata ② L'aborto è un reato:
non è consentito alla donna autodeterminarsi sulla vita del feto |
Esaltazione della scienza in
confronto alla religione: lo sforzo collettivo dell’umanità comprende
anche lo sforzo scientifico per liberarsi dalle minacce e dai condizionamenti
della natura |
La scienza è meno importante
della religione (Destra cattolica) |
Ugualitarismo, antimeritocrazia e anti-selezione: la selezione è classista e priva di spirito di solidarietà per i meno dotati che devono essere integrati e non emarginati ▸ Odio radicato di qualsiasi forma di privilegio o trattamento differenziato ▸ Livellamento degli stipendi e dei slari ▸ Abolizione della distinzione tra lavoro manuale e intellettuale ▸ Critica di principio ai guadagni
"eccessivi" degli imprenditori |
Meritocrazia e selezione:
i meno dotati sono emarginati e scartati |
Collaborazione: la salvezza è "collettiva", non può esserci benessere del singolo senza sforzo e promozione del benessere di tutti gli strati della società Etica dell'impegno: i
film, i libri, l'arte devono essere "impegnati", di "denuncia
sociale"; una parte della propria giornata va dedicata all'impegno
politico; la lotta di classe e l'impegno politico sono un dovere collettivo |
Competizione: la
salvezza è "individuale", l'individuo può realizzarsi
principalmente grazie ai suoi sforzi personali |
①
Simpatia o condanne lievi nei confronti della devianza: ▸ Droghe leggere ▸ Insulti a tutori dell'ordine ▸ Murales e imbrattamento muri, vagoni ferroviari ecc. ▸ Piccoli furti (cfr. sentenze assolutorie dei pretori d'assalto
degli anni '60: "il furto è semplice inadempimento contrattuale") ▸ Prostituzione di strada ▸ Immigrati clandestini ▸ Squatter e occupazioni illegali ▸ Occupazione di fabbriche o scuole ▸ Lancio di oggetti in occasione di cortei, comizi di importanti
personalità politiche ecc. ②
Attenuazione del giudizio sulla violenza quando
"contestatrice", "di lotta", "impegnata",
"di protesta": lancio di oggetti a leader politici, eccessi di
autonomi; devastazione di centri di accoglienza da parte di soggetti
ospitati; rivolte nelle carceri; intemperanze dei no-tav eccetera Disapprovazione per
principio di ogni forma di controllo statale in quanto strumento
potenziale di repressione e dittatura ▸ A strutture repressive come carceri, tutori
dell’ordine e esercito vanno destinate meno risorse possibili ▸ All'esercito e alla polizia vanno destntate
meno risorse possibili. La polizia va benissimo con schedari di cartone, anzi
non deve tenere schedari delle persone, neanche con le Ioro impronte digitali ▸ Rifiuto per principio di dare le impronte
digitali ▸ Spazi di autonomia e centri sociali sottratti
a ogni controllo e impenetrabili alle forze dell’ordine ③
Il potere dello stato va
limitato in tutti i modi: garantismo, limitazione dei poteri di polizia,
antiautoritarismo ecc. Anticonformismo; solidarietà e simpatia immancabile per i marginali, gli eversivi, i contestatori, gli scioperanti, i no-global, coloro che lottano contro "il sistema", gli artisti trasgressivi, gli alternativi. La sinistra interpreta il
ruolo di cassa di risonanza per qualsiasi malcontento emerga nella società:
rivolte di Genova e Reggio Calabria negli anni '60 sostenute e alimentate da
militanti di sinistra; Curcio, ideologo delle brigate rosse, progettava
originariamente la creazione di un "tam-tam delle regioni" per
amplificare la protesta locale |
①
Conformismo; solidarietà e simpatia per gli individui che
rispettano le leggi e le istituzioni e sono membri ben integrati e
"produttivi" ②
Tolleranza zero ③
Uno stato e un'autorità pubblica forte sono garanzia di ordine e
giustizia |
Arte impegnata e strumento
di denuncia sociale ▸ "I film che provengono da Hollywood sono spesso
schifezze consumistiche senza alcun pregio" |
|
Psicologia di guerra: "lotta continua", incitamento alla lotta politica senza remissione e con ogni mezzo; alla intolleranza personale persino verso il partner che esprime idee non consone ad un individuo progressista; demonizzazione, emarginazione, ostracismo ai gruppi di destra o centro-destra, opposizione attiva alle loro attività (riunioni, comizi, iniziative culturali rivolte agli studenti ecc.) in ambito universitario, scolastico, sindacale ▸ E' considerato un naturale, logico portato della militanza rompere
amicizie, rapporti professionali, matrimoni a causa delle convinzioni politiche
"non corrette" dell'altro ▸ Chi non è di sinistra è come minimo un individuo poco lucido, uno
sciocco borghese soddisfatto dell’attuale stato di cose (se è di centro) o è
un fascista violento (se è di centro destra o di destra o anticomunista) ▸ Ci sono correnti culturali cui va impedito ad ogni costo l'accesso
nel mondo editoriale e universitario ▸ I giudici di sinistra devono "militare", vigilare particolarmente
contro i reati veri o presunti commessi dai soggetti di destra e contro i
torti commessi da individui di destra contro i membri delle classi subalterne.
Le sentenze devono essere esemplari: chiusura delle imprese che non
rispettano anche dettagli minimi e irrilevanti della legge sulla sicurezza,
ecc. ▸ Gli studenti di sinistra dovrebbero poter impedire l’accesso ai locali delle università (vedi Torino) a coloro che vogliono tenere una pacifica assemblea di destra, perché finalizzate ad esprimere idee "fasciste", "antidemocratiche" e quindi illegali Il potere degli altri, visti
come "avversari nella lotta" (politica) va limitato in tutti i modi
possibili ▸ Il potere della Chiesa cattolica va limitato per principio, perché è una antagonista ai valori e all'azione della sinistra ▸ Nel settore
dei mass media non si possono avere più di tot giornali o televisioni, perché
questo può essere usato contro la sinistra. Non importa se intanto i gruppi stranieri,
che non hanno vincoli simili, crescono e presto o tardi acquisteranno i gruppi
nazionali |
|
Vittimismo Paranoia: "i nostri
avversari sono potentissimi, implacabili, attivi su tutti i fronti, dobbiamo
contrattaccare" ecc. (cfr. la "paranoia berlusconiana" contro
i "comunisti") Complesso dell'"unto di
Dio": ciò che fa la sinistra è bene, ciò che fa la destra è male. ① "Siamo
sotto una dittatura (mediatica) di destra" oppure: "Siamo un
paese di destra" |
La destra nazista e fascista
hanno avversato con tutti i mezzi, anche violenti, il comunismo ① Siamo sotto una dittatura di sinistra: la sinistra controlla il paese; controlla o ha proficui rapporti politici a danno della destra con: ▸ Sindacati ▸ Quattro regioni: Emilia-Romagna, Marche, Toscana, Umbria, e le province a forte prevalenza operaia di Piemonte, Lombardia, Liguria. ▸ Autonomi e gruppi "no-compromise" come Rifondazione Comunista, FLM ecc. ▸ Organismi rappresentativi di extracomunitari,
chiese non cattoliche ▸ Magistratura (Magistratura Democra- tica, la
corrente di sinistra, ha la maggioranza nel CSM, l'organo di autogoverno dei
giudici) ▸ Associazioni dei consumatori ▸ Associazioni ecologiche ▸ Tribunali dei diritti del malato ▸ Università (cfr. andate alla mensa dei
docenti del Politecnico di Torino e senti i discorsi che fanno) ▸ Scuola (cfr. provate a manifestare idee di
destra in collegio docenti o nei consigli di classe o agli scrutini) ▸ Almeno tanti giornali quanti Berlusconi (da
"L'Espresso" a "L'Unità") ▸ Più giornalisti e opinionisti di quanti ne
controlli Berlusconi (cfr. leggete gli articoli antiberlusconiani dei vari
Zagrebelsky, Gramellini ecc. ospitati da La Stampa immancabilmente in periodo di campagna elettorale) ▸ Gli artisti più popolari (da Benigni a Pelù a
Pupi Avati a Nanni Moretti) |
Dualismo apocalittico:
se una società non è completamente di sinistra allora è "di
destra", "marcia", "corrotta",
"decadente", "reazionaria", "antiprogressista",
"antidemocratica" ecc. |
Idem |
Valutazione assolutamente
positiva del movimento anarchico del Sessantotto |
Valutazione assolutamente
negativa del Sessantotto, considerato come il movimento che ha promosso
il declino dei valori tradizionali e arrecato innumerevoli danni alle società
occidentali |
Supervalutazione dell'arte,
della musica, della cinematografia, della comunicazione
"democratica", visiva e sensoriale, di contro a quella "aristocratica"
dei libri e della parola astratta; critica alla scuola gentiliana; critica
di Don Milani che nella scuola di Barbiana vuole l'insegnamento vicino
all'esperienza quotidiana degli alunni |
Scuola gentiliana; alto
concetto della cultura astratta e filosofica, della cultura per la cultura |
①
Solidarietà immancabilmente con i gruppi deboli, subalterni,
disadattati; massima attenzione alle esigenze dei tossicodipendenti,
degli studenti meno dotati, dei disadattati, delle persone in stato di
disagio psichico, dei migranti, degli zingari ecc. Gli emarginati vanno sempre
aiutati. Vanno create organizzazioni e fondi di aiuto, finanziati col denano
pubblico, per tossicodipendenti, zingari, ecc.; vanno garantite cure mediche
gratuite ad immigrati clandestini senza chiedere loro di regolarizzare la propria
posizione, pazienza se i deficit delle imprese di trasporto vanno a
finanziare spesso la mobilità di clandestini ed emarginati; vanno regalati
appartamenti alle famiglie a basso reddito ecc. ② Scuola che si concentra prevalentemente sugli alunni dalle capacità più modeste, e destina sforzi comparativamente minori alla cura delle eccellenze: nessuna borsa di studio per i meritevoli se non sono anche poveri e appartenenti alle classi subalterne; nessuna possibilità di studi all'estero pagati per gli studenti più brillanti; nessuna scuola speciale per individui estremamente dotati; nessuno screening del quoziente di intelligenza per individuare gli individui dalle maggiori prestazioni intellettuali Nessun vantaggio è mai
troppo per i gruppi subalterni: programmi di istruzione semplificati per
chi ha disagio sociale; diritto di sciopero per i lavoratori ma non di
serrata per gli imprenditori, ecc. |
① Ammirazione per gli individui forti, psicologicamente equilibrati, ben adattati. ②
Un paese deve puntare al rafforzamento e all'elevazione delle
eccellenze piuttosto che alla cura degli alunni poco dotati |
Influenza sociale sul
comportamento individuale ▸ La
società influenza i risultati scolastici ▸ Lotta
contro la pena di morte ▸ Crimine
e devianza come colpa della società |
Responsabilità del singolo
per il suo comportamento ▸
Il ragionamento della sinistra secondo cui un individuo è determinato dalla società
in cui vive ha talvolta degli esiti… sinistri: Stalin ne concluse che i kulaki
i contadini ricchi che avversavano le sue riforme, non potevano che essere
quelli che erano e quindi l'unica soluzione era sterminarli. |
Priorità della occupazione:
lavorare meno per lavorare tutti |
Priorità della produzione: Se è possibile produrre con meno lavoratori, in fabbriche meccanizzate, i lavoratori superflui non possono venire occupati. Bisogna accettare le previsioni
dei sociologi e non combatterle: con il progresso tecnologico sarà necessario
solo un lavoratore ogni dieci disponibili per produrre beni per tutti i
lavoratori; e dei lavoratori impiegati solo uno su dieci avrà un impiego
fisso |
la scuola secondo la sinistra: ① Antiautoritarismo e rapporto paritetico tra docente e discente: abolite le cattedre sulle predelle, incoraggiato il "tu", la discussione e la spiegazione di ogni decisione agli alunni ② Svalutazione di principio della scuola tradizionale: funziona male, non integra, ha pessimi risultati ecc. ③ Scuola aperta a tutti, anche agli incapaci e immeritevoli, contro il dettato costituzionale che vuole riservati i gradi più alti degli studi ai capaci e meritevoli; la scuola deve essere strumento di integrazione sociale e va drasticamente limitato il drop-out ④ Scuola come luogo di lotta politica: fornisce gli strumenti critici della contestazione del sistema ⑤ Tutti gli alunni possono essere portati all'eccellenza: i metodi didattici "progressisti", "avanzati", "moderni" sono, secondo la sinistra, in grado di garantire il dieci a tutti (cfr. le affermazioni dei teorici del Mastery Learning) ⑥ Lo scarso rendimento e la demotivazione degli alunni sono colpa degli insegnanti, che promuovono una cultura astratta, che non è vicina agli interessi e alla sensibilità dei discenti: vedi Don Milani e la scuola di Barbiana ⑦ Lotta ad oltranza al tipo di istruzione elitario basato sul rapporto di un precettore con uno o pochi alunni: il modello deve essere quello democratico, ancorché meno efficace, inaugurato dalle Scuole Pie dell'Ottocento; lotta ad ogni costo alle ripetizioni, considerate classiste, discriminatorie e profittatorie ⑧ Lotta all'autoreferenzialità degli insegnanti: la valutazione degli insegnanti deve essere "oggettiva", "garantistica", "trasparente", gli insegnanti devono essere valutati ⑨ La scuola deve essere
aperta e integrare tutti, dai disadattati sociali ai disabili ai soggetti
psichiatrici.
La scuola attuale è troppo rigida, perché non è organizzata per accogliere
soggetti psichiatrici gravi. ⑩ La scuola si deve principalmente concentrare sulle
esigenze degli alunni più deboli, e gli alunni dotati sono visti come
strumento per aiutare quelli più deboli in un'ottica di collaborazione (cfr.
il famigerato "gruppo classe" in cui devono fondersi bravi e somari) ⑪ Le classi differenziali vanno abolite. Gli
ipodotati devono rimanere nelle classi normali ⑫ La scuola non deve
essere o essere solo professionalizzante, ma anche dare gli strumenti di
contestazione. Una scuola che punta troppo alla professionalizzazione è a
funzionale allo sfruttamento imprenditoriale |
⑧
La cultura vive nelle persone, non è qualcosa di esterno e astratto; gli
insegnanti sono la cultura; non vi
può essere, quanto alla valutazione dell'alunno, niente di esterno al loro
giudizio |
Lavoro come diritto e fonte
di sostentamento: salario minimo sufficiente per una vita dignitosa per
sé e la famiglia, indipendentemente da quanto si lavora; “lavorare meno per
lavorare tutti”; lavoro stabile a vita e non lavoro interinale; pochi
straordinari per assumere più lavoratori |
Lavoro come merce
(Destra liberale): Lavoro interinale, quando serve all’imprenditore; lavoro
ridotto al minimo indispensabile per la produzione; pochi lavoratori molto
pagati che fanno molti straordinari |
Lo stile sessuale e
familiare è libero entro limiti ben più ampi di quelli tradizionalmente
riconosciuti dal cattolicesimo: riconoscimento delle convivenze tra
omosessuali, delle famiglie omosessuali con bambino, delle famiglie
collettiviste (es. kibbutz israeliani) |
Esiste un unico stile
sessuale corretto ed è quello eterosessuale, preferibilmente all’interno
del matrimonio |
Libertà di
autodeterminazione riguardo i fatti della propria vita affettiva: aborto,
divorzio, ecc. |
La vita affettiva delle
persone è un fatto che riguarda anche gli altri: condiziona la stabilità
della società, il benessere dei figli, e non può essere lasciato all’anarchia
dell’individuo |
La scuola è uno strumento di
lotta di classe (serve a dare gli strumenti intellettuali per opporsi
alle idee che l’autorità tenta di imporre), perciò va promossa fino almeno a
18 anni per tutti e non deve essere solo professionalizzante. Filosofia,
latino, storia, scienza devono far parte del bagaglio dell’alunno |
La scuola è riservata ai
capaci e meritevoli La scuola deve servire principalmente
a dare una formazione professionale (Destra liberale) |
Politica economica
keynesiana finanziata col debito pubblico: aumentare le spese pubbliche
per dare reddito alle classi meno abbienti e aumentare l’occupazione, anche a
costo di generare inflazione e aumentare il debito pubblico |
Politica economica
monetarista (Destra liberale): attenzione all’inflazione e alla stabilità
monetaria. Lo Stato deve diminuire le spese pubbliche e aumentare il costo
del denaro se c’è rischio di aumento dell’inflazione |
① Statalismo e assistenzialismo: lo stato deve intervenire a controllare l'economia, a produrre a basso costo per le classi subalterne, a fornire previdenza pubblica anziché privata ② Deficit pubblico ed
elevate spese pubbliche ▸ Politiche
keynesiane di deficit spending ▸ Assistenzialismo ③ I servizi pubblici
sono una forma efficiente di produzione ④
I servizi e i beni, almeno quelli più importanti, devono essere
forniti dallo Stato anziché dalle imprese private ⑤
Non è possibile lasciare le persone a se stesse perché la
pubblicità e il consumismo e l’influenza sociale sarebbero i veri
responsabili del loro stato ▸ Previdenza obbligatoria di stato anziché
lasciata all'individuo ▸ Prelievo di una parte del reddito
dell'individuo per destinarlo alla produzione di beni e servizi
"meritevoli": arte, cultura, radiotelevisione di stato anziché
calcio-spettacolo, discoteche, televisione privata ecc. ▸ Assicurazione auto obbligatoria ▸ Sanità gestita dallo stato anziché con assicurazioni private dall'individuo ⑥ L'uso delle armi, anche
sportivo o per autodifesa va vietato ai privati ad ogni costo, perché è lo
stato che deve occuparsi della loro tutela |
① Stato neutrale: non deve intervenire nell'economia né nei conflitti tra le classi, non deve sostituirsi alla previdenza e laboriosità individuale; l'insuccesso e la precarietà economica sono una punizione per l'ignavia e uno stimolo alla responsabilità ② Bilancio dello stato
in pareggio e controllo della spesa pubblica ▸ La
sinistra denuncia il finanziamento indiscriminato dei circhi (esiste un
apposito ente circense), dei nomadi, delle strutture per il recupero dei
tossicodipendenti, delle compagnie teatrali, dei film, dei complessi
musicali, delle "estati culturali" che sperperano il denaro dei
comuni ③ I servizi pubblici
sono una forma di produzione inefficiente e piena di sprechi al confronto di
quelli delle imprese private ④
L’individuo è il miglior giudice dei suoi bisogni, e un eccessivo
intervento dello Stato viola la libertà individuale ⑤ Tutti i comportamenti
negativi, purché non illegali, rientrano nella libertà dell'individuo, e lo
Stato non deve sindacare ⑥
L'uso delle armi, sportivo o per autodifesa, è un diritto
inalienabile del cittadino (USA) |
Allocazione pubblica delle
risorse: Lo Stato deve acquisire la proprietà dei mezzi di produzione e/o
diventare produttore accanto ai privati e/o prelevare imposte elevate:
attraverso tutto questo esso ha una parte importante nel decidere cosa
produrre: trasmissioni culturali invece che televisori a colori; facoltà
universitarie di filosofia invece che discoteche; centri culturali invece che
auto sportive, ecc. |
Allocazione privata delle risorse (Destra liberale) Lo Stato spreca risorse, producendo servizi ad un costo più alto delle imprese private e regalando soldi tramite appalti truccati, stipendi di consigliere comunale o regionale, assunzioni di figli di deputati ecc. Meno denaro viene gestito dallo
Stato, meno sprechi subisce il cittadino |
Imposte elevate per
finanziare le spese sociali ed eliminare le diseguaglianze: Imposte sul
patrimonio, imposte sulle eredità, imposte ecologiche, imposte progressive,
imposte elevate sui redditi di impresa |
Diminuzione delle imposte
per stimolare l’iniziativa economica (Destra liberale) |
Sistema elettorale
proporzionale: i partiti devono avere seggi in proporzione ai voti;
questo tutela le minoranze, tra cui le minoranze di sinistra |
Sistema elettorale
maggioritario: Il partito che ha più voti deve avere la maggioranza dei
seggi in Parlamento, perché questo promuove un governo più forte e stabile |
Internazionalismo ▸ Gli
stranieri sonn nostri fratelli e noi non dobbiamo temere niente da loro ▸ Tutte
le questioni internazionali, etniche, religiose ecc. possono essere risolte
senza violenza, mettendosi pacificamente a discutere intorno ad un tavolo. ▸ "Comprare
nazionale" e "tutela delle imprese italiane dalla concorrenza
straniera" sono concetti che trovano scarsa eco nella sinistra ▸ Nel
settore dei mass media non si possono avere più di tot giornali o televisioni,
perché questo può essere usato contro la sinistra. Non importa se intanto i
gruppi stranieri, che non hanno vincoli simili, crescono e presto o tardi
acquisteranno i gruppi nazionali Pacifismo: la violenza non è mai il modo per risolvere controversie ▸ Armarsi
per autodifesa è comunque sbagliato ▸ L'esercito andrebbe abolito o drasticamente ridimensionato e
destinato prevalentemente a compiti civili; avere un esercito forte, fare spese militari è comunque sbagliato ▸ Nelle
forze armate occorre democrazia ▸ Avere corpi di elite è sbagliato, perché i corpi di elite (SAS, Parà
) sono formati da fanatici della violenza |
Nazionalismo e difesa
aggressiva dei propri interessi nazionali (Destra sociale): il
nazionalismo esasperato sfocia nel razzismo; la violenza è stata storicamente
in certe occasioni un modo efficace e necessario per risolvere controversie e
fa parte del quadro della lotta naturale |
Il sesso è un aspetto
importante della vita e va valorizzato al massimo, anche come forma di
lotta e contestazione della repressione delle istituzioni: alluvione di film pornografici
a partire dal '68 (cfr. ancora nel 1995 "L'Espresso" proponeva in
abbinamento al giornale le cassette porno della serie "SuperVixen"
degli anni '60) |
Il sesso fine a se stesso, o
inteso come divertimento, o praticato con partner diversi è patologico; il
sesso può minare istituzioni tradizionali come la famiglia e la religione |
① Partecipazione e gestione dal basso del potere: la sinistra, a partire dal '68 ha cercato di promuovere organi collegiali in ogni grande organizzazione privata e pubblica. Norberto Bobbio ha affermato che le sfide della nuova sinistra progressista stanno nella promozione della partecipazione a tutti i livelli ② Concertazione
infinita: primarie elettorali; concertazione delle parti sociali; ruolo
di interlocutore politico del governo assegnato ai sindacati; comitati,
consigli, collegi, ecc. |
① Gestione dall'alto del potere ad opera dei più responsabili, capaci, onesti: la decisione dal basso porta a conflitti, voci discordanti, confusione. ②
Decisione dall'alto anziché concertazione |
Multiculturalità e lotta al razzismo: la cultura, la religione e la razza dei nuovi cittadini va posta alla pari con quella dei vecchi cittadini ed è un fattore di arricchimento reciproco (“melting pot”) Società multietnica e multiculturale: il diverso visto unicamente come occasione di arricchimento. La religione islamica e in genere le religioni non cattoliche hanno una importanza pari a quella cattolica. Se la religione cattolica
finisse in minoranza per una immigrazione non cattolica, questo non
costituirebbe un problema ma un arricchimento e un fattore di tolleranza
reciproca. |
Unità culturale ed etnica
(Destra sociale): La diversità culturale ed etnica crea enormi problemi. E’
valutato come fatto negativo che culture, religioni ed etnie diverse da
quella tradizionale occidentale, attraverso la immigrazione, distruggano la
prevalenza della cultura tradizionale occidentale. |
Laicismo: in una società “laica” lo stato non deve prendere posizioni che facciano prevalere una idea religiosa sull’altra (es. riguardo l’aborto, il divorzio e le coppie omosessuali), perché lo “stato” deve essere separato dalla “società civile” (la vita economica, culturale, religiosa dei singoli, che riguarda solo loro). Non esistono valori
religiosi e culture superiori alle altre La Chiesa non deve
intervenire in politica La religione cattolica non
deve avere alcun vantaggio: E’ semplicemente una religione come le altre;
se al posto del cattolicesimo nella nostra società acquistasse il predominio
l'islam o il buddhismo ciò sarebbe perfettamente normale |
Laicismo (Destra liberale) Lotta al qualunquismo:
(Destra cattolica) Benedetto XVI ha dichiarato che il rifiutarsi di ritenere
delle posizioni migliori di altre è un modo per lasciar passare il principio
che ognuno è libero di ricercare il proprio piacere senza riguardo agli
insegnamenti della morale e della religione |
Spazi alla dissidenza e alla
protesta vigorosa: Devono esistere centri sociali di riunione dei
soggetti di sinistra |
Scarsa tolleranza per la
dissidenza e la protesta vigorosa che potrebbe sfociare nella violenza. I
centri sociali vanno chiusi, e comunque non finanziati con soldi pubblici ed
aiutati dalle autorità a trovare sedi e spazi urbani. |
Antiamericanismo: l’America è un paese grossolano, da non prendere come esempio La società americana è
eccessivamente capitalistica con scarsa considerazione per le esigenze dei
lavoratori e dei meno dotati, consumistica, poco solidarista, militarista,
anticomunista, egoista verso il terzo mondo, poco progredita come pensiero
politico, infiltrata da lobbies militariste e cattoliche ed ebraiche |
Filoamericanismo (Destra
liberale): l’America è un paese civile, progredito e di antica democrazia, da
prendere a modello in molti campi; ammirazione per i modelli capitalistici
avanzati |
I lavoratori devono sempre prendere
parte alle decisioni dell’impresa: L’impresa non può essere considerata
proprietà dell’imprenditore, ma è un fatto sociale che coinvolge anche i
lavoratori |
La gestione dell’impresa
spetta all’imprenditore (Destra liberale) |
① Eguaglianza e redistribuzione: vanno combattute le diseguaglianze di ricchezza e di istruzione e di reddito; la ricchezza va redistribuita prelevandola con imposte progressive alle classi più abbienti e destinandola a servizi e sussidi per le classi meno abbienti ②
Compenso in base ai bisogni |
① Meritocrazia: esistono diseguaglianze di ricchezza e di reddito e di istruzione dovute a diverse capacità individuali. Gli individui più intraprendenti e capaci vanno premiati. ②
Compenso in base ai meriti |
① Alcune scienze hanno contenuti ideologici e sono fonte di oppressione: Essendo tutta la cultura sovrastruttura, l'uomo di sinistra non si fida della scienza, e massime della psicologia basata su fondamenti biologici, che metterebbe in crisi il suo presupposto: l'uomo è plasmabile e modificabile. Inoltre la sinistra teme che il determinismo possa essere usato per reprimere le minoranze asociali. ② La psichiatria tradizionale è fonte di oppressione e molte delle sue teorie sono false ▸ La psichiatria è una scienza al servizio del potere ▸ Gli psicofarmaci sono solo mezzi di coazione ▸ L’elettroshock è solo un mezzo di coazione ③ Le teorie economiche
sono opinioni che risentono di ideologie |
①
La psichiatria e l’economia sono scienze oggettive ② La psichiatria è una
scienza oggettiva e rispettabile e di grande aiuto alla collettività;
l'elettroshock, se correttamente usato, e gli psicofarmaci, sono importanti
strumenti di cura ③ Il mito
dell'"economia falsa scienza al servizio del capitale" è, appunto,
un mito:
esiste solo l'economia valida e aggiornata e l'economia errata e non
aggiornata. In base al mito della sinistra che tutte le forme di
economia sono in sostanza orientamenti ideologici, i contribuenti continuano
a finanziare, nelle facoltà di economia di sinistra, un flusso inarrestabile
di studi economici "filologici" sul pensiero economico del
Seicento, Settecento, dell'Ottocento, ecc. Esempi fulgidi di questo tipo di
specializzazione sono Claudio Napoleoni e i suoi emuli, che hanno scritto una
serie infinita di libri inutili sulla storia del pensiero economico. |
Ecologia: la maggior
parte dei partiti “verdi” sono nati come scissione di partiti di sinistra |
|
Lotta all’esclusione in tutte le sue forme: tutti devono avere accesso a tutti i servizi e le opportunità I disabili non devono essere esclusi e vanno integrati nella scuola I manicomi vanno aperti e i
malati mentali vanno integrati nella scuola Le classi differenziali vanno
assolutamente abolite |
Esclusione dalla integrazione sociale dei criminali (Destra sociale) Esclusione dalla integrazione sociale dei malati mentali e dei portatori di gravi difetti fisici e psichici (Destra nazista) Scarso aiuto alla disabilità; classi differenziali Denuncia della falsa retorica
della disabilità: il disabile ha capacità superiori ai normalmente abili
in alcune aree; Newton, Einstein, e parecchi altri grandi scienziati e
pensatori erano dislessici, autistici ecc.; gli autistici sono
intelligentissimi e hanno capacità di calcolo e percezione superiori agli
individui normali. |
① Populismo: ▸ La sinistra usa tradizionalmente espressioni
volgari e offensive (anche perché si crede assolutamente nel giusto e quindi
legittimata) ▸ Contrariamente a quanto si pensa, la sinistra si avvale da sempre
di esperti di immagine, consulenti di pubbliche relazioni, psicologi. I sui
slogan sono sempre attentamente studiati per far presa sulle masse ▸ Le buone maniere sono snobismo di classe e farsene beffa non è
sbagliato. ② Tendenza ad appropriarsi o a
cavalcare tutti i movimenti di protesta, ▸Sindrome "niente può essere più a sinistra della sinistra". ▸ Gli storici marxisti interpretano tipicamente tutte le
sommosse della storia, particolarmente quelle contadine, come portatrici di
valenze politiche di lotta di classe ▸ La sinistra interpreta il ruolo di cassa di risonanza per
qualsiasi malcontento emerga nella società: rivolte di Genova e Reggio
Calabria negli anni '60 sostenute e alimentate da militanti di sinistra;
Curcio, ideologo delle brigate rosse, progettava originariamente la creazione
di un "tam-tam delle regioni" per amplificare la protesta locale |
① Elitismo: semmai il popolo va educato, non vanno secondati gusti e tendenze volgari e inferiori ② L'ordine è un valore
fondamentale:
è folle e irrazionale fomentare e attizzare tutte le proteste e le
provocazioni; l'autorità dello stato ne è gravemente indebolita, le tendenze
individualistiche ed opportunistiche degli individui ne sono favorite; è
stata questa la base storica di malcontento delle classi di destra che ha
scatenato tra le due guerre mondiali la repressione contro i
"provocatori, sobillatori e terroristi di sinistra" |