ANTOLOGIA DI BRANI SPIRITUALI

mistici cinesi

 

 

back to HomePage

 

 

 

      

La semplicità originaria (Wen–Tzu e Tao-Te-Ching )

La via che può essere raccontata (Tao Te Ching )

Seguire il principio  (autore ignoto di dinastia Ming, 1368-1644)

Gli insegnamenti del maestro Zhang sull’abile ritorno (autore ignoto di dinastia Ming, 1368-1644)

Chuang-Tzu, Il livellamento di tutte le cose

Chuang-Tzu tradotto da Thomas Merton

Dalla poesia Viaggio di notte (Tu Fu, Cina, Dinastia Tang, 765)

Hoge (maestro zen cinese) Quanto tempo l’albero è rimasto sterile

Shofu (maestro zen cinese) Nessuna traccia di polvere

Hakuyo (maestro zen cinese) Sopra il picco una distesa di nuvole

Suian (maestro zen cinese) Senza impronta, non più bisogno di nascondersi

Layman Yakusai (maestro zen cinese) Un fragore assordante

Kanzan Shingyo (maestro zen cinese) Dov’è la caverna del drago?

Sozan–Kyonin (maestro zen cinese), Un albero senza radici (poesia sulla morte)

Koko (maestro zen cinese), La parola infine (poesia sulla morte)

Shokaku (maestro zen cinese), Vento forte, fredda luna (poesia sulla morte)

Futo-Dokai, Poesia sulla morte

Homyo, Poesia sulla morte

Daie-Soko, Poesia sulla morte

Ikuo-Myotan, Poesia sulla morte

Tessho, Poesia sulla morte

Kiko, Poesia sulla morte

Chao-pien, La mente sgombra, sedevo tranquillamente (citato da Suzuki)

La quiete (Lao-Tze)

Avanzare lentamente (Saggezza cinese)

 

 

 

 


La semplicità originaria (Wen–Tzu e Tao-Te-Ching )

back to index

 

In origine la pura semplicità non era stata ancora persa e gli esseri viventi erano veramente sereni

 

Gli uomini cominciarono ad apprezzare e a desiderare le cose, l’intelligenza fu sedotta dall’esteriorità; la vita essenziale perse la sua realtà.

(Wen-Tzu )

 

I Cinque colori acciecano l’occhio

Le Cinque note assordano l’orecchio

I Cinque gusti danneggiano la bocca

Le corse e la caccia traviano il cuore

L’amore per le cose svia dalla retta condotta

I santi erano per il ventre e non per l’occhio

Rifiutavano l’esteriore e si attenevano al Sé.

(Tao-Te-Ching )

 

Ecco un incoraggiamento a creare il vuoto nell’uomo. Non tanto per il gusto del nulla, quanto per liberare la potenza della vita e arrivare alla longevità.

Attraverso le porte e le finestre del corpo si effettuano gli scambi della vita. L’uso smodato della vista, dell’udito, del gusto, sciupa il cuore sul percorso dei sensi.

Una volta sciupato, il cuore chiede al corpo un’attività eccessiva. La caccia e le corse utilizzano e rovinano il principio vitale. La cupidigia fa deviare dalla buona condotta. Una morte precoce e intempestiva aleggia su questa cattiva strada.

Chiudendo le porte dei sensi si crea il vuoto sensoriale e al tempo stesso la pienezza dei soffi. La mente può stare solo in un cuore vuoto e sgombro dalle impressioni dei sensi.

La vita interiore è l’immobilità di un cuore vuoto dove la mente se ne sta tranquilla come un uccello; è anche la concentrazione di energia che, quando si deve agire, dispone di un dinamismo intatto e di una rettigudine perfetta.

Quando si legge che i Santi erano per il ventre, ci si riferisce alla pienezza dei soffi.

Quando si legge che i santi non erano per l’occhio, si intende la guardia ai sensi.

(Tao-Te-Ching )

 

 

 

La via che può essere raccontata (Tao Te Ching )

back to index

 

La via che può essere raccontata

non è la via costante;

il nome che può essere pronunciato

non è il nome costante.

 

 

 

Seguire il principio  (autore ignoto di dinastia Ming, 1368-1644)

back to index

 

La Via è una e una sola. Al livello celeste viene chiamata destino; a livello umano viene chiamata natura essenziale. A livello dei fenomeni è chiamataprincipio.

Questo principio circola nel mondo e appare nelle attività quotidiane. Ogni evento, ogni cosa ha un principio naturale di cui non si può fare a meno. C’è un principio in base al quale le cose sono come sono; non può essere alterato, ma solo seguito.

Le persone superiori osservano le cose in termini di principio – giusto o sbagliato, buono o cattivo – e le trattano di conseguenza. Questo si chiama altruismo. Altruismo significa obiettivitò; obiettività significa chiarezza. Chiarezza significa gestire gli eventi in modo accurato e comprendendo la natura delle cose.

Se guardate alle cose attraverso il vostro ego, allora amore e odio nascono in modo incontrollabile e non potete evitare di indulgere nei sentimenti. Quando vi abbandonate ai sentimenti siete ignoranti, vaghi e confusi, consapevoli solo di voi stessi, non del principio.

 

Ampliate e accontentatevi di quanto emerge dall’equilibrio del principio; tagliate via ed eliminate quanto deriva dall’incompletezza della forma. Dopo molto tempo, il principio resterà naturalmente, mentre i desideri spariranno senza sforzo.

 

Il principio c’è sin dall’origina; basta farselo venire in mente ed è già lì. Il desiderio non c’è sin dall’origine; se solo riuscite a vedervi attraverso, sparisce da solo. Fermare il desiderio e attenersi al principio non sono fondamentalmente due cose; fino al punto in cui avete fermato il desiderio, fino a quel punto conservate il principio. Nulla arreca maggior beneficio del principio, eppure quelli che si attengono al principio sono pochi. Nulla danneggia più del desiderio, eppure molti sono coloro che indulgono nei desideri. Quando le persone hanno desideri sono come alberi infestati dai parassiti; consumati senza rendersene conto, i breve tempo crollano. Il desiderio è come il fuoco: se no lo spegni ti brucerai. Il vostro spirito soffrirà di irritazione, l’alcol e il sesso esauriranno le vostre energie vitali, provocando malattie e ferite, e quindi piangerete di dolore giorno e notte.

 

 

 

Gli insegnamenti del maestro Zhang sull’abile ritorno (autore ignoto di dinastia Ming, 1368-1644)

back to index

 

Il Maestro Zhang disse: “Quando abilmente ci ritorni, la natura universale è lì'”. Richiesto se ci fosse una via per un abile ritorno egli disse: “Sì. I confuciani parlano di pulire la mente ed essere inaccessibili; i buddhisti parlano di osservazione indipendente; i taoisti parlano del ritorno alla semplicità. Questi sono gli inizi dell’abile ritorno”.

“I confuciani dicono che vi è stabilità quando si sa quando fermarsi e che dopo la stabilità può esservi serenità. I buddhisti parlano del vedere attraverso il vuoto della mente e del corpo. I taoisti parlano del ritorno all’innocenza. Questi sono i mezzi dell’abile ritorno”.

“I confuciani parlano del non essere ostinati, coercitivi, ossessivi ed egoisti. I buddhisti parlano del non avere occhi, orecchi, naso, lingua, corpo o mente. I taoisti parlano del ritorno all’infinito. Questi sono i modi per il raggiungimento dell’abile ritorno”.

 

 

 

Chuang-Tzu, Il livellamento di tutte le cose

back to index

 

Ora io non so se ero allora un uomo

che sognava di essere farfalla,

o se io sono ora una farfalla

che sogna di essere uomo.

 

 

 

Chuang-Tzu tradotto da Thomas Merton

back to index

 

Ch’ui l’architetto

poteva disegnare a mano libera cerchi più perfetti

che con un compasso.

 

Le sue dita producevano spontanee forme

dal nulla. La sua mente

era nel contempo libera e senza interesse.

 

Nessuna spinta, nessun impulso,

nessun bisogno, nessuna attrazione:

allora le tue faccende sono sotto controllo.

Tu sei un uomo libero.

 

 

 

Dalla poesia Viaggio di notte (Tu Fu, Cina, Dinastia Tang, 765)

back to index

 

La luna salta sulla corrente del Grande Fiume

 

Galleggiando sul vento,

a chi assomiglio?

 

 

 

Hoge (maestro zen cinese) Quanto tempo l’albero è rimasto sterile

back to index

 

Quanto tempo l'albero è rimasto sterile.

Sulla sua cima lunghi intrecci di nuvole.

Da quando ho infranto le corna del toro di fango

il torrente ha invertito il suo corso.

 

 

Shofu (maestro zen cinese), Nessuna traccia di polvere

back to index

 

Nessuna traccia di polvere.

Cos'è vecchio? o nuovo?

A casa sulla mia montagna azzurra

Non desidero nulla

 

 

Hakuyo (maestro zen cinese), Sopra il picco una distesa di nuvole

back to index

 

Sopra il picco una distesa di nuvole,

Il fiume è freddo alla sua sorgente.

Se vuoi vedere,

Scala la cima del monte.

 

 

Suian (maestro zen cinese), Senza impronta, non più bisogno di nascondersi

back to index

 

Senza impronta, non più bisogno di nascondersi.

Ora il vecchio specchio

Riflette ogni cosa; luce d'autunno

Inumidita da pallida nebbia.

 

 

Layman Yakusai (maestro zen cinese), Un fragore assordante

back to index

 

Un fragore assordante,

Un ladro fuggito

Il mio corpo. Cosa

Ho imparato?

Il Signore del Nulla

Ha un volto scuro.

 

 

Kanzan Shingyo (maestro zen cinese), Dov’è la caverna del drago?

back to index

 

Dov'è la caverna del drago?

Mentre stamane sonnecchiavo nel palazzo

Del Signore Sunyata, ho udito l'usignolo

La brezza primaverile disperde

i fiori del pesco.

 

 

Sozan–Kyonin (maestro zen cinese), Un albero senza radici (poesia sulla morte)

back to index

 

Un albero senza radici,

Foglie gialle disseminate

Oltre l'azzurro;

Non una nube, non una macchia.

 

 

Koko (maestro zen cinese), La parola infine (poesia sulla morte)

back to index

 

La parola infine,

Non più legami.

Fredda luna nello stagno,

Fumo sopra il battello.

 

 

Shokaku (maestro zen cinese), Vento forte, fredda luna (poesia sulla morte)

back to index

 

Vento forte, fredda luna,

Un lungo torrente attraverso il cielo.

Nessun'ombra oltre il cancello -

quattro lati, otto direzioni.

 

 

Futo-Dokai, Poesia sulla morte

back to index

 

Settantasei: ho chiuso

Con questa vita –

Non ho cercato il cielo,

Non temo l’inferno.

Deporrò queste ossa

Al di là del Triplice Mondo

Non asservito, imperturbato.

 

 

Homyo, Poesia sulla morte

back to index

 

Wino, che inciampa sempre,

Eppure nel bere

Sono molto discreto.

Dove mi apparterò,

Sobrio, stanotte?

In qualche angolo sulla riva del fiume

Troverò la luna dell’aurora.

 

 

Daie-Soko, Poesia sulla morte

back to index

 

La vita è come noi

La troviamo – e così la morte.

Una poesia d’addio?

Perché insistere?

 

 

Ikuo-Myotan, Poesia sulla morte

back to index

 

Per settantadue anni ho tenuto appeso

Lo specchio del Karma.

Dopo averlo infranto,

Ho varcato la soglia del Sentiero!

 

 

Tessho, Poesia sulla morte

back to index

 

Finalmente oltre il limite –

Non più legami né dipendenza.

Com’è calmo l’oceano,

Che sovrasta il Nulla.

 

 

Kiko, Poesia sulla morte

back to index

 

Monte Sumeru – il mio pugno!

Oceano – la mia bocca!

Il monte si sbriciola, l’oceano si prosciuga.

Dove balza la lepre ingioiellata,

Dove volteggia il corvo d’oro?

 

 

Chao-pien, La mente sgombra, sedevo tranquillamente (citato da Suzuki)

back to index

 

La mente sgombra, sedevo tranquillamente al tavolo del mio ufficio,

con la mente sorgiva indisturbata, come acqua serena;

un improvviso colpo di tuono, le porte della mente si spalancarono,

ed ecco, il vecchio siede in tutta la sua semplicità

 

 

La quiete (Lao-Tze)

La più grande rivelazione è la quiete

 

 

Avanzare lentamente (Saggezza cinese)

Non temere di avanzare troppo lentamente; temi soltanto di stare fermo