ANTOLOGIA DI BRANI
SPIRITUALI ebraismo
e vangeli |
❍ La scelta degli scrigni (Proverbi 8.10-11)
❍ La
cacciata dal Paradiso Terrestre (Genesi,
3, 24)
❍ L’inaccessibilità
di Dio (Giobbe 4,18 e 15,15)
❍ Le vie di Dio (Giobbe 38, 24-28-30)
❍ La
potenza di Dio (Giobbe, passim)
❍ La resurrezione secondo i
profeti del Vecchio Testamento
❍ Le
armate dinanzi all’Altissimo (4 Esdra,
8, 21)
❍ Le parole di Ruth a Noemi, madre di
Abramo (Rut 1, 16-17)
❍ L’attraversamento
del Giordano da parte del Popolo Eletto (Giosuè
3, 14-17)
❍ Affinchè
sia con i tuoi figli di Verità (Qumrân,
Il Papiro della Guerra)
❍ I creatori
del tempo (Qumrân, Il Papiro della Guerra)
❍ E’ lui che
mi ha donato (Sapienza, 7, 17-21)
❍ Il Sole che sorge sui giusti e sui
malvagi (Enoc, 41, 8)
❍ L’angelo
del Signore ed Azaria (Daniele, 3,
49’-50’)
❍ Gli angeli
intercessori (Enoc, 39, 5)
❍ Il
Giudice dell’Aldilà (Stele di Naram-Sin 22-27)
❍ L’Angelo
della piscina (Giovanni, 5, 3b-4)
❍ Sette
spiriti innanzi al trono di Dio (Apocalisse
di Giovanni)
❍ Il canto della
perla (Atti di Tommaso , versione
siriaca)
❍ La sapienza del saggio (Proverbi, 10, 1-14)
❍ Continuerò ad operare meraviglie e
prodigi
(Isaia, 29, 13-21)
❍ Un germoglio spunterà dal tronco di Iesse (Isaia, 11,
1-9)
❍ Il fondamento della Sapienza (Proverbi, 9, 9-12)
❍ La Sapienza del Signore (Siracide, 1, 16-18)
❍ Il volto del malvagio e il volto
del sapiente (Siracide, 19, 18-27)
❍ La forza infusa da Dio (Isaia, 40, 26-31)
❍ Le opere del Signore (Siracide, 42, 15-25)
❍ Non si vanti il saggio della sua
saggezza (Geremia, 9, 22-23)
❍ La vita dedicata alla Sapienza (Siracide, 51, 13-20)
❍ La sapienza infusa da Dio nella
sua creatura (Siracide, 17, 1-12)
❍ Il libro sigillato fino alla fine
dei tempi (Daniele, 12, 1-4)
❍ Le parole del sapiente (Siracide 39, 1-13)
❍ Il canto della Sapienza (Proverbi 8, 22-23)
❍ La lode
della Sapienza (Sapienza 7, 24-8,1)
❍ Beato l’uomo
che medita sulla Sapienza (Siracide
14, 20-15,10)
❍ La
Sapienza loda se stessa (Siracide 24,
1-12)
❍ Libro dei Salmi, dal Salmo
I
❍ Libro dei Salmi, dal Salmo
II
❍ Libro dei Salmi, dal
Salmo III
❍ Libro dei Salmi, dal Salmo IV
❍ Libro dei Salmi, dal Salmo
V
❍ Libro dei Salmi, dal Salmo
VI
❍ Libro dei Salmi, dal
Salmo VII
❍ Libro dei Salmi, dal
Salmo VIII
❍ Libro dei Salmi, dal Salmo IX
❍ Libro dei Salmi, dal
Salmo XXIII
❍ Libro dei Salmi, dal Salmo
XL
❍ La gloria di Dio
(brani dai vangeli e dalla liturgia)
❍ Dio parla al Faraone per bocca di Mosé
(Esodo 4, 22-23)
❍ La luce e la
tenebra (brani dai Vangeli)
❍ La
profezia di Giovanni Battista
❍ I nuovi
cieli e la nuova terra (Pietro, Seconda
Epistola, III, 13; Giovanni, Apocalisse,
XXI, 1)
❍ Il numero della
Bestia (Apocalisse, V, 18)
❍ I guardiani
delle meteore (Viaggio di Enoch)
❍ Le parole della Sapienza (Siracide, 24,3-4)
❍ Liturgia ebraica, Canto per
l’accoglienza del Sabato
❍ Benedizione che precede la
recita serale dello Šema’
❍ Machazor di rito italiano,
Seconda delle diciotto benedizioni
❍ Nachman di Breslavia, Metti pace nel tuo popolo
❍ Prologo
al Vangelo di Giovanni
❍ Dalla Prima lettera di S.Pietro, 5, 8
❍ Il
travaglio della creazione (S. Paolo, Lettera
ai romani, 8. 19–23)
❍ Ciò che è in basso e ciò che è in alto (Odi di Salomone, 34,4)
❍ Il
combattimento mistico (Epistola agli
Efesini , 6,12)
❍ L’annunzio
della trasformazione (Paolo, Prima
lettera ai Corinzi )
❍ Le beatitudini (Matteo 5, 1-16)
❍ La sapienza nascosta (Prima lettera di Paolo ai Corinzi 2,
1-16)
❍ La sapienza
misteriosa che il mondo non conosce (Epistola di Paolo ai Corinzi 2 7-12.14-16)
❍ Il cammino secondo lo Spirito
(Epistola di Paolo ai Galati 5, 16-18.22-23)
❍ Il servizio di Dio (Atti degli Apostoli
17, 25.28)
❍ Solo in Dio riposa l’anima mia
(Salmo 61, 6-8)
❍ La luce e la tenebra nel tuo corpo (Luca
11, 34-36)
❍ Signore, tu mi scruti e mi
conosci (Salmo 138 1-18)
❍ Dio appare al suo profeta
e lo chiama (Isaia 6, 1-8)
❍ Tutte le creature da
te aspettano il cibo (Salmo 103, 27-30)
❍ Il settimo giorno (Esodo 23, 10-12)
❍ Quando entrerete nel
paese che io vi do (Levitico 25, 2-7)
❍ Giacobbe e la scala che arrivava fino a
Dio (Genesi 28, 11-14a.15b-16)
❍ Giacobbe lotta con l’angelo
(Genesi 32, 23.25-32)
❍ Elia sale sull’Horeb (1, Re, 18,8-13)
❍ Il nome di Dio (Esodo 4, 13-14.15b)
❍ Il Signore non abbandona Sion
(Isaia 49, 14-15)
❍ Signore, non si
inorgoglisce il mio cuore (Salmo 130)
❍ Dio chiama Mosé (Esodo 3,1-5)
❍ Il Signore chiama Samuele (1
Samuele 3,1-11)
❍ Il peccato di Davide
contro il Signore (2 Samuele 11, 27-12,7.13)
❍ Il Signore è mia
parte di eredità e mio calice (Salmo 15, 5-9)
❍ E’ bello dar lode al Signore
(Salmo 8, 4-7)
❍ Sei tu che hai creato le
mie viscere (Salmo 138, 13-18)
❍ A te levo i miei occhi (Salmo 122, 1-2)
❍ Benedici il Signore, anima mia
(Salmo 102, 1-5)
❍ Signore, la tua grazia è nel
cielo (Salmo 35, 6-10)
❍ Chiedete e vi sarà dato (Matteo 7,
7-8)
❍ Egli è immagine del Dio
invisibile (Epistola di Paolo ai Colossesi 1, 15-20)
❍ La scelta degli scrigni (Proverbi
8.10-11)
Scegli la mia disciplina, e non
l’argento;
preferisci l’intelligenza
all’oro fino;
poiché la sapienza vale più dei
rubini.
❍ La cacciata dal paradiso
terrestre (Genesi, 3, 24)
[Dio] cacciò dunque l’uomo e
pose ad oriente del giardino dell’Eden i Cherubini e la fiamma della spada
guizzante per custodire l’accesso all’albero della vita.
Su di lui riposerà lo spirito
di Dio
Spirito di saggezza e di
intelligenza,
spirito di prudente consiglio e
di forza,
spirito di conoscenza e di
timor di Dio
Egli giudicherà i poveri con
giustizia
Egli colpirà il paese con la
verga della sua bocca
e con il soffio delle sue
labbra farà morire l’empio.
❍ L’inaccessibilità di Dio (Giobbe 4,18 e 15,15)
Con i suoi stessi servitori Dio
non si confida,
Egli trova nei suoi angeli dei
difetti
Anche con i suoi santi Dio non
si confida
❍ Le vie di Dio (Giobbe 38, 24-28-30)
Per quali vie si espande la
luce?
Ha forse un padre la pioggia?
Chi mette al mondo le gocce di rugiada? Dal seno di chi è uscito il ghiaccio e
la brina del cielo chi l’ha generata?
Come pietra le acque
induriscono e la faccia dell’abisso si raggela.
Attendiamo la luce, ma
contempliamo le tenebre
Tu
non avrai più il sole come luce del giorno;
il
chiarore lunare non illuminerà più (la notte) per te,
YHWH
sarà su di te luce perpetua
ed
il tuo Dio sarà il tuo splendore.
Come
tu non conosci la via del vento
né
come cresce il bambino in seno alla madre incinta
così
tu non conosci l’opera di Dio che fa tutto.
Vanità
delle vanità, tutto è vanità …
Una
generazione va, una generazione viene
ma
la terra resta sempre la stessa.
Il
sole sorge e il sole tramonta,
si
affretta verso il luogo da dove risorgerà.
Il
vento soffia a mezzogiorno,
poi
gira a tramontana;
gira
e rigira e sopra i suoi giri il vento ritorna …
Ciò
che è stato sarà
e
ciò che si è fatto si rifarà;
non
c’è niente di nuovo sotto il sole.
❍ La potenza di Dio (Giobbe, passim)
Sì,
Dio è grande tanto
da
superare la nostra capacità di conoscere.
[Sai
tu] come egli può far guizzare il lampo nelle sue nuvole?
Sai
come può sospendere le nuvole nel cielo?
Sei
tu arrivato a scoprire i depositi della neve?
Hai
visto i serbatoi della grandine?
[Sai
tu] chi ha aperto i canali dell’acquazzone?
e
segnato la via al lampo dei tuoni?
[Sai
tu] Chi è il padre della pioggia
e
chi genera le gocce di rugiada?
Da
quale ventre esce il ghiaccio,
e
la brina del cielo, chi la dà alla luce,
quando
le acque diventano dure come pietre
e
la superficie dell’abisso di raggela?
Forse
la tua voce può innalzarsi fino alle nuvole
e
far sì che le acque ti obbediscano?
I
fulmini sono forse pronti ai tuoi ordini
e
ti dicono “eccoci”?
Chi
(dunque) numera le nuvole con maestria
ed
inclina gli otri del cielo?
❍ La resurrezione secondo i profeti del Vecchio Testamento
Un
gran numero di coloro che dormono nel regno della polvere si sveglieranno, gli
uni per una vita eterna, gli altri per l’ignominia, per l’orrore eterno
(Daniele,
12,2)
I
morti ritorneranno, i loro cadaveri si alzeranno. Svegliatevi e cantate, voi
che abitate la polvere!
(Isaia,
26,19)
In
quei tempi [della fine del mondo] tutto il popolo sarà salvo – tutti coloro
[almeno] il cui nome è scritto nel Libro. I Numerosi, fra coloro che dormono
nel Regno della polvere, si sveglieranno: coloro che [sono] per la vita eterna,
ma gli altri [sono] per la dannazione, per la dispersione eterna. Coloro che
sanno risplenderanno come la luce del firmamento e coloro che hanno insegnato
la Giustizia ai Numerosi brilleranno come le stelle per i secoli dei secoli.
(Daniele,
12,1c-3)
❍ Le armate dinanzi all’Altissimo
(4 Esdra, 8, 21)
Davanti
a te le armate sono all’erta e a una tua parola
esse
mutano in vento e fuoco.
❍ Le parole di Ruth a Noemi, madre
di Abramo (Rut 1, 16-17)
Il tuo popolo sarà il mio
popolo e il tuo Dio sarà il mio Dio. Dove andrai tu andrò anch’io, e dove
morirai tu morirò anch’io
❍ L’attraversamento del Giordano
da parte del Popolo Eletto (Giosuè 3, 14-17)
Quando il popolo si mosse dalle
sue tende per attraversare il Giordano, i sacerdoti che portavano l’arca
dell’alleanza camminavano davanti al popolo. Appena i portatori dell’arca
furono arrivati al Giordano e i piedi dei sacerdoti che portavano l’arca si
immersero al limite delle acque – Il Giordano infatti durante tuttii giorni
della mietitura è gonfio fin sopra tutte le sponde – si fermarono le acque che
fluivano dall’alto e stettero come un solo argine a grande distanza, in Adama,
la città che è presso Zartan, mentre quelle che scorrevano verso il mare
dell’Araba, il Mar Morto, se ne staccarono completamente e il popolo passò di
fronte a Gerico. I sacerdoti che portavano l’arca dell’alleanza del Signore si
fermarono immobili all’asciutto in mezzo al Giordano, mentre tutto Israele
passava all’asciutto, finché tutta la gente non ebbe finito di attraversare il
Giordano.
❍ Affinchè sia con i tuoi figli di
Verità (Qumrân, Il
Papiro della Guerra)
Affinché
sia con i tuoi figli di Verità
e
dalla (stessa) parte dei tuoi santi,
facendo
alzare dalla polvere
gli
insetti dei morti verso il luogo segreto …
e
dallo spirito del male,
verso
la conoscenza dei tuoi misteri
affinché
questi stia nel posto
che
a lui compete al tuo cospetto
con
l’armata eterna e i tuoi spiriti di …
affinché
egli sia rinnovato con …
e
con i Conoscenti, in una gioia collettiva
❍ I creatori del tempo (Qumrân, Il Papiro della Guerra)
(Io
prego) tutti i creatori del tempo che sono le
fondamenta
delle divisioni in periodi e del ciclo delle
costellazioni,
nel loro ottimo fissati da segni per tutto il
loro
dominio, nell’ordine fissato con inderogabile
certezza
dalla bocca divina e dalla legge promulgata da
Colui
che E’.
❍ E’ lui che mi ha donato (Sapienza, 7, 17-21)
E’
lui che mi ha donato
una
conoscenza infallibile degli esseri,
per
conoscere la struttura del Cosmo
ed
i movimenti dello Zodiaco,
l’inizio,
la fine e la metà dei tempi,
l’alternarsi
dei solstizi ed il mutare delle stagioni,
il
ciclo dell’anno e la posizione degli astri,
la
natura degli esseri viventi
e
gli istinti delle bestie selvagge,
il
potere degli spiriti ed i pensieri degli uomini,
la
verità delle piante e le virtù delle radici.
Tutto
ciò che è, nascosto o visibile, io l’ho conosciuto.
❍ Il Sole che sorge sui giusti e
sui malvagi (Enoc, 41, 8)
Poiché
il sole compie le sue numerose rivoluzioni
sia
per benedire, che per maledire; e poiché il corso del
cammino
della luna è luce per i giusti ma tenebre per i
peccatori,
nel nome del Signore che ha separato la luce
dalle
tenebre e ha diviso gli spiriti degli uomini …
❍ L’angelo del Signore ed Azaria (Daniele, 3, 49’-50’)
Ma
l’angelo del Signore discese nella fornace accanto
ad
Azaria e ai suoi compagni; li portò fuori dalle
fiamme
di fuoco e soffiò su di loro, nel mezzo della fornace, come un soffio di vento
e di rugiada, in modo che
il
fuoco non li toccasse più in alcun modo.
❍ Gli angeli intercessori (Enoc, 39, 5)
Gli
angeli e i santi del cielo
domandono,
intercedono e pregano per i figli degli
uomini;
e la giustizia scorre come acqua davanti a loro e
la
misericordia come la rugiada sulla terra.
❍ Il Giudice dell’Aldilà (Stele di
Naram-Sin 22-27)
(Egli
ha punito) la sua ombra, e le ombre dei suoi,
e
le ombre della sua famiglia,
e
le ombre della sua discendenza
e
le ombre della discendenza della sua discendenza,
Shamash
(il Valoroso) Signore dell’alto e del basso,
Signore
degli Announaki, signore delle ombre
che
bevono acque lorde e non bevono acque pure
❍ L’Angelo della piscina (Giovanni, 5, 3b-4)
(Una
folla di infermi era usa riunirsi sotto i portici) aspettando che l’acqua
iniziasse a muoversi. poiché un angelo del Signore, nel momento opportuno,
scendeva nella piscina mentre l’acqua si
agitava. Chiunque per primo vi entrava dal momento in cui l’acqua si agitava
era guarito, qualunque fosse stata la natura del suo male.
❍ Sette spiriti innanzi al trono
di Dio (Apocalisse di Giovanni)
Sette
spiriti sono innanzi al trono di Dio (Apocalisse, 1, 4)
Sette
lampade bruciano davanti al trono, sono i sette spiriti di Dio (Apocalisse, 4,
5)
L’Angelo
porta sette occhi che sono i sette spiriti di Dio inviati a svolgere la loro
missione su tutta la terra (Apocalisse, 5, 6)
❍ Il canto della perla (Atti di Tommaso , versione siriaca)
Improvvisamente
io vidi il vestito simile al mio specchio. E mi contemplai tutto intero, lo
vidi in me stesso completamente, come io stesso completamente mi ritrovai in
lui. E seppi che, poiché tutto è nato uguale, noi siamo stati indivisi e che
nuovamente siamo uno, in un’unica forma.
Colui
che dona ai saggi la saggezza
e
la scienza agli intelligenti
Lui
che rivela profondità e segreti
conosce
colui che è nelle tenebre
e
la luce che è vicino a lui.
(Daniele, 1,21-22)
Vi
sarà una luce senza fine e non riusciranno a contare i giorni, poiché le
tenebre saranno state distrutte e la luce della verità sarà stata per sempre
imposta innanzi al Signore degli Spiriti
(Enoc, 58,6)
La
sua potenza lancia repentina la tempesta
e
fa sfavillare i fulmini del suo Giudizio
In
previsione di ciò Egli ha aperto le cataratte
fa
volare le nuvole come uccelli
Per
mezzo della sua potenza le nuvole si addensano
e
le pietre di ghiaccio diventano granelli di grandine
Alla
sua voce tonante la terra entra in travaglio
Con
la sua forza tremano le montagne
Il
terrore che egli emana fa sorgere lo scirocco dal sud
dal
nord l’uragano e la tempesta.
Come
stuoli d’uccelli sparge la neve
ed
essa s’abbatte come se fosse un’infinità di locuste
Sparge
sulla terra la brina, come se fosse sale,
e
fa scintillare i suoi cristalli come gemme.
Egli
fa spirare in raffiche ghiacciate il vento del nord.
❍ La sapienza del saggio (Proverbi, 10, 1-14)
Il figlio saggio rende lieto il
padre;
non giovano i tesori male
acquistati,
mentre la giustizia libera
dalla morte.
Il Signore non lascia patir la
fame al giusto,
ma delude la cupidigia degli
empi.
Le benedizioni del Signore sul
capo del giusto,
la bocca degli empi nasconde il
sopruso.
La memoria del giusto è in
benedizione,
il nome degli empi svanisce.
Chi cammina nell’integrità va
sicuro,
chi rende tortuose le vie sarà
scoperto.
Chi chiude un occhio causa
dolore,
chi riprende a viso aperto
procura pace.
Fonte di vita è la bocca del
giusto,
la bocca degli empi nasconde
violenza.
L’odio suscita litigi,
L’amore ricopre ogni colpa.
I saggi fanno tesoro della
scienza,
ma la bocca dello stolto è un
pericolo.
❍ Continuerò ad operare meraviglie e prodigi
(Isaia, 29, 13-21)
Continuerò ad operare
meraviglie e prodigi con questo popolo;
perirà la sapienza dei suoi
sapienti
e si eclisserà l’intelligenza
dei suoi intelligenti.
Guai a quanti vogliono
sottrarsi alla vista del Signore
per dissimulare i loro piani,
a coloro che agiscono nelle
tenebre dicendo:
“Chi ci vede? Chi ci conosce?”
Quanto siete perversi! Forse
che il vasaio
è stimato pari alla creta?
Un oggetto può dire del suo
autore:
“Non mi ha fatto lui”?
E un vaso può dire del vasaio:
“Non capisce”?
Ancora un po’
e il Libano si cambierà in un
frutteto
e il frutteto sarà considerato
una selva.
Udranno in quel giorno i sordi
le parole di un libro;
liberati dall’oscurità e dalle
tenebre,
gli occhi del cieco vedranno.
Gli umili si rallegreranno di
nuovo nel Signore,
i più poveri gioiranno nel
Santo di Israele.
Perché il tiranno non sarà più,
sparirà il beffardo,
saranno eliminati
quanti tramano iniquità.
❍ Un germoglio spunterà dal tronco di Iesse (Isaia, 11, 1-9)
Un germoglio spunterà dal
tronco di Iesse,
un virgulto germoglierà dalle
sue radici.
Su di lui si poserà lo spirito
del Signore,
spirito di sapienza e di
intelligenza,
spirito di consiglio e di
fortezza,
spirito di conoscenza e di
timore del Signore.
Si compiacerà del timore del
Signore.
Non giudicherà secondo le
apparenze
e non prenderò decisioni per
sentito dire;
ma giudicherà con giustizia i
miseri
e prenderà decisioni eque per
gli oppressi del paese.
La sua parola sarà una verga
che percuoterà il violento;
con il soffio delle sue labbra
ucciderà l’empio.
Fascia dei suoi lombi sarà la
giustizia,
cintura dei suoi fianchi la
fedeltà.
Il lupo dimorerà insieme con
l’agnello,
la pantera si sdraierà accanto
al capretto;
il vitello e il leoncello
pascoleranno insieme;
si sdraieranno insieme i loro
piccoli.
l leone si ciberà di paglia,
come il bue.
Il lattante si trastullerà
sulla buca dell’aspide;
il bambino metterà la mano nel
covo di serpenti
velenosi.
La saggezza del Signore
riempirà il paese
come le acque ricoprono il
mare.
❍ Il fondamento della Sapienza (Proverbi, 9, 9-12)
Fondamento della sapienza è il
timore di Dio,
la scienza del Santo è
intelligenza.
Per mezzo mio si moltiplicano i
tuoi giorni,
ti saranno aggiunti anni di
vita.
Se sei sapiente, lo sei a tuo
vantaggio,
se sei beffardo, tu solo ne
porterai la pena.
❍ La Sapienza del Signore (Siracide, 1, 16-18)
Corona della sapienza è il
timore del Signore;
fa fiorire la pace e la salute.
Dio ha visto e misurato la
sapienza;
ha fatto piovere la scienza e
il lume dell’intelligenza;
ha esaltato la gloria di quanto
la possiedono.
Radice della sapienza è temere
il Signore;
i suoi rami sono lunga vita
❍ Il volto del malvagio e il volto
del sapiente (Siracide, 19, 18-27)
Tutta la sapienza è timore di
Dio
e in ogni sapienza è la pratica
della legge.
Non c’è sapienza nella
conoscenza del male;
non è mai prudenza il consiglio
dei peccatori.
C’è chi intriga per prevalere
in giudizio.
C’è il malvagio curvo nella sua
tristezza,
ma il suo intimo è pieno di
inganno;
abbassa il volto e finge di
essere sordo,
quando non è osservato, avrà il
sopravvento.
All’occasione propizia farà del
male.
Dall’aspetto si conosce l’uomo;
dal volto si conosce l ‘uomo
sapiente.
❍ La forza infusa da Dio (Isaia, 40, 26-31)
Levate in alto i vostri occhi
e guardate: chi ha creato
quegli astri?
Egli fa uscire in numero
preciso il loro esercito
e li chiama tutti per nome;
per la sua onnipotenza e il
vigore della sua forza
non ne manca alcuno.
Perché dici: “La mia sorte è
nascosta al Signore
e il mio diritto è trascurato
dal mio Dio”?
Dio eterno è il Signore
Creatore di tutta la Terra.
Egli non si affatica né si
stanca,
la sua intelligenza è
inscrutabile.
Egli dà forza allo stanco
e moltiplica il vigore allo
spossato.
Anche i giovani faticano e si
stancano,
gli adulti inciampano e cadono;
ma quanti sperano nel Signore
riacquistano forza,
mettono ali come aquile,
corrono senza affannarsi,
camminano senza stancarsi.
❍ Le opere del Signore (Siracide, 42, 15-25)
Ricorderò ora le opere del
Signore
e descriverò quanto ho visto.
Per le parole del Signore
Sussistono le sue opere.
Il sole con il suo splendore
illumina tutto,
della gloria del Signore è
piena la sua opera.
Neppure i santi del Signore
sono in grado
di narrare tutte le sue
meraviglie,
ciò che il Signore onnipotente
ha stabilito
perché l’universo stesse saldo
a sua gloria.
Egli scruta l’abisso e il cuore
e penetra tutti i segreti.
L’Altissimo conosce tutta la
scienza
e osserva i segni dei tempi,
annunziando le cose passate e
future
e svelando le tracce di quelle
nascoste.
Nessun pensiero gli sfugge,
neppure una parola gli è
nascosta.
Ha ordinato le meraviglie della
sua sapienza,
poiché egli è da sempre e per
sempre.
Nulla può essergli aggiunto e
nulla tolto,
non ha bisogno di alcun
consigliere.
Quanto sono amabili tutte le
sue opere!
E appena una scintilla se ne
può esservare.
Tutte queste cose vivono
e resteranno per sempre
in tutte le circostanze e tutte
gli obbediscono.
Tutte sono a coppia, una di
fronte all’altra,
egli non ha fatto nulla di
incompleto.
L’una conferma i pregi
dell’altra,
chi si sazierà nel contemplare
la sua gloria?
❍ Non si vanti il saggio della sua
saggezza (Geremia, 9, 22-23)
Non si vanti il saggio della
sua saggezza
e non si vanti il forte della
sua forza,
non si vanti il ricco delle sue
ricchezze.
Ma chi vuol gloriarsi si vanti
di questo,
di avere senno e di conoscere
me,
perché io sono il Signore che
agisce con misericordia,
con diritto e con giustizia
sulla terra;
di queste cose mi compiaccio.
Parola del Signore.
❍ La vita dedicata alla Sapienza (Siracide, 51, 13-20)
Quando ero ancora giovane,
prima di viaggiare,
ricercai assiduamente la
sapienza nella preghiera.
Davanti al santuario pregando
la domandavo,
e sino alla fine la ricercherò.
Del suo fiorire, come uva
vicina a maturare,
il mio cuore si rallegrò.
Il mio piede si incamminò per
la via retta;
dalla giovinezza ho seguito le
sue orme.
Chinai un poco l’oreccio per
riceverla;
vi trovai un insegnamento
abbondante.
Renderò gloria a chi mi ha
concesso la sapienza.
Sono stato zelante nel bene,
non resterò confuso.
La mia anima si è esercitata in
essa;
fui diligente nel praticare la
legge.
Ho steso le mani verso l’alto;
ho deplorato che la si ignori.
A lei rivolsi il mio desiderio,
e la trovai nella purezza.
In essa acquistai senso fin dal
principio;
per questo non la abbandonerò.
Le mie viscere si commossero
nel ricercarla;
per questo ottenni il suo prezioso
acquisto.
Il Signore mi ha dato in ricompensa una lingua,
con cui lo loderò.
Essa è vicina e si può trovare.
Vedete con gli occhi che poco
mi faticai,
e vi trovai per me una grande
pace.
❍ La sapienza infusa da Dio nella
sua creatura (Siracide, 17, 1-12)
Il Signore creò l’uomo dalla
terra
e ad essa lo fa tornare di
nuovo.
Egli assegnò agli uomini giorni
contati e un tempo fissato,
diede loro il dominio di quanto
è sulla terra.
Secondo la sua natura li
rivestì di forza,
e a sua immagine li formò.
Egli infuse in ogni essere
vivente il timore dell’uomo,
perché l’uomo dominasse sulle
bestie e sugli uccelli.
Discernimento, lingua, occhi,
orecchi e cuore
diede loro perché ragionassero.
Li riempì di dottrina e
d’intelligenza
e indicò loro anche il bene e
il male.
Pose lo sguardo nei loro cuori
per mostrar loro la grandezza
delle sue opere.
Pose davanti a loro la scienza
e diede loro in eredità la
legge della vita.
Stabilì con loro un’alleanza
eterna
e fece loro conoscere i suoi
decreti.
I loro occhi contemplarono la
grandezza della sua gloria,
i loro orecchi sentirono la
magnificenza della sua voce.
❍ Il libro sigillato fino alla
fine dei tempi (Daniele, 12, 1-4)
Ora in quel tempo sorgerà
Michele, il gran principe, che vigila sui figli del tuo popolo. Vi sarà un
tempo d’angoscia, come non c’era mai stato dal sorgere delle nazioni fino a
quel tempo; in quel tempo sarà salvato il tuo popolo, chiunque si troverà
scritto nel libro. Molti di quelli che dormono nella polvere della terra si
risveglieranno: gli uni alla vita eterna e gli altri alla vergogna e all’infamia
eterna. I saggi risplenderanno come lo splendore del firmamento; coloro che
avranno indotti molti alla giustizia risplenderanno come le stelle per sempre.
Ora tu, Daniele, chiudi queste
parole e sigilla questo libro, fino al tempo della fine: allora molti lo
scorreranno e la loro conoscenza sarà accresciuta.
❍ Le parole del sapiente (Siracide 39, 1-13)
Esporrò ancora le mie
riflessioni,
ne sono pieno come la luna a
metà mese.
Ascoltatemi, figli santi,
e crescete
come una pianta di rose su un
torrente.
❍ Il canto della Sapienza (Proverbi 8, 22-23)
Il Signore mi ha creato
all’inizio della mia attività,
prima di ogni sua opera, fin
d’allora.
Dall’eternità sono stata costituita,
fin dal principio, dagli inizi
della Terra.
Quando non esistevano gli
abissi, io fui generata;
quando ancora non vi erano le
sorgenti cariche d’acqua;
prima che fossero fissate le
basi dei monti,
prima delle colline, io sono
stata generata.
Quando ancora non aveva fatto
la terra e i campi,
né le prime zolle del mondo;
quando egli fissava i cieli io
ero là;
quando tracciava un cerchio
sull’abisso;
quando condensava le nubi in
alto,
quando fissava le sorgenti
dell’abisso;
quando stabiliva al mare i suoi
limiti,
sicché le acque non ne
oltrepassassero la spiaggia;
quando disponeva le fondamenta
della Terra,
allora io ero con lui come
architetto
ed ero la sua delizia ogni
giorno,
mi rallegravo davanti a lui in
ogni istante;
mi ricreavo sul globo terrestre,
ponendo le mie delizie tra i
figli dell’uomo.
❍ La lode della Sapienza (Sapienza 7, 24-8,1)
La sapienza è il più agile di
tutti i moti;
per la sua purezza si diffonde
e penetra in ogni cosa.
E’ un’emanazione della potenza
di Dio,
un effluvio genuino della gloria
dell’Onnipotente,
per questo nulla di contaminato
in essa si infiltra.
E’ un riflesso della luce
perenne,
uno specchio senza macchia
dell’attività di Dio
e un’immagine della sua bontà.
Sebbene unica, essa può tutto;
pur rimanendo in se stessa,
tutto rinnova
e attraverso le età, entrando
nelle anime sante,
forma amici di Dio e profeti.
Nulla infatti Dio ama se non
chi vive con la sapienza.
Essa in realtà è più bella del
sole
e supera ogni costellazione di
astri;
paragonata alla luce, risulta
superiore;
a questa, infatti, succede la
notte,
ma contro la sapienza la
malvagità non può prevalere.
Essa si estende da un confine
all’altro con forza,
governa con bontà eccellente
ogni cosa.
❍ Beato l’uomo che medita sulla
Sapienza (Siracide 14, 20-15,10)
Beato l’uomo che medita sulla
sapienza
e ragiona con l’intelligenza,
considera nel cuore le sue vie,
ne penetra con la mente i
segreti.
La insegue come uno che segue
una pista,
si apposta sui suoi sentieri.
Egli spia alle sue finestre
e sta ad ascoltare alla sua
porta.
Fa sosta vicino alla sua casa
e fissa un chioso nelle sue
pareti;
alza la propria tenda presso di
essa
e si ripara in un rifugio di
benessere;
mette i propri figli sotto la
sua protezione
e sotto i suoi rami soggiorna;
da essa sarà protetto contro il
caldo,
egli abiterà all’ombra della
sua gloria.
Essa gli andrà incontro come
una madre,
l’accoglierà come una vergine
sposa;
lo nutrirà con il pane
dell’intelligenza,
lo disseterà con l’acqua della
sapienza.
Egli si appoggerà su di lei e
non vacillerà,
si affiderà a lei e non resterà
confuso.
Essa l’innalzerà sopra i suoi
compagni
e gli farà aprir bocca in mezzo
all’assemblea;
egli troverà contentezza e una
corona di gioia
e otterrà fama perenne.
Gli insensati non conseguiranno
mai la sapienza,
i peccatori non la
contempleranno mai.
Essa sta lontana dalla
superbia,
i bugiardi non pensano a essa.
La sua lode non s’addice alla
bocca del peccatore,
perché non gli è concessa dal
Signore.
❍ La Sapienza loda se stessa (Siracide 24, 1-12)
La sapienza loda se stessa,
si vanta in mezzo al suo
popolo.
Nell’assemblea dell’Altissimo
apre la bocca,
si glorifica davanti alla sua
potenza:
Io sono uscita dalla bocca
dell’Altissimo
e ho ricoperto come nube la
Terra.
Ho posto la mia dimora lassù,
il mio trono era su una colonna
di nubi.
Il giro del cielo da sola ho
percorso,
ho passeggiato nelle profondità
degli abissi.
Sulle onde del mare e su tutta
la terra,
su ogni popolo e nazione ho preso
dominio.
Fra tutti questi cerca un luogo
di riposo,
in quale possedimento
stabilirmi.
Allora il creatore
dell’universo mi diede un ordine,
il mio creatore mi fece
piantare la tenda
e mi disse: “Fissa la tenda in
Giacobbe
e prendi in eredità Israele”.
Prima dei secoli, fin dal
principio, egli mi creò;
per tutta l’eternità non verrò
meno.
Ho officiato nella tenda santa
davanti a lui,
e così mi sono stabilita in
Sion.
Nella città amata mi ha fatto
abitare;
in Gerusalemme è il mio potere.
Ho posto le radici in mezzo a
un popolo glorioso,
nella porzione del Signore, sua
eredità.
❍ Libro dei Salmi, dal Salmo I
Beato l'uomo che non segue il
consiglio degli empi,
non indugia nella via dei
peccatori
e non siede in compagnia degli
stolti;
ma si compiace della legge del
Signore,
la sua legge medita giorno e
notte
❍ Libro dei Salmi, dal Salmo II
Perché le genti congiurano,
perché invano cospirano i
popoli?
servite Dio con timore e con
tremore esultate:
che non si sdegni e voi non
perdiate la via.
Improvvisa divampa la sua ira.
Beato chi in lui si rifugia
❍ Libro dei Salmi, dal Salmo III
Io mi corico e mi addormento,
mi sveglio perché il Signore mi
sostiene.
Non temo la moltitudine di
genti
che contro di me si accampano.
Sorgi, Signore,
salvami, Dio mio.
Hai colpito sulla guancia i
miei nemici,
hai spezzato i denti ai
peccatori,
Del Signore è la salvezza:
sul tuo popolo la tua benedizione
❍ Libro dei Salmi, dal Salmo IV
Molti dicono: "Chi ci farà
vedere il bene?"
Risplenda su di noi, Signore,
la luce del tuo volto.
Hai messo più gioia nel mio
cuore
di quanto abbondano vino e
frumento.
In pace mi corico e subito mi
addormento:
tu solo, Signore, al sicuro mi
fai riposare.
❍ Libro dei Salmi, dal Salmo V
Signore, guidami con giustizia
di fronte ai miei nemici;
spianami davanti il tuo
cammino.
Non c'è sincerità sulla loro
bocca,
è pieno di perfidia il loro
cuore;
la loro gola è un sepolcro
aperto,
la loro lingua è tutta
adulazione.
Condannali, o Dio, soccombano
alle loro trame,
per tanti loro delitti
disperdili,
perché a te si sono ribellati.
❍ Libro dei Salmi, dal Salmo VI
Volgiti, Signore, a liberarmi,
salvami per la tua
misericordia.
Nessuno tra i morti ti ricorda.
Chi negli inferi canta le tue
lodi?
❍ Libro dei Salmi, dal Salmo VII
Sorgi, Signore, nel tuo sdegno,
levati contro il furore dei
nemici,
alzati per il giudizio che hai
stabilito.
Ecco, l'empio produce
ingiustizia,
concepisce malizia, partorisce
menzogna.
Egli scava un pozzo profondo
e cade nella fossa che ha fatto;
la sua malizia ricade sul suo
capo,
la sua violenza gli piomba
sulla testa.
Loderò il Signore per la sua
giustizia
e canterò il nome di Dio,
l'Altissimo.
❍ Libro dei Salmi, dal Salmo VIII
Se guardo il tuo cielo, opera
delle tue dita,
la luna e le stelle che tu hai
fissate,
che cosa è l'uomo perché te ne
ricordi
e il figlio dell'uomo perché te
ne curi?
Eppure l'hai fatto poco meno
degli angeli,
di gloria e di onore lo hai
coronato:
gli hai dato potere sulle opere
delle tue mani,
tutto hai posto sotto i suoi
piedi;
tutti i greggi e gli armenti,
tutte le bestie della campagna;
gli uccelli del cielo e i pesci
del mare,
che percorrono le vie del mare
O Signore, nostro Dio,
quanto è grande il tuo nome su
tutta la terra.
❍ Libro dei Salmi, dal Salmo IX
Hai minacciato le nazioni, hai
sterminato l'empio,
il loro nome hai cancellato in
eterno, per sempre.
Per sempre sono abbattute le
fortezze del nemico,
è scomparso il ricordo delle città
che hai distrutte.
Ma il Signore sta assiso in
eterno;
erige per il giudizio il suo
trono:
giudicherà il mondo con
giustizia, con rettitudine deciderà le cause dei popoli.
❍ Libro dei Salmi, dal Salmo XXIII
Il
Signore è il mio pastore:
non
manco di nulla;
su
pascoli erbosi mi fa riposare,
ad
acque tranquille mi conduce.
Mi
rinfranca, mi guida per il giusto cammino,
per
amore del suo nome.
Se
dovessi camminare in una valle oscura,
non
temerei alcun male, perché tu sei con me.
Il
tuo bastone e il tuo vincastro
mi
danno sicurezza.
Davanti
a me tu prepari una mensa
sotto
gli occhi dei miei nemici;
cospargi
di olio il mio capo.
Il
mio calice trabocca.
Felicità
e grazia mi saranno compagne
tutti
i giorni della mia vita,
e
abiterò nella casa del Signore,
per
lunghissimi anni.
❍ Libro dei Salmi, dal Salmo XL
Io ho sperato nel Signore
contro ogni speranza
ed egli si è chinato su di me
ha ascoltato il mio grido.
Mi ha fatto risalire dalla
fosse di morte
dalla palude fangosa
ha innalzato i miei piedi sulla
roccia
ha reso sicuri i miei passi.
❍ La gloria di Dio (brani dai vangeli e dalla
liturgia)
Tu
sei al disopra di ogni nome proferito non solo in questo secolo, ma anche nel
futuro
(S.
Paolo)
Tu
sei al disopra di ogni autorità, potenza, forza e dominazione e al disopra di
ogni nome che sarà pronunciato non solo in questo , ma anche nel mondo futuro.
Intorno
a Te stanno mille volte e diecimila miriadi di santi angeli e gli eserciti
degli arcangeli.
Con
instancabili labbra e con incessanti lodi vanno cantando il tre volte santo
inno di trionfo
“Santo,
santo, santo è il Signore degli eserciti, il cielo e la terra sono pieni della
tua magnificenza”
(Liturgia
di Marco)
❍ Dio parla al Faraone per bocca
di Mosé (Esodo 4, 22-23)
Allora tu dirai al Faraone:
Dice il Signore: Israele è il mio figlio primogenito. Io ti avevo detto: lascia
partire il mio figlio perché mi serva! Ma tu hai rifiutato di lasciarlo
partire. Ecco io faccio morire il tuo figlio primogenito!
La tua destra, YHWH, maestosa
nella sua forza,
La tua destra, YHWH, frantuma
il nemico
Tu scateni la tua ira, essa li
divora come stoppia
Al soffio delle tue nari, le
acque si sono ammassate
Hai soffiato con il tuo alito,
il mare li ha ricoperti
Hai steso la tua destra, la
terra li ha inghiottiti.
(Esodo, 15,6-12)
Ecco, io mando un angelo
davanti a te, perché ti protegga per la via e per condurti nel luogo che ho
preparato
Il mio angelo andrà davanti a
te e ti condurrà nel paese degli Amorrei, degli Ittiti, dei Ferezei, dei
Cananei, degli Evei e dei Gebusei e io li sterminerò.
(Esodo, 23,20-23)
Guardate ora che io solo sono
Dio
e che non vi è altro dio
accanto a me!
Io faccio morire e io faccio
vivere.
(Deuteronomio, 32, 39)
Non
vi è altro dio al di fuori di me.
Io
sono YHWH, e non ve n’è alcun altro.
Io
sprigiono la luce e creo le tenebre,
procuro
il benessere e porto la disgrazia,
io,
YHWH, sono colui che fa tutte queste cose.
(Isaia, 45, 6-7)
❍ La luce e la tenebra (brani dai
Vangeli)
E Dio creò due grandi luci, la
più grande che presiedesse al giorno, e la più piccola che presiedesse alla
notte
(Genesi, 1, 16)
Perché le tenebre non sono
oscure per te e la notte sarà illuminata come il giorno.
(Salmi, 138, 11)
Ma gli uomini preferirono le
tenebre alla luce, perché le loro azioni erano malvagie. Perché chi fa il male
odia la luce e non si accosta alla luce, affinché non venga rimproverato per le
sue azioni.
(Giovanni, 3, 19-20)
Camminate finché avete luce,
perché non vi sorprendano le tenebre.
(Giovanni, 12, 35)
E Dio creò due grandi luci, la
più grande che presiedesse al giorno, e la più piccola che presiedesse alla
notte
(Genesi, 1, 16)
Perché le tenebre non sono
oscure per te e la notte sarà illuminata come il giorno.
(Salmi, 138, 11)
Ma gli uomini preferirono le
tenebre alla luce, perché le loro azioni erano malvagie. Perché chi fa il male
odia la luce e non si accosta alla luce, affinché non venga rimproverato per le
sue azioni.
(Giovanni, 3, 19-20)
Camminate finché avete luce,
perché non vi sorprendano le tenebre.
(Giovanni, 12, 35)
Nudo uscii dal seno di mia
madre,
nudo vi ritornerò.
Il Signore ha dato, il Signore
ha tolto:
sia benedetto il Nome del
Signore.
❍ La profezia di Giovanni Battista
Ego quidem baptizo vos in acqua in
poenitentia; qui autem post me venturus est… vos baptizabit in Spiritu Sanctu
& igne1
(1) Io, in verità, vi battezzo nell’acqua per la
penitenza, ma colui che verrà dopo di me… vi battezzerà nello Spirito Santo e
nel fuoco.
❍ I nuovi cieli e la nuova terra
(Pietro, Seconda Epistola, III, 13; Giovanni, Apocalisse, XXI)
Ma noi attendiamo, secondo le
sue promesse, dei nuovi cieli e una nuova terra, nei quali abita la giustizia.
E
vidi un cielo nuovo e una nuova terra. In effetti il primo cielo e la prima
terra sono scomparsi, e ormai non vi è più il mare.
❍ Il numero della Bestia (Apocalisse, V, 18)
Hic
sapientia est. Qui habet intellectum, computet numerum bestiae. Numerus enim
hominis est: & numerus eius sexcenti sexaginta sex1.
(1) Qui sta la saggezza. Che colui che ha
intelligenza calcoli il numero della bestia. Il numero è infatti di un uomo; e
il numero di costui è seicentosessantasei.
❍ I guardiani delle meteore (Viaggio di Enoch)
Essi
mi posero in un luogo di tempesta nella montagna; la sommità della cima
arrivava al cielo. Ed io vidi i serbatoi delle luci e del tuono, accanto
dell’Abisso del cielo; là v’erano l’arco di fuoco, le frecce e la faretra e
tutti i lampi.
E
io vidi tutti i serbatoi di tutti i venti con i quali [Dio] regna su tutta la
creazione, e vidi anche le fondamenta della terra. Vidi la pietra angolare
della terra ed i quattro venti che sostengono la terra e il firmamento in
cielo. Vidi come i venti tendono come una vela la volta dei cieli e spirano tra
cielo e terra il cielo: essi sono i veri pilastri del firmamento. Vidi i venti
che fanno girare il cielo e fanno tramontare il disco del sole e delle stelle.
Vidi anche i venti che sulla terra trasportano le nuvole. Vidi le vie degli
angeli ed agli estremi limiti della terra il punto di appoggio del firmamento.
[Ho
visto con i miei occhi] I segreti
delle
folgori e dei tuoni
e
quelli dei venti,
come
essi si dividono per soffiare
sulla
terra,
[i
segreti] delle nuvole e della rugiada,
il
luogo, stesso, da cui escono
per
dissetare
la
terra che è polvere;
i
serbatoi chiusi
dei
venti, uscendo dai quali essi sono separati,
della
grandine,
della
nebbia e delle nuvole.
❍ Le parole della Sapienza (Siracide, 24,3-4)
Io sono nata dalla bocca
dell’Altissimo
E come un vapore ho ricoperto
la terra
Il mio trono era una colonna di
nuvole.
E se anche la nostra bocca
fosse piena di canti come il
mare
e la nostra lingua di inni
come la moltitudine delle sue
onde
e le nostre labbra di lodi
come gli spazi del firmamento
e i nostri occhi fossero
lucenti
come il sole e la luna
e le nostre braccia fossero
tese
come le ali delle aquile in
cielo
e le nostre gambe fossero
leggere
come quelle delle cerve,
noi non saremmo abbastanza
capaci
di benedire il tuo Nome.
❍ Liturgia ebraica, Canto per l’accoglienza del Sabato
Santuario di re, città regale
sorgi, esci dall’oscurità:
Sei stata abbastanza nella
valle del pianto
ed egli avrà ancora pietà di
te.
Scuotiti dalla polvere, sorgi,
indossa le tue splendide vesti.
Svegliati, svegliati, perché è
giunta la tua luce:
alzati, risplendi.
Svegliati, svegliati.
Non vergognarti e non
arrossire:
perché ti agiti e perché sei
turbata?
❍ Benedizione che precede la recita serale dello Šema’
Con la sua parola fa venire le
sere,
con sapienza apre le porte
e con intelligenza muta i tempi
e cambia le stagioni.
Ordina le stelle e i loro turni
nel firmamento secondo la sua
volontà;
crea il giorno e la notte,
fa sparire la luce davanti alle
tenebre
e le tenebre davanti alla luce.
Fa passare il giorno e fa
venire la notte,
distingue fra il giorno e la
notte:
Signore dell’universo è il suo
Nome,
e il suo nome vive ed esiste
per sempre.
❍ Machazor di rito italiano, Seconda delle diciotto
benedizioni
Tu fai rivivere i morti,
sei grande nel salvare
Tu fai scendere la rugiada
Tu fai soffiare il vento
Tu mantieni la tua fedeltà
a quelli che dormono nella
polvere.
Re che fai morire e fai vivere
Signore che fai rivivere i
morti.
❍ Nachman di Breslavia, Metti
pace nel tuo popolo
Mondo che passa come un batter
d’occhi,
come un’ombra.
Non come l’ombra di una palma o
di un muro,
ma come l’ombra di un uccello
che vola.
❍ Prologo al Vangelo di Giovanni
Ma la luce splende nelle
tenebre e le tenebre non l’hanno capita.
E tu che ora sei piccolo
sarai chiamato profeta
dell’Altissimo
camminerai davanti al Signore
per preparare le sue vie
per rischiarare chi giace nelle
tenebre
chi sta nell’ombra della morte
per guidare i nostri passi
❍ Dalla Prima lettera di S.Pietro, 5, 8
Sii
temperante, e vigile, poiché il tuo avversario il diavolo si aggira come un
leone ruggente, in cerca di qualcuno da divorare.
❍ Il travaglio della creazione (S.
Paolo, Lettera ai romani, 8. 19–23)
La
creazione attende con ansia che si rivelino i figli di Dio perché se la
creazione fu sottoposta alla vanità non di una volontà, ma a causa di colui che
ve l’ha sottopota, fu però nella speranza, perché la creazione sarà liberata
dalla schiavitù della corruzione per avere parte della libertà della gloria dei
figli di Dio. Infatti noi sappiamo che l’intera creazione, fino ad ora, procede
fra gemiti e sofferenze simili ai travagli del parto. E non soltantoessa, ma
anche noi che già possediamo le primizie dello spirito, intimamente gemiamo
nell’attesa ansiosa di una adozione e della redenzione.
❍ Ciò che è in basso e ciò che è
in alto (Odi di Salomone, 34,4)
L’immagine di ciò che è in
basso e di ciò che è in alto. Poiché tutto è in alto e nel basso non vi è
nulla.
❍ Il combattimento mistico (Epistola agli Efesini , 6,12)
Poiché
il combattimento nostro non è
contro
sangue e carne ma
contro
principati (αρχας )
contro le potestà (εξονσιας )
contro i dominatori di questo
mondo di tenebre (κοσμοκρατορας
τον
τοντον
)
contro
le emanazioni degli spiriti (τα πνενματικα )
della
malvagità che sono nell’alto dei cieli
❍ L’annunzio della trasformazione
(Paolo, Prima lettera ai Corinzi )
Ecco, io vi annunzio un
mistero:
non tutti, certo, moriremo,
ma tutti saremo trasformati,
in un istante, in un batter
d’occhio,
al suono dell’ultima tromba;
suonerà infatti la tromba
e i morti risorgeranno incorrotti;
e noi saremo trasformati.
❍ Le beatitudini (Matteo 5, 1-16)
Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei
cieli.
Beati gli afflitti,
perché saranno consolati.
Beati i miti,
perché erediteranno la Terra.
Beati quelli che hanno fame e
sete della giustizia,
perché saranno saziati.
Beati i misericordiosi,
perché troveranno misericordia.
Beati i puri di cuore,
perché vedranno Dio.
Beati gli operatori di pace,
perché saranno chiamati figli
di Dio.
Beati i perseguitati a causa
della giustizia,
perché di essi è il regno dei
cieli.
Beati voi quando vi insulteranno, vi
perseguiteranno e, pentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa
mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli.
Così infatti hanno perseguitato i profeti prima di voi.
Voi siete il sale della Terra; ma se il
sale perdesse il sapore, con che cosa lo si potrà rendere salato? A null’altro
serve che a essere gettato via e calpestato dagli uomini.
Voi siete la luce del mondo; non può
restare nascosta una città collocata sopra un monte, né si accende una lucerna
per metterla sotto il moggio, ma sopra il lucerniere perché faccia luce a tutti
quelli che sono nella casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini,
perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al vostro Padre che è nei
cieli.
In principio era il Verbo,
e il Verbo era presso Dio
E il Verbo era Dio.
Egli era in principio presso
Dio:
tutto è stato fatto per mezzo
di lui,
e senza di lui niente è stato
fatto di tutto ciò che esiste.
In lui era la vita
e la vita era la luce degli
uomini;
la luce splende nelle tenebre,
ma le tenebre non l’hanno
accolta.
Venne un uomo mandato da Dio
e il suo nome era Giovanni.
Egli venne come testimone
per rendere testimonianza alla
luce,
perché tutti credessero per
mezzo di lui.
Egli non era la luce,
ma doveva rendere testimonianza
alla luce.
Veniva nel mondo
la luce vera,
quella che illumina ogni uomo.
Egli era nel mondo,
e il mondo fu fatto per mezzo
di lui,
eppure il mondo non lo
riconobbe.
Venne fra la sua gente,
ma i suoi non l’hanno accolto
A quanti però l’hanno accolto,
ha dato potere di diventare
figli di Dio:
a quelli che credono nel suo
nome,
i quali non da sangue,
né da volere di carne,
né da volere di uomo,
ma da Dio sono stati generati.
E il Verbo si fece carne
e venne ad abitare in mezzo a
noi;
e noi vedemmo la sua gloria,
gloria come di unigenito dal
Padre,
pieno di grazia e di verità.
❍ La sapienza nascosta (Prima
lettera di Paolo ai Corinzi 2, 1-16)
Tra i perfetti parliamo, sì, di
sapienza, ma di una sapienza che non è di questo mondo, né dei dominatori di
questo mondo che vengono ridotti al nulla; parliamo di una sapienza divina,
misteriosa, che è rimasta nascosta, e che Dio ha preordinato prima dei secoli
per la nostra gloria. Nessuno dei dominatori di questo mondo ha potuto
conoscerla. Sta scritto: “Quelle cose che occhio non vide, né orecchio udì, né
mai entrarono in cuore di uomo, queste ha preparato Dio per coloro che lo
amano”. Dio le ha rivelate a noi per mezzo dello Spirito; lo Spirito infatti
scruta ogni cosa, anche le profondità di Dio. Chi conosce i segreti dell’uomo
se non lo spirito dell’uomo che è in lui? Così anche i segreti di Dio nessuno
li ha mai potuti conoscere se non lo Spirito di Dio.
Se anche parlassi le lingue
degli uomini e degli angeli, ma non avessi la carità, sono come un bronzo che
risuona o un cembalo che tintinna.
E se avessi il dono della
profezia e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza, e possedessi la
pienezza della fede così da trasportare le montagne, ma non avessi la carità,
non sono nulla.
E se anche distribuissi tutte
le mie sostanze e dessi il mio corpo per essere bruciat, ma non avessi la
carità, niente mi giova.
La carità è paziente, è benigna
la carità; non è invidiosa la carità, non si vanta, non si gonfia, non manca di
rispetto, non cerca il suo interesse, non si adira, non tiene conto del male
ricevuto, non gode dell’ingiustizia, ma si compiace della verità. Tutto copre,
tutto crede, tutto spera, tutto sopporta.
La carità non avrà mai fine. Le
profezie scompariranno; il dono delle lingue cesserà e la scienza svanirà. La
nostra conoscenza è imperfetta e imperfetta la nostra profezia. Ma quando verrà
ciò che è perfetto, quello che è imperfetto scomparirà.
❍ La sapienza misteriosa che il mondo non conosce (Epistola
di Paolo ai Corinzi 2 7-12.14-16)
Parliamo di una sapienza
divina, misteriosa, che è rimasta nascosta, e che Dio hapreordinato prima dei
secoli per la nostra gloria. Nessuno dei dominatori di questo mondo ha potuto
conoscerla; se l’avessaro conosciuta, non avrebbero crocifisso il Signore della
gloria. Sta scritto infatti: Quelle cose che occhio non vide, né orecchio udì,
né mai entrarono in cuore di uomo, queste ha preparato Dio per coloro che lo
amano.
Ma a noi Dio le ha rivelate per
mezzo dello Spirito; lo Spirito infatti scruta ogni cosa, anche le profondità
di Dio. Chi conosce i segreti dell’uomo se non lo spirito dell’uomo che è in
lui? Così anche i segreti di Dio nessuno li ha mai potuti conoscere se non lo
spirito di Dio. Ora, noi non abbiamo ricevuto lo spirito del mondo, ma lo
spirito di Dio per conoscere tutto ciò che Dio ci ha donato.
L’uomo naturale però non
comprende le cose dello Spirito di Dio; esse sono follia per lui, e non è
capace di intenderle, perché se ne può giudicare solo per mezzo dello Spirito.
L’uomo spirituale invece giudica ogni cosa, senza poter essere giudicato da
nessuno. Chi infatti ha conosciuto il pensiero del Signore in modo da poterlo
dirigere? Ora, noi abbiamo il pensiero di Cristo
❍ Il cammino secondo lo Spirito
(Epistola di Paolo ai Galati 5, 16-18.22-23)
Vi dico dunque: camminate
secondo lo Spirito e non sarete portati a soddisfare i desideri della carne; la
carne infatti ha desideri contrari alla carne; queste cose si oppongono a
vicenda, sicché voi non fate quello che vorreste. Ma se vi lasciate guidare
dallo Spirito, non siete più sotto la legge.
Il frutto dello Spirito invece
è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio
di sé, contro queste cose non c’è legge
❍ Il servizio di Dio (Atti degli Apostoli 17, 25.28)
Né Dio dalle mani dell’uomo si
lascia servire come se avesse bisogno di qualcosa, essendo lui che dà a tutti
la vita e il respiro e ogni cosa. In lui infatti viviamo, ci muoviamo (anche
mentalmente e spiritualmente!) ed esistiamo
❍ Solo in Dio riposa l’anima mia
(Salmo 61, 6-8)
Solo in Dio riposa l’anima mia,
da lui la mia speranza.
Lui solo è mia rupe e mia
salvezza,
mia roccia di difesa: non potrò
vacillare.
In Dio è la mia salvezza e la
mia gloria;
il mio saldo rifugio,
la mia difesa è in Dio
❍ La luce e la tenebra nel tuo
corpo (Luca 11, 34-36)
La lucerna del tuo corpo è
l’occhio. Se il tuo occhio è sano, anche il tuo corpo è tutto nella luce; ma se
è malato, anche il tuo corpo è nelle tenebre. Bada dunque che la luce che è in
te non sia tenebra. Se il tuo corpo è tutto luminoso, senza avere alcuna parte
nelle tenebre, tutto sarà luminoso, come quando la lucerna ti illumina con il
suo bagliore
❍ Signore, tu mi scruti e mi
conosci (Salmo 138 1-18)
Signore, tu mi scruti e mi
conosci,
tu sai quando seggo e quando mi
alzo.
Penetri da lontano i miei
pensieri,
mi scruti quando cammino e
quando riposo.
Ti sono note tutte le mie vie.
La mia parola non è ancora
sulla lingua
e tu, Signore, già la conosci
tutta.
Alle spalle e di fronte mi
circondi
e poni su di me la tua mano.
Stupenda per me la tua
saggezza,
troppo alta, e io non la
comprendo.
Dove andare lontano dal tuo
spirito,
dove fuggire dalla tua
presenza?
Se salgo in cielo, là tu sei,
se scendo negli inferi, eccoti.
Se prendo le ali dell’aurora
per abitare all’estremità del
mare,
anche là mi guida la tua mano
e mi afferra la tua destra.
Se dico “Almeno l’oscurità mi
copra
e intorno a me sia la notte”;
nemmeno le tenebre per te sono
oscure,
e la notte è chiara come il
giorno;
per te le tenebre sono come
luce.
Sei tu che hai creato le mie
viscere
e mi hai tessuto nel seno di
mia madre.
Ti lodo perché mi hai fatto
come un prodigio;
sono stupende le tue opere,
tu mi conosci fino in fondo.
Non ti erano nascoste le mie
ossa
quando venivo formato nel
segreto,
intessuto nelle profondità
della terra.
ancora informe mi hanno visto i
tuoi occhi
e tutto era scritto nel tuo
libro;
i miei giorni erano fissati,
quando ancora non ne esisteva
uno.
quanto profondi per me i tuoi
pensieri,
quanto grande il loro numero, o
Dio;
se li conto sono più della
sabbia,
se li credo finiti, con te sono
ancora
❍ Dio appare al suo profeta e lo
chiama (Isaia 6, 1-8)
Nell’anno in cui morì il re
Ozia, io vidi il Signore seduto su un trono molto alto ed elevato; i lembi del
suo manto riempivano il tempio. Attorno a lui stavano dei serafini, ognuno aveva
sei ali; con due si copriva la faccia, con due si copriva i piedi e con due
volava. Proclamavano l’uno all’altro: “Santo, santo, santo è il Signore degli
eserciti. Tutta la Terra è piena della sua gloria”.
Vibravano gli stipiti delle
porte alla voce di colui che gridava, mentre il tempio si riempiva di fumo. E
dissi “Ohimé! Io sono perduto, perché un uomo dalle labbra impure io sono e in
mezzo a un popolo dalle labbra impure io abito; eppure i miei occhi hanno visto
il Re, il Signore degli eserciti”.
Allora uno dei serafini volò
verso di me, teneva in mano un carbone ardente che aveva preso con le molle
dall’altare. Egli mi toccò la bocca e mi disse: “Ecco, questo ha toccato le tue
labbra, perciò è scomparsa la tua iniquità e il tuo peccato è espiato”
Poi io udii la voce del Signore
che diceva: “Chi manderò e chi andrà per noi?”. E io risposi: “Eccomi, manda
me!”
❍ Tutte le creature da te
aspettano il cibo (Salmo 103, 27-30)
Tutte le creature da te
aspettano che tu dia loro il cibo in tempo opportuno.
Tu lo provvedi, essi lo raccolgono, tu apri la mano, si
saziano di beni.
Se nascondi il tuo volto,
vengono meno, toglio loro il respiro, muoiono e ritornano nella loro polvere.
Mandi il tuo spirito, sono
creati, e rinnovi la faccia della terra.
❍ Il settimo giorno (Esodo 23, 10-12)
Per sei anni seminerai la tua
terra e ne raccoglierai il prodotto, ma nel settimo anno no la sfrutterai e la
lascerai incolta: ne mangeranno gli indigenti del popolo e ciò che lasceranno
sarà divorato dalle bestie della campagna. Così farai per la tua vigna e per il
tuo oliveto.
Per sei giorni farai i tuoi
lavori, ma nel settimo giorno farai riposo, perché possano goder quiete il tuo
bue e il tuo asino e possano respirare i figli della tua schiava e il forestiero.
❍ Quando entrerete nel paese che
io vi do (Levitico 25, 2-7)
Quando entrerete nel paese che
io vi do, la terra dovrà avere il suo sabato consacrato al Signore. Per sei
anni poterai il tuo campo e poterai la tua vigna e ne raccoglierai i frutti; ma
nel settimo anno sarà come sabato, un riposo assoluto per la terra, un sabato
in onore del Signore; non seminerai il tuo campo e non poterai la tua vigna.
Non mieterai quello che nascerà spontaneamente dal seme caduto nella tua
mietitura precedente e non vendemmierai l’uva della vigna che non avrai potata;
sarà un anno di completo riposo per la terra. Ciò che la terra produrrù durante
il suo riposo servirà di nutrimento a te, al tuo schiavo, alla tua schiava, al
tuo bracciante e al forestiero che è presso di te; anche al tuo bestaime e agli
animali che sono nel tuo paese servirà di nutrimento quanto essa produrrà.
❍ Giacobbe e la scala che arrivava
fino a Dio (Genesi 28, 11-14a.15b-16)
Giacobbe capitò così in un
luogo, dove passò la notte, perché il sole era tramontato; prese una pietra, se
la pose come guanciale e si coricò in quel luogo. Fece un sogno: una scala
poggiava sulla terra, mentre la sua cima raggiungeva il cielo; ed ecco gli
angeli di Dio salivano e scendevano su di essa.
Ecco il signore gli stava
davanti e dise: “Io sono il Signore, il Dio di Abramo tuo padre e il Dio di
Isacco. La terra sulla quale tu sei coricato la darò a te e alla tua
discendenza. La tua discendenza sarà come la povere della terra e ti estenderai
a occidente e a oriente, a settentrione e a mezzogiorno… Non ti abbandonerò
senza aver fatto tutto quello che t’ho detto”. Allora Giacobbe si svegliò dal
sonno e disse: “Certo, il Signore è in questo luogo e io non lo sapevo”.
❍ Giacobbe lotta con l’angelo
(Genesi 32, 23.25-32)
Durante quella notte (Giacobbe)
si alzò, prese le due mogli, le due schiave, i suoi undici figli e passò il
guado dello Iabbok.
Giacobbe rimase solo e un unomo
lottò con lui fino allo spuntare dell’aurora. Vedendo che non riusciva a
vincerlo, lo colpì allìarticolazione del femore e l’articolazione del femore di
Giacobbe si slogò, mentre continuava a lottare con lui.
Quegli disse: “Lasciami andare
perché e spuntata l’aurora”.
Giacobbe rispose: “Non ti
lascerò se non mi avrai benedetto!”.
Gli domandò: “Come ti chiami?”.
Rispose: “Giacobbe”.
Riprese: “Non ti chiamerai più Giacobbe ma Israele (colui che
lotta con Dio), perché hai combattutto con Dio e con gli uomini e hai vinto!”.
Giacobbe allora gli chiese:
“Dimmi il tuo nome”. Rispose: “Perché mi chiedi il mio nome?”. E qui lo
benedisse.
Allora Giacobbe chiamo quel
luogo Penuel, “perché – disse – ho visto Dio faccia a faccia, eppure la mia
vita e rimasta salva”.
Spuntava il sole, quando Giacobbe passò Penuel e zoppicava
all’anca.
❍ Elia sale sull’Horeb (1, Re,
18,8-13)
Elia camminò per quaranta
giorni e quaranta notti fino al monte di Dio, l’Oreb. Là entrò in una caverna
per passarvi la notte, quand’ecco il Signore gli disse: “Che fai qui, Elia”.
Egli rispose: “Sono pieno di zelo per il Signore degli eserciti, poiché gli
Israeliti hanno abbandonato la tua alleanza, hanno demolito i tuoi altari,
hanno uccisodi spada i tuoi profeti. Sono rimasto solo ed essi tentano di
togliermi la vita”.
Gli fu detto: “Esci e fermati
sul monte alla presenza del Signore”. Ecco, il Signore passò. Ci fu un vento
impetuoso e gagliardo da spaccare i monti e spezzare le rocce davanti al
Signore, ma il Signore non era il vento. Dopo il vento ci fu un terremoto, ma
il Signore non era nel terremoto. Dopo il terremoto ci fu un fuoco, ma il
Signore non era nel fuoco. Dopo il fuoco ci mormorio di un vento leggero. Come
l’udì, Elia si coprì il volto con il mantello, uscì e si fermò all’ingresso
della caverna. Ed ecco sentì una voce che gli diceva: “Cha fai qui, Elia?”
❍ Il nome di Dio (Esodo 4, 13-14.15b)
Mosé disse a Dio: “Ecco, io arrivo dagli Israeliti e dico
loro: il Dio dei vostri padri mi ha mandato a voi. Ma mi diranno: Come si
chiama? E io che cosa risponderò loro? Dio disse a Mosé: “Io sono colui che
sono!” Poi disse: “Dirai agli Israeliti: Io-Sono mi ha mandato a voi… Questo è
il mio nome per sempre; questo è il titolo con cui sarò ricordato di
generazione in generazione”
❍ Il Signore non abbandona Sion
(Isaia 49, 14-15)
Sion ha detto: “Il Signore mi ha abbandonato, il Signore mi
ha dimenticato”. Si dimentica forse una donna del suo bambino, così da non
commuoversi per il figlio del suo seno? Anche se ci fosse una donna che si
dimenticasse, io invece non ti dimenticherò mai”
❍ Signore, non si inorgoglisce il
mio cuore (Salmo 130)
Signore, non si inorgoglisce il
mio cuore
e non si leva con superbia il
mio sguardo;
e non vado in cerca di cose
grandi,
superiori alle mie forze.
Io sono tranquillo e sereno
come bimbo svezzato in braccio
a sua madre,
come un bimbo svezzato è
l’anima mia.
Speri Israele nel Signore,
ora e sempre.
❍ Dio chiama Mosé (Esodo 3,1-5)
Mosè stava pascolando il gregge
di Ietro, suo suocero, sacerdote di Madian, e condusse il bestiame oltre il
deserto e arrivò al monte di Dio,l’Oreb. L’angelo del Signore gli apparve in
una fiamma di fuoco in mezzo a un roveto. Egli guatdò ed ecco: il roveto ardeva
nel fuoco, ma quel roveto nn si consumava. Mosè pensò: “Vogli avvicinarmi a
vedere questo meraviglioso spettacolo: perché il roveto non brucia?”. Il
Signore vide che si era avvicinato per vedere e Dio lo chiamò dal roveto e
disse: “Mosè, Mosè!”.
Rispose: “Eccomi”.
Riprese: “ Non avvicinarti! Togliti i sandali dai piedi,
perché il luogo sul quale tu stai è una terra santa!”
❍ Il Signore chiama Samuele (1
Samuele 3,1-11)
Il giovane Samuele continuava a
servire il Signore sotto la guida di Eli. La parola del Signore era rara in
quei giorni, le visioni non erano frequenti. In questo tempo Eli stava
riposando in casa, perché i suoi occhi cominciavano a indebolirsi e non
riusciva più a vedere. La lampada di Dio non era ancora spenta e Samuele era
coricato nel tempio del Signore, dive si trovava l’Arca di Dio.
Allora il signore chiamò: “
Samuele!”.
E quegli rispose: “Eccomi”, poi
corse da Eli e gli disse: “Mi hai chiamato, eccomi!”.
Eli rispose: “Non ti ho
chiamato, torna a dormire!”. Tornò e si mise a dormire.
Ma il Signore chiamò di nuovo:
“ Samuele!” e Samuele, alzatosi, corse da Eli dicendo: “Mi hai chiamato,
eccomi!”. Ma quegli rispose di nuovo: “Non ti ho chiamato, figlio mio, torna a
dormire!”. In realtà Samuele fino allora non aveva ancora conosciuto il
Signore, né gli era stata ancora rivelata la parola del Signore. Il Signore
tornò a chiamare: “Samuele!” per la terza volta; questi si alzò ancora e corse
da Eli dicendo : “Mi hai chiamato, eccomi!”. Allora Eli comprese che il Signore
chiamava il giovinetto. Eli disse a Samuele: “Vattene a dormire, e, se ti
chiamerà ancora, dirai: Parla, Signore, perché il tuo servo ti ascolta”.
Samuele andò a coricarsi al suo
posto. Venne il Signore, stette di nuovo accanto a lui e lo chiamò ancora come
le altre volte: “Samuele, Samuele!”. Samuele rispose subito: “Parla, perché il
tuo servo ti ascolta”. Allora il Signore disse a Samuele: “Ecco, io sto per
fare in Israele una cosa tale che chiuque udrà ne avrà storditi gli orecchi”.
❍ Il peccato di Davide contro il
Signore (2 Samuele 11, 27-12,7.13)
Ciò che Davide aveva fatto era
male agli occhi del Signore. Il Signore mandò il profeta Natan a Davide.
Natan andò da lui e gli disse:
“Vi erano due uomini nella stessa città, uno ricco e l’altro povero. Il ricco
aveva bestiame minuto e grosso in gran numero; ma il povero non aveva nulla, se
non una sola pecorella piccina che egli aveva comprato e allevato; essa gli era
cresciuta in casa insieme con i figli, mangiando il suo pane, bevendo alla sua
coppa e dormendo sul suo seno; era per lui come una figlia. Un ospite di
passaggio arrivò dall’uomo ricco e questi, risparmiando di prendere dal suo
bestiame minuto e grosso, per preparare una vivanda al viaggiatore che era
capitato da lui, portò via la pecora di quell’uomo povero e ne preparò una
vivanda per l’ospite venuto da lui”.
L’ira di Davide si scatenò
contro quell’uomo e disse a Natan: “Per la vita del Signore, chi ha fatto
questo merita la morte. Pagherà quattro volte il valore della pecora, per aver
fatto una tal cosa e non aver avuto pietà”.
Allora Natan disse a Davide:
“Tu sei quell’uomo!”
Davide disse a Natan: “Ho
peccato contro il Signore!”. Natan rispose a Davide: “Il Signore ha perdonato
il tuo peccato, tu non morirai”.
❍ Il Signore è mia parte di
eredità e mio calice (Salmo 15, 5-9)
Il Signore è mia parte di
eredità e mio calice:
nelle tue mani è la mia vita.
Per me la sorte è caduta su luoghi deliziosi,
e magnifica la mia eredità.
Benedico il signore che mi ha
dato consiglio;
anche di notte il mio cuore mi
isturisce.
Io pongo sempre innanzi a me il
Signore,
sta alla mia destra, non posso
vacillare.
Di questo gioisce il mio cuore,
risulta la mia anima;
anche il mio corpo riposa al sicuro.
❍ E’ bello dar lode al Signore
(Salmo 8, 4-7)
È bello dar lode al Signore
e cantare al tuo nome, o Altissimo,
annunziare al mattino il tuo
amore,
la tua fedeltà lungo la notte.
Se guardo il tuo cielo,
opera delle tue dita,
la luna e le stelle che tu hai
fissate,
che cosa è l'uomo perché te ne
ricordi,
il figlio dell'uomo perché te
ne curi?
E pure l'hai fatto poco meno
degli angeli,
di gloria e di onore l'hai
coronato:
gli hai dato potere
sulle opere delle tue mani,
tutto hai posto sotto i suoi piedi."
❍ Sei tu che hai creato le mie
viscere (Salmo 138, 13-18)
Sei tu che hai creato le mie viscere
e mi hai tessuno nel seno di
mia madre.
Ti lodo, perché mi hai fatto
come un prodigio;
sono stupende le tue opere,
tu mi conosci fino in fondo.
Non ti erano nascoste le mie
ossa
quando venivo formato nel
segreto,
intessuto nelle profondità
della terra.
Ancora informe mi hanno visto i
tuoi occhi
e tutto era scritto nel tuo
libro;
i miei giorni erano fissati,
quando ancora non ne esisteva
uno.
quanto profondi per me i tuoi
pensieri,
quanto grande il loro numero, o
Dio;
se li conto sono più fini della
sabbia,
se li credo finiti, con te sono ancora.
❍ A te levo i miei occhi (Salmo
122, 1-2)
A te levo i miei occhi,
a te che abiti nei cieli.
Ecco, come gli occhi dei servi
alla mano dei loro dei loro
padroni;
come gli occhi della schiava
alla mano della sua padrona,
così i nostri occhi sono
rivolti al Signore nostro Dio,
finché abbia pietà di noi.
❍ Benedici il Signore, anima mia
(Salmo 102, 1-5)
Benedici il Signore, anima mia,
quanto è in me benedica il suo
santo nome.
Benedi il Signore, anima mia,
non dimenticare tanti suoi
benefici.
Egli perdona tutte le colpe,
guarisce tutte le tue malattie;
salva dalla fossa la tua vita,
ti corona di grazia e di
misericordia;
egli sazia di beni i tuoi
giorni
e tu rinnovi come acquila la tua giovinezza”
❍ Signore, la tua grazia è nel
cielo (Salmo 35, 6-10)
Signore, la tua grazia è nel cielo,
la tua fedeltà fino alle nubi;
la tua giustizia è come i monti
più alti,
uomini e bestie tu salvi,
Signore.
Quanto è preziosa la tua
grazia, o Dio!
Si rifugiano gli uomini
all’ombra delle tue al!
Si saziano dell’abbondanza
della tua casa
E li disseti al torrente delle
tue delizie.
E’ in te la sorgente della
vita,
alla tua luce vediamo la luce”.
❍ Chiedete e vi sarà dato (Matteo
7, 7-8)
Chiedete e vi sarà dato;
cercate e troverete;
bussate e vi sarà aperto;
perché chiunque chiede riceve,
e chi cerca trova
e a chi bussa sarà aperto”.
❍ Egli è immagine del Dio
invisibile (Epistola di Paolo ai Colossesi 1, 15-20)
Egli è immagine del Dio
invisibile,
generato prima di ogni
creatura;
poiché per mezzo di lui
sono state create tutte le
cose,
quele nei cieli e quelle sulla
terra,
quelle visibili e quelle
invisibili:
Troni, Dominazioni,
Principati e Potestà.
Tutte le cose sono state create
per mezzo di lui e in vista di
lui.
Egli è la priam di tutte le
cose
e tutte sussistono in lui.
Egli è anche il capo del corpo,
cioè della Chiesa;
il principio, il primogenito di
coloro
che risuscitano dai morti,
per ottenere il priamto su
tutte le cose.
Perché piacque a Dio
di fare abitare in lui ogni
pienezza
e per mezzo di lu riconcilliare
a sé tutte le cose,
rappacificando
con il sangue della sua croce,
cioè per mezzo di lui,
le cose che stanno sulla terra e quelle nei cieli”.